(Il
piacere di correre oltre dal punto di vista di uno psicologo dello sport)
Il piacere di correre oltre (Il piacere di correre oltre dal punto di vista di uno psicologo dello sport) Sport & benessere 15 | ed. novembre 2022.
In linea di massima, la passione della
corsa permette alle persone di mettersi alla prova, di condurre un sano stile
di vita, di salire su un treno fatto di fatica e gioie, di relazioni, di mete e
obiettivi da costruire, di situazioni da sperimentare. Bisogna sviluppare
consapevolezza delle proprie risorse e capacità, ma anche dei propri limiti: è
necessario consolidare questi concetti per mantenere un buon equilibrio.
Prefazione
a cura di Stefano Severoni
"Nel nuovo libro di Matteo Simone Il
piacere di correre oltre (Il piacere di correre oltre dal punto di vista di uno
psicologo dello sport), l’autore, psicoterapeuta Gestalt ed E.M.D.R., Psicologo
Militare presso l’Istituto di Medicina Aerospaziale dell’Aeronautica Militare
di Roma, blogger, articolista e autore di numerosi libri, riprende la sua
consuetudine di parlarci di sport soprattutto attraverso il dialogo con gli
atleti.
Questi sono in genere corridori come lui stesso, ai quali rivolge
alcune domande secondo uno schema pressoché fisso, che adatta al soggetto e ai
suoi impegni agonistici. Le risposte sono ovviamente diverse. In esse emerge la
personalità dell’atleta ‒ per la maggior parte dilettante ‒ le sue motivazioni,
le sue emozioni, la sua psicologia, il suo carattere, ecc. L’attività sportiva
a volte comprende sì allenamenti solitari, rinunce, sacrifici, fatica, ma
comporta anche l’intervento di tante figure come l’allenatore, i dirigenti
della società, il fisioterapista, lo psicologo. Ancora oggi lo sport è
concepito come attività fisica, alla quale ci si dedica per trarne benefici in
termini di salute, di benessere corporeo, trascurando a torto l’aspetto
sociale, mentale, comportamentale, formativo. La figura dello psicologo, che
Matteo Simone incarna, potrà essere fondamentale in tal senso. Già a livello
scolastico dovrebbe esserci la consapevolezza della valenza formativa
dell’attività fisica a qualsiasi livello.
Leggere il testo di Matteo Simone ci
permette di conoscere alcune dinamiche psicologiche che forse ignoriamo o per
lo meno di cui non siamo consapevoli. Allora il libro è assai formativo in tal
senso. E poi nelle risposte dei singoli atleti a volte possiamo ritrovarci noi
stessi.
L’autore nota che ciascuno di noi, se lo vuole, può riuscire a
raggiungere i propri obiettivi nello sport come nella vita, e così diventano
più addomesticabili e gestibili, la fatica e la paura; al contempo si rafforza
la mente, si eleva l’autoefficacia personale e si sviluppa la resilienza.
Sicuramente lo sport e la corsa in particolare è un gioco di squadra è un vero
‘andare oltre’, dove ci portano avanti non solo le nostre gambe, la nostra
testa, ma pure gli altri. Matteo è assai sensibile alla problematica del doping
e spesso rivolge all’atleta qualche domanda sul suo personale punto. Quasi
sempre la risposta è che l’uso di sostanze dopanti è una ‘scorciatoia’, che in
fondo ‘squalifica’ in partenza il soggetto stesso. Nel dialogo tra lo psicologo
e l’atleta emerge come le motivazioni che conducono alla pratica salutare della
corsa, possono essere diverse da soggetto a soggetto. Ma una volta iniziata
questa pratica di vita, ognuno cercherà in qualche modo di ritagliarsi un po’
di tempo durante la giornata per uscire a correre. Infatti, «lo sport forma e
trasforma le persone, insegna a superare ostacoli, crisi e difficoltà, non si
tratta solo di allenare il muscolo, ma attraverso lo sport si forgia il carattere,
si struttura la persone» (p. 49).
L’autore ricorda giustamente gli insegnamenti
da lui appresi a Iten, in Kenya: lì si ripete sempre agli atleti di ascoltare
il proprio corpo e le regole preziose per gli atleti: 1) allenarsi, 2) nutrirsi
bene, 3) riposarsi; queste sono le componenti per il benessere e per il
successo. L’autore ‒ dopo le risposte degli atleti ‒ ne offre una spiegazione
dal punto di vista dello psicologo. Allora questi non è la figura a cui
rivolgersi per risolvere problematiche psicologiche, piuttosto un formatore per
chiunque, particolarmente utile per lo sportivo di qualsiasi livello. Questa
nuova pubblicazione ce ne è una testimonianza".
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta
380-4337230 - 21163@tiscali.it
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