mercoledì 17 agosto 2016

Luigia di Palma, arciere: Allenare il fisico, la respirazione, gli occhi sul bersaglio

La competizione dura soltanto in quel lasso di tempo che tendi l’arco per scoccare la freccia.

Scegli uno sport e fanne diventare una passione, vedrai che ti farà sperimentare sensazioni ed emozioni inaspettate e farà di te una persona attenta, efficace, resiliente, serena.
Lo sport ti viene a cercare oppure lo incontri per caso, di seguito Luigia di Palma dell’associazione ASD Arco Sport ROMA - Ordo Draconis della FITAST Federazione Italiana Tiro con Arco Storico e Tradizionale, oltre ad essere iscritta nelle Fiamme Bianche, ci racconta la sua esperienza con un attrezzo sportivo.

Mary Moor: Le mie non