Mentalmente l’ho presa come un allenamento per la UMS22
Il 19 febbraio si è svolta la 100km del Conero – Memorial Mimmo Strazzullo, organizzata da Grottini Team. Tra gli uomini la vittoria è andata a Massimo Giacopuzzi in 7h01’04’’, precedendo Gabriele Turroni 7h15’46’’ e Giovanni Quaglia 7h21’45’’.
Tra le donne la vittoria è andata a Silvia Luna in 7h53’02’’, precedendo Ilaria Bergaglio 8h05’06’’ e Lorena Brusamento, in 8h07’11’.
Tra i partecipanti anche Alessio (LBM Sport Team) che ottiene il suo record personale e di seguito racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ciao, complimenti, te l'aspettavi? La 100km del Conero, tanti ‘Top Runner’ e tanti giovani talenti. Una 100km da fare entro le 12h30m per essere in classifica sicuramente da ultimo, ma non è un problema, tanto mentalmente l’ho preso come un allenamento per la UMS22 ma: ‘devo essere degno di essere lì’, mi sono detto. Un percorso non semplice… 44km di sampietrini su 100km e 10 giri per 10 volte in piano. Lo scorso anno feci 4 100km in 4 mesi, due in trail e due su strada: la Hybla in 13h30’ ma feci 110km per mio errore e l’Etna in 16h54’ correndo 40k e camminando 60, mi cedette il ginocchio. Sicuro che questi non fossero i miei dati sulla 100km su strada mi è scattato qualcosa che mi ha fatto fare la gara che non dovevo fare in previsione della UMS…dovevo però mentalmente esserne degno di essere lì al Conero, perché potevo farlo… dopo mesi di fatica… giorno e notte con una tabella da far venire i brividi, mi sono detto: ‘perché non provare?’ e così dopo la 42km della Circe e dopo la 50km sulla sabbia ho tentato, testa bassa, e ho messo in pratica tutte le fatiche fatte. Qual è stato il prezzo da pagare? Il prezzo da pagare è stato sicuramente fare una gara con quei sampietrini inaspettati diversamente per come stavo le 10h e forse meno erano a portata molto reale… Mi alleno tanto, tanto e il fisico ha risposto molto bene, potevo proseguire tranquillamente dopo l’arrivo se non fosse stato per quei maledetti sampietrini… comunque ho avvisato il mio fisioterapista che nelle prossime sedute provvederà a lavorare anche su quella zona… la testa sinceramente ha fatto ‘Off’ ed è servita una causa esterna per rimettere in ‘On’, quindi non bene ma mi è servito per capire bene quanto ancora devo lavorare affinché possa riuscire a tenere sempre ‘On’ e la ‘Crew’ sarà di fondamentale aiuto alla UMS22, bisogna ammettere di avere dei limiti e semplicemente si cerca di spostare l’asticella sempre più su.
Nella mente di Alessio c’è la UMS22 (Ultramaratona Milano Sanremo) organizzata dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Impossible Target, con partenza il 22 Aprile 2022 e per portare a termine tale impresa di 285km si sta allenando con meticolosità e scrupolosità e ha deciso di avvalersi durante la gara del supporto di una 'Crew' composta dal sottoscritto, di Luigi Brugnoli, Fabrizio Severini, Alberto Zuccarelli. Come hai gestito e controllato la gara con il fisico e con la testa? Mi sono ritrovato a 50km con 4h52m e non ero minimamente stanco e senza accorgermene e lì che mi sono detto: ‘tu guarda se vado sotto le 10h’ e lì forse la troppa contentezza, credo fosse intorno al 54°km la prima crisi camminando e correndo per circa 300mt poi una ragazza mi si affianca e mi tira fuori dalla crisi con un semplice: ‘dai andiamo’, come un tasto on/off e da lì che poi non ci siamo più fermati, prima io e infine lei al traino fino al 100°km anche se gli ultimi due km i miei piedi erano cotti dai sampietrini. Bellissima gara 10h39m forse questa è la mia 100km.
Anche se la gara importante obiettivo è la USM22, comunque ci sono degli obiettivi/test intermedi come lunghissimi allenamenti e gare di distanze intermedie, come le maratone, 50km, 6 ore, 100km, 24km. E sembra che la preparazione va talmente bene che Alessio inizia a collezionare record personali in ogni distanza. Quali allenamenti sono stati fondamentali? Gli allenamenti fatti per come li ho fatti e li faccio ad oggi mi abituano alle lunghe distanze e non alla velocità e non avevo timore della 100km intesa nei km ma del percorso, nelle variabili meteo perché 100 sono 100 è solo un numero e questo nella mente si deve gestire come se 50 siano 10 e 100 come siano 50 solo numeri consecutivi niente più…
Certo più ci si allena e meno fa paura la distanza, si tratta di addomesticare la fatica e la paura, se in allenamento si fanno 40 km, gare di 20-30km diventano una passeggiata e così via, se si prepara una gara di più di 200km, allora una 100km si considera una gara minore, però è vero che si tratta comunque di stare una decina di ore in piedi, sveglio, correndo all’aperto in luoghi che forse non si conoscono e bisogna fare i conti con eventuali imprevisti e avversità.
