venerdì 25 febbraio 2022

Teresa Lelario, 100 km del Conero: A casa mi porto la soddisfazione del PB

 Sono fiduciosa che posso e voglio far meglio sulla 100km 
 

Conero

Il 19 febbraio si è svolta la 100km del Conero – Memorial Mimmo Strazzullo, organizzata da Grottini Team. Tra le donne la vittoria è andata a Silvia Luna in 7h53’02’’, precedendo Ilaria Bergaglio 8h05’06’’ e Lorena Brusamento, in 8h07’11’. 

Tra gli uomini la vittoria è andata a Massimo Giacopuzzi in 7h01’04’’, precedendo Gabriele Turroni 7h15’46’’ e Giovanni Quaglia 7h21’45’’.  
Tra i partecipanti anche Teresa (Running Club Torremaggiore) che ottiene il suo record personale e di seguito racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande. 
Come hai gestito e controllato la gara con il fisico e con la testa? Gran parte l'ho gestita con la testa, il fisico ci stava, avevo le forze, purtroppo i crampi addominali, forse dovuti a del freddo preso, dovevo sopportarli e l’ho fatto di testa perché le gambe stavano e nei tratti in cui diminuiva il dolore approfittavo per riprendere il passo.  

Teresa aveva fatto le cose fatte bene allenandosi con criterio e curando anche altri aspetti ma il giorno della gara può succedere di tutto, e nonostante i vari imprevisti in gara Teresa è riuscita a classificarsi in classifica generale al 23° posto mentre tra le donne si è posizionata al 9° posto e 2^ Categoria SF45 con l’ottimo crono di 8h46'16" che purtroppo non essendo inferiore alle 8h30’ non le permette di sperare in una convocazione in nazionale, ma torna a casa consapevole delle sue possibilità.  
Cosa e/o chi ti ha aiutato?
Pensieri, parole, immagini, persone? Mi ha aiutato mio marito Michele, assistente in gara. Ho sempre fatto gare senza assistenza, anche la 2^ 100km a Imola, mentre la prima è stata a Magraid. Per me è stato fondamentale, mi ha spronata, volevo mollare a 50km, i dolori erano forti e non mi facevano correre serena. I lunghissimi e le ripetute lunghe 12x1000 fino a 32km di ripetute mi hanno aiutato in gara a superare la fatica. Mi hanno aiutato i miei allenamenti a sostenere la gara perché se non ti alleni nessuno ti regala niente soprattutto in questo sport, le frasi di Michele che ogni giro mi diceva: ‘hai lavorato tanto, la devi finire’ e sono felice che lui ci sia stato. 

Teresa si è sperimentata nella sua prima 100km, dal 19 al 21 giugno 2015, alla “Magraid - Correndo nella steppa” (3tappe), concludendo in 10h36’59”. 
Successivamente è stata campionessa italiana per la categoria SF45, in 9:49:01, sabato 22 maggio 2021 al Campionato Italiano di 100 km su strada all'autodromo di Imola. 
Per la 100km del Conero si era preparata a puntino con duri allenamenti in modo da sostenere una prestazione elevata.  
Quali allenamenti sono stati fondamentali?
Mi hanno aiutata gli allenamenti per conto mio e i collinari fatti a Trani alle 5.30 del mattino con il gruppo. Credo ci voglia tanta forza di volontà e mentre correvo pensavo: ‘fai tanti sacrifici e devi portare a casa il risultato’. Molti dicono: ‘sei matta, a quell’ora chi te lo fa fare?’ È l’unico modo per allenarmi e non trascurare il resto della giornata, Molti pensano che non lavoro ma io ho ben 2 lavori e sono mamma di 2 figlie, ho un cane oltre che un marito. Chi fa le ultra ha una giornata super organizzata in cui nulla è lasciato al caso ma tutto va incastrato e in 24 ore si fa tutto perché se vuoi puoi!  

Dietro una gara di ultramaratona di 100km ci sono tanti allenamenti organizzati da soli e in compagnia trovando spazio e tempo nella giornata cercando di incastrare gli altri impegni lavorativi e familiari. Dietro una gara di ultramaratona di 100km ci sono atleti che faticano e familiari e amici che si preoccupano, tifano, sostengono. 
Le tue risorse, qualità, caratteristiche utili? Quanto sei fiduciosa ora in te stessa? Sono tenace e determinata. Sono fiduciosa che posso e voglio far meglio sulla 100km e magari sulla 42km. Di questa gara mi è piaciuta il fatto che Michele essendoci stato ha capito cosa provo almeno in parte, perché se non la fai la comprendi a metà, mi basta avere il suo appoggio e comprensione e ascoltare le sue parole: ‘Terry puoi fare bene, ti ho vista in gara, non eri stremata’, questo mi dà carica e fiducia.  

Teresa quando si mette in testa qualcosa trova le modalità di impegnarsi e organizzarsi per portare a compimento i suoi obiettivi, ci è andata molto vicina, ed è importante continuare a crederci che può fare meglio e continuare a impegnarsi con il supporto soprattutto dei propri cari che la vedono, faticare, soffrire ma anche gioire. 

In gara cosa hai notato, visto, sentito?
In gara vedevo i sorrisi che allo scorrere dei km diminuivano sul volto degli altri e pensavo quanta ammirazione provavo per loro, assurdo per loro ma non pensavo a me, ammiravo loro ma non pensavo a me che stavo facendo lo stesso. L'organizzazione è stata perfetta, nulla lasciato al caso, tutto ben curato. 

In gara si corre per se stessi e con altri tanti atleti che si mettono in gioco alla ricerca della propria performance attraversando ore e ore di sforzo fisico che comporta sensazioni ed emozioni disparate, dall’entusiasmo di iniziare, alla fatica dopo alcune ore di corsa, fino alla gioia dell’arrivare al traguardo completando l’impresa. 
Cosa hai portato a casa e cosa hai lasciato lì? A casa mi porto la soddisfazione del PB, la convinzione di fare bene ancora e di non smettere di sognare mentre li ho lasciato i crampi, spero non si presentino più in una prossima gara.  


Un grande risultato nonostante le difficoltà che continua a far sperare di progredire sempre verso nuovi record personali. 
Qual è stato il prezzo da pagare? Non ci sta un prezzo, se fai le cose con passione non ti pesa.  
Quanto eri motivata e da quando ci lavoravi? Ero motivata moltissimo e ho incominciato a pensarci dopo il campionato di 50km a Salsomaggiore quando la Casiraghi parlò dell'eventuale gara 100km del Conero. Diciamo che da ottobre ho fatto solo maratone di allenamento per Salsomaggiore dove mi sono classificata 5^ Assoluta e 2^ di Categ. Poi ho pensato: ‘allora continuo e faccio il Conero e chissà faccio un buon tempo’. 

L’appetito vien mangiando, Teresa ha notato che poteva fare bene in maratona ma soprattutto nelle ultramaratone di 50km, 6 ore e perché non preparare per benino una 100km? E così è stato, mesi di lavoro dedicandosi a un obiettivo ambizioso e sfidante ma non impossibile, iniziando a ottobre a vincere un paio di maratone: il 3 ottobre l’edizione numero zero della Valle d’Itria Leonardo Trulli Marathon in 3:17’52” e il 7 novembre la Maratona della Grecìa Salentina a Calimera in 3h07'05". 
Prossimi obiettivi? Prossimi obiettivi qualche maratona o 6h per allenamento al Passatore.    

Oramai Teresa è entrata nella mentalità ultra pensando a gare dove si può metter in gioco cercando di fare la performance della vita, continuando a inseguire mete, obiettivi e sogni sfidanti e ambiziosi. 
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Matteo Simone 3804337230- 21163@tiscali.it  
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR  

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