Non è andata come sperato, mi ero preparato per fare intorno ai 76 km
Matteo Simone
Il 30 ottobre 2022, ha avuto luogo la 4^ 6 ore Città di Lucera vinta dall’atleta della nazionale italiana Federica Moroni (GS Gabbi ASD) che ha totalizzato 76,515 km, a seguire con circa 5km in meno Massimo Termite (SEI Sport) 71,558 km e Giuseppe Zaza (G.S.Atletica Amatori Corato) 69,143 km.
Tra i tanti atleti c’era anche Filippo Castriotta (Ass. Gargano 2000 Onlus), primo categoria M55 con 62,811 km precedendo Fabrizio Severini (Grottini Team Recanati) 62,182 km e Antonio Ramindi (M. C. Manoppello Sogeda) 59,339 km.
Di seguito, approfondiamo la conoscenza di Massimo attraverso risposte ad alcune ime domande.
Complimenti Massimo per la 6h di Lucera, com'è andata? Soddisfatto? Criticità? Ciao, in realtà non è andata come sperato, mi ero preparato per fare intorno ai 76 km, mi ero allenato bene, ma come spesso capita, non va come si immagina, quindi non sono soddisfatto, ho avuto crisi già dopo 3 ore, quando ero in linea con ciò che era previsto.
Hai scelto tu questa gara o ti hanno coinvolto? Ho scelto io la gara perché l'anno scorso è andata bene e cercavo di migliorare.
In realtà massimo vanta un personale di 78,965 km ottenuto l’8 maggio 2010 alla 6 ore dei Templari Memorial Vito Frangione e l’anno scorso, il 7 novembre 2021, alla 6 ore Città di Lucera totalizzò 74,884 km, quindi giustamente anche se ha vinto la gara maschile è legittimo che non si sente soddisfatta anche perché il vincitore assoluto è stata una donna fortissima della nazionale italiana.
Quali allenamenti sono risultati importanti e/o fondamentali? Non ho fatto tanti allenamenti specifici, ma sono stato molto costante nella preparazione, correndo una maratona un mese prima e una 50 km due mesi prima.
Paura, tensione, ansia, durante la gara? In gara sono sempre molto rilassato, peculiarità importante in un ultra a mio avviso.
Massimo risulta essere un ultramaratoneta molto esperto, già 15 anni fa correva le gare di 100km e ho avuto modo di conoscerlo e fargli una videointervista l’8 novembre 2008 alla 100 km degli Etruschi che chiuse in 8h48’05”.
Cosa hai scoperto ancora di te? Ho preso consapevolezza ancora di più che per fare bene bisogna essere preparati al 110%, questo sport non fa sconti, non esiste il talento o la forza, bisogna lavorare sodo alimentarsi bene e riposare, altrimenti non si fa tanta strada.
Partecipare a gare serve per testarsi, per mettersi alla prova per fare performance, per cercare di vincere e/o andare a podio ma anche per apprendere sempre dall’esperienza.
Cosa hai portato a casa? Cosa hai lasciato lì? Ho portato a casa un titolo italiano di 6 ore, che mi sembra ridicolo con meno di 72 km, ho lasciato la voglia di correre, dopo questa gara mi è calata la motivazione, spero mi torni.
La vita è ciclica, ci sono alti e basi, ci può stare che a fasi si è al top con voglia di allenarsi e cecare gare per esprimersi al meglio e periodi che si vuol recuperare, distrarsi, pensare ad altro rimasto in disparte.
Prossimi obiettivi? Sfide? Hai ancora sogni da realizzare? Obbiettivi non me ne sono posti per ora, il sogno che voglio realizzare, è completare la Swiss Peak 360 un Ultra Trail da 360km e 26000mt di dislivello, ho fatto una gara molto simile, il Tor des Geants 330km ed è uno dei viaggi più belli, sei giorni e sei notti non stop attraverso valli e montagne, 6 ore totali di sonno in 6 giorni, si arriva a uno stato di trance, si hanno allucinazioni, non si riesce a descrivere quello che si prova realmente, ma ti resta dentro a vita. Ti saluto e ti ringrazio per il tuo generoso contributo che dai al nostro sport così poco considerato.
Come tanti ultrarunner, Massimo è alla ricerca si sfide da raggiungere per coprire prima di tutto se stesso e poi nuovi mondi, avventure, luoghi immersi nella natura, faticando con soddisfazione e arricchendosi dentro di sensazioni ed emozioni intense e forti.
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