Quanto eri motivato nel raggiungere questo risultato e da quando ci lavoravi? Ero motivato si, ero tanto motivato perché la mia testa funziona al meglio quando è piena di emozioni e si sente responsabile di quello promesso ed erano 11h le promesse qualche giorno prima su fb e non ho avuto né paura né timore di scrivere qualcosa che non si avverasse e si è alla fine avverato… Cosa e/o chi ti ha aiutato? Cosa mi ha aiutato, non è semplice la risposta ma di sicuro il tanto, tanto allenamento fatto con tanta testa, la fiducia di mia moglie che ha avuto e che continua ad avere perché capisce che metto l’anima in quello che faccio e ne percepisce i risultati ottenuti…
Più ci allena bene e più si è consapevoli di quello che si può fare e ottenere attraverso test e gare seguendo piani e programmi che portano a trasformare sogni in realtà.
Quali consideri siano state le tue risorse, qualità̀, caratteristiche utili? Le risorse, forse in automatico, me le creo sempre intorno a me cercando sempre il positivo in tutto. Le mie qualità boh… sono pignolo e applico quasi tutto alla lettera, un po’ come ‘Furio’, chi non se lo ricorda e se a volte non arrivo invento e arrivo uguale. Una caratteristica fondamentale è che sono determinato, cadesse il mondo io esco a correre (speriamo non avvenga veramente). piove, nevica non importa ma tutto per un fine ultimo: UMS22, poi il prossimo anno si vedrà…
Alessio si definisce positivo, pignolo e determinato e questo gli permette di star bene con se stesso e con gli altri, organizzarsi a puntino per fare le cose fatte bene e arrivare in gara preparato e determinato per avere in mente il suo obiettivo da portare a termine giorno dopo giorno, un passo alla volta, mattonella dopo mattonella.
Quanto sei fiducioso ora in te stesso? Fiducioso ora? Se prima, da 0 a 100, stavo con l’asticella a 60 ora sono sicuramente a 80 ma il cammino è lungo e il mese di marzo, quello più lungo in km ed emozioni, deve ancora arrivare e non vedo l’ora iniziarlo per arrivare a 90 ma ogni cosa me la sto vivendo veramente a 360°, dalle nuove amicizie alla nuova visione di me stesso…
Con chi ne parli della tua gara? Con chi ne parlo dei 10h39’ al Conero potrei dire con tutti e mi servivano proprio, li volevo con tutto me stesso e mi servono per acquisire maggiori conferme di quello che posso fare ancora…
Più si fa bene e più si è fiduciosi per continuare a fare meglio, e questo Alessio lo sperimenta settimana dopo settimana, portando a termine allenamenti e gare, da solo o in compagnia, tessendo la rete del suo benessere e performance e costruendo buone relazioni che lo rendono più felice e resiliente.
Prossimi obiettivi? Strasimeno 58km, BI-Uultra 24h, UMS22, Cinisello Balsamo 6h, Passatore, Ultimo Sopravvissuto (da decidere in funzione di cosa, non saprei, ma da decidere…), Pistoia-Abetone, 6h dei Conti, 6h di Roma, Hybla Major, Il Turchino, La Diagonale (evento benefico 80km), Scorrendo il Liri, Leonardo Trulli Marathon, Ultra K, Sorrento Positano, Maratombola. Dovrebbero essere tutte…
Un gran calendario organizzato di gare in giro per l’Italia.
In gara cosa hai notato, visto, sentito? Noto sempre tante cose, sono un fatalista e quello che mi capita in gara, tipo Agnese che con un: ‘dai andiamo’ mi ha tirato fuori da una crisi e poi non ci siamo più fermati fino alla fine, mi porta a fare delle scelte, sbagliate o giuste che siano, in gara e posso solo pensare che sia stato giusto essere gentile, non potrei fare diversamente sono fatto così, ad altri non devo dimostrare nulla ma solo a me stesso, ed essere consapevoli di avere fatto la cosa giusta mi fa sempre fatto stare bene…vedo tante persone che osano ed è bello mettersi sempre alla prova e sentire al microfono il proprio nome e cognome a ogni passaggio, emoziona tanto tanto…
La gara non è solo fatica fisica ma anche incontri, cortesie, coraggio, aiuti, relazioni, emozioni, scoperte di se stessi e di altri.
Cosa hai portato a casa e cosa hai lasciato lì? A casa cosa ho portato direi tante belle emozioni, sarebbe troppo semplice, a parte i sampietrini, ma è la pura verità, un weekend di gioia…
Dopo la fatica e l’arrivo si portano a casa tante consapevolezze, ricordi, immagini, incontri, gioie e soddisfazioni.
Ti hanno aiutato pensieri, parole, frasi, immagini, persone? Penso a quello che ho fatto fino a oggi e cerco di non perderlo e me lo tengo stretto e penso solo al futuro… una volta mi dissero non puoi, non farai, non, non… quelle persone non fanno più parte della mia vita ne ho altre di più belle… I km fa che siano numeri, allenati affinché lo siano, vinci su di loro, sono solo numeri.
Un bel racconto molto emozionante che svela tanto di se stesso attraverso i chilometri di corsa e fatica che stancano ma non sono mai troppi finché si considerano numeri.
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
Blog: http://ilsentieroalternativo.blogspot.it/
Libri: http://www.unilibro.it/libri/f/autore/simone_matteo
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