lunedì 14 novembre 2022

Vanina Dal Santo 1^ italiana New York 2022: Una festa lunga 42,195 km

 Esperienza meravigliosa durata 3 ore 7 minuti e 20 secondi 
Matteo SIMONE  


Il 6 novembre 2022, si è svolta la maratona di New York e il vincitore è stato il keniano Evans
Chebet in 2h08’41”, precedendo l’etiope Shura Kitata 2h08’54” e l’olandese Abdi Nageeye 2h10’31”.
 

Tra gli atleti italiani, il più veloce è stato Daniele Meucci in 2h13’29”. 
Tra le donne ha vinto la keniana Sharon Lokedi in 2h23’23”, precedendo l’israeliana Lonah Salpeter 2h23’30” e l’etiope Gotyom Gebreslase 2h23’39”. 
La prima italiana a portare a termine la gara è stata Vanina Dal Santo che racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande. 
Complimenti per essere stata prima italiana a New York, com'è andata? Soddisfatta? Criticità? La gara mi ha soddisfatta moltissimo, anche se speravo di riuscire a fare qualche minuto in meno. Ho dovuto scontrarmi con un percorso particolarmente impegnativo e con una giornata sorprendente calda e umida. La prima metà è andata bene, con un passaggio alla mezza intorno all'ora e trenta, poi la seconda metà si è fatta molto più impegnativa con diversi saliscendi che mi hanno fatto indurire molto le gambe. Poi gli ultimi km in salita hanno messo a dura prova il fisico e la mente, ma sono riuscita a superare la crisi e a raggiungere il traguardo con il sorriso. Il tifo durante tutto il percorso è stato emozionantissimo. Una festa lunga 42,195 km. 

La maratona di New York sembra
essere una gara durissima per tanti, campioni e amatori, ma soprattutto una grande festa.
 
Hai scelto tu questa gara o ti hanno coinvolto? Questa gara era un sogno nel cassetto da diversi anni e per il mio 42° compleanno ho voluto esaudirlo. Merito anche di mio marito Livio che mi ha sostenuta dal primo momento. Per l'iscrizione sono stata fortunata perché sono riuscita a prendere il pettorale con la lotteria. Si vede che era proprio destino. 

La maratona è un sogno di tanti runner ma soprattutto la maratona di New York è un grande obiettivo da portare a termine prima o poi nella vita di un runner e i 42 anni sono un bel traguardo di maturità e responsabilità per poter pensare di fare un lungo viaggio fino a New York per misurarsi con atleti di tutto il mondo. 
La dedichi a qualcuno? Dedico questa gara alla mia famiglia e in primis a mio marito e a mio figlio Giorgio di due anni. Mi danno tutti i giorni una forza incredibile. 

Bella testimonianza di uno sport all’insegna della fatica e della performance ma anche di tanto benessere grazie anche al supporto della famiglia che dà forza e incoraggia. 
Da quando di lavoravi? Ti ha aiutato qualcosa/qualcuno? Mi sono sempre ritenuta una runner per caso, grande amante della bici da strada, ho sempre messo la corsa in secondo piano. Quest'anno però mi sono iscritta a una nuova squadra, Vicenza Marathon, che mi ha dato moltissimi stimoli e soprattutto mi ha fatto conoscere il mio attuale preparatore atletico, Fabio Bertoldo, che è riuscito a capirmi e a farmi migliorare come mai avrei pensato.

Nella vita ci sono fasi, cicli e periodi; si fanno scelte di studio, lavorative, relazionali e di sport e a volte la passione porta a definire obiettivi ambiziosi da raggiungere con il duro e costante lavoro ma anche con l’aiuto di persone competenti che aiutano, consigliano, sostengono. 
Quali allenamenti sono risultati importanti e/o fondamentali? Ho iniziato la preparazione di questa maratona a fine agosto, ero in vacanza in Grecia e mi alzavo all'alba per riuscire a fare gli allenamenti assegnati. Poi ho iniziato ad andare in pista di atletica con la squadra e l'allenatore. Io, che non avevo mai fatto ripetute in vita, ho notato un grandissimo miglioramento sin da subito. Infatti già a settembre avevo fatto il mio PB di 1:24:22 in mezza maratona a Udine.   

Dietro una grande performance in maratona c’è prima di tutto il talento e poi un lavoro variegato, minuzioso, preciso attraverso sessioni di lavoro in pista e strada che comprendono forza e resistenza in un periodo stabilito dove ogni tanto bisogna testarsi attraverso gare per comprendere a che punto della preparazione si è e come procede. 
Ora cosa cambia? Ora non cambia niente, anche se questo risultato mi ha fatto tornare il desiderio di concludere tutte le ‘World Major Marathons. Me ne mancano quattro. Spero di fare Berlino nel 2023 e poi con calma Tokio, Londra e Chicago. 

Sembra che il meglio debba ancora venire per Vanina, ha già fatto il 18 aprile 2016, in 3h29’25”, la maratona di Boston e ora, una alla volta le prossime maratone. 
Paura, tensione, ansia prima, durante, dopo la gara? Mi ritengo una persona sempre sorridente e positiva, ma prima della partenza della maratona di New York ho avuto moltissima ansia. Un po' per paura di non arrivare in fondo, visto che l'ultima maratona era stata Boston nel 2016, e un po' probabilmente per le aspettative che avevo. Poi tutta quest'ansia si è magicamente dissolta appena sentito lo sparo dello start. Ho cercato di dare il meglio ma con il cuore leggero e tanta voglia di divertirmi durante quell'esperienza meravigliosa durata 3 ore 7 minuti e 20 secondi. 

Un’esperienza ricca e intensa, dove ci si mette in gioco con la consapevolezza di aver fatto bene i compiti a casa e dare tutto per tornare a casa felici, stanchi ma soddisfatti.
Cosa hai portato a casa? Cosa dicono familiari e amici di squadra? Sia il giorno stesso che i giorni successivi sono stati pieni di messaggi e dimostrazioni di affetto e stima da parte di tantissima gente. Soprattutto da amici e compagni di squadra, ma anche da persone che non sentivo da tempo. E forse è questa la cosa più bella dello sport. Riesce ad unire le persone e a fare in modo di festeggiare anche i risultati degli altri. Di sicuro lo sport insegna a vivere e soprattutto a vivere meglio. 

Questo è il vantaggio dello sport, si fatica, ci si prepara, si gareggia e si torna a casa felici, divertiti, stanchi ma soddisfatti, con tanta ricchezza dentro e voglia di continuare a fare bene impegnandosi con costanza. 
Prossimi obiettivi? Prossimi obiettivi a dicembre la mezza maratona di Malaga in trasferta con la squadra e l'immancabile appuntamento veneto alla mezza maratona di Cittadella.  

Psicologo, Psicoterapeuta 
21163@tiscali.it +393804337230 

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