Quando corro a 4’ a km,
l’adrenalina mi fa venir voglia di correre tutti i giorni
Psicologo, Psicoterapeuta
Può capitare nella vita di una persona di iniziare una pratica sportiva per diversi motivi, per esempio per dimagrire, per rilassarsi, per essere stati coinvolti o spinti da familiari, amici o conoscenti.
Di seguito Alessandro racconta la sua
esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Qual
è stato il tuo percorso nello sport? “Ho iniziato come metodo per dimagrire facendo corse nei sentieri, poi è
nata la passione e la voglia di migliorare nei tempi e nel ritmo”.
Nello
sport cosa e chi contribuisce al benessere e/o performance?
“Al benessere contribuiscono i risultati
e l’appoggio delle persone che praticano lo stesso sport”.
Un
episodio curioso o divertente della tua attività sportiva?
“Ho provato a correre a piedi nudi in
spiaggia, la fatica è stata troppa e sono caduta in acqua per la stanchezza”.
Sembra essere stata una bella esperienza
di fatica seguita a un abbandonarsi sperimentando sensazioni uniche e preziose.
Un'esperienza
che ti può dare la convinzione che ce la puoi fare?
“Quando corro a ritmi di 4 minuti a chilometro, l’adrenalina mi fa venir voglia di correre tutti i giorni”.
Cosa
pensano familiari e amici della tua attività sportiva?
“La mia famiglia pensa che sia estrema nell'allenamento, i miei amici pensano che sia intraprendente”.
Quali
capacità, risorse, caratteristiche possiedi nel tuo sport?
“La perseveranza di non mollare di fronte
alle difficoltà”.
Lo sport aiuta a conoscersi, ad andare a
fondo, a non mollare davanti a imprevisti e difficoltà.
Quali
sensazioni sperimenti facendo sport? “Benessere e adrenalina, soprattutto quando gli strumenti tecnologici,
durante l’attività, mi confermano che sto migliorando”.
A
cosa devi prestare attenzione nella pratica del tuo sport?
“Al mio corpo, da non affaticare infortunare”.
Quali
sono le difficoltà e i rischi? “Difficoltà e rischi sono tutti connessi agli infortuni che posso subire
se lo pratico senza precauzione”.
Non si inventa nulla, è importante fare
le cose con criterio e responsabilità considerando che è opportuno non
sottovalutare nulla.
Cosa
ti fa continuare a fare sport? “Il miglioramento della performance e nello stato fisico”.
Hai
rischiato di mollare? “Sì,
molto spesso, quando i risultati tardano ad arrivare”.
Ritieni
utile lo psicologo nel tuo sport? Per quali aspetti e fasi?
“Alcune volte una figura professionale
come lo psicologo può aiutare a perseverare durante momenti di crisi, ma non la
trovo essenziale”.
A volte ci sono periodi o eventi avversi
dove non tutto va liscio e la prestazione non è come vorremmo e allora si
vorrebbe mandare tutto all'aria, ma bisogna accettare, un po’ subire ma capire
cosa sta succedendo, cosa possiamo fare, come ci possiamo organizzare per
reagire nel miglior modo possibile in cerca di benessere e performance.
Che
significa per te praticare attività fisica? “Sto bene e in salute”.
L'evento
sportivo dove hai sperimentato le emozioni più belle?
“Gara podistica a Ponza”.
Quale
è stata la tua situazione sportiva più difficile?
“Prove fisiche per reparti speciali”.
Molti concorsi e selezioni prevedono
delle prove fisiche da superare e in certe circostanze le prove sono davvero
durissime per capire se la persona può essere in grado di affrontare certe
situazioni difficili e sfidanti già da ora ma soprattutto negli anni a venire
dove l’età avanza e la forma fisica potrebbe scadere nonostante l’esperienza
che aiuta a compensare.
Quali
condizioni ti ostacolano nella pratica dello sport?
“Condizioni di salute, recupero da
intensi sforzi, alimentazione e condizioni esterne quali assenza di centri
sportivi o meteo avverso”.
Come
hai superato crisi, sconfitte, infortuni? “Grazie alla perseveranza e al sostegno della
mia famiglia e della mia ragazza ho superato un brutto infortunio al ginocchio”.
Ci sono sempre crisi e difficoltà da
attraversare, accettare, elaborare, bisogna essere pazienti e fiduciosi e
possibilmente essere sostenuti da familiari, partner, amici per andare avanti
e non mollare, rialzarsi, respirando e sorridendo.
Cosa
hai scoperto di te stesso nel praticare attività fisica?
“Che sono un ragazzo tenace e
perseverante”.
Hai
un riferimento? Ti ispiri a qualcuno? “Sì, ho sempre ammirato mio cugino Claudio per i risultati ottenuti e la
determinazione a raggiungere obiettivi sempre più alti, attualmente fa gare di
nuoto partendo come bodyguard”.
Una
parola o una frase che ti aiuta a crederci e impegnarti?
“Soni io l’artefice del mio destino”.
Questa è una grande e bella
consapevolezza, siamo noi che conduciamo la nostra vita, che sappiamo quello
che vogliamo, che possiamo mobilitare le energie per ottenere quello che
vogliamo con impegno, costanza, determinazione, perseveranza e resilienza.
Come
ti vedi a 50 anni? “Correndo
in gare tra persone di mezza età”.
Quanto
credi in te stesso? “Poco,
mi aiutano i risultati”.
Psicologo, Psicoterapeuta
380-4337230 - 21163@tiscali.it
http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html
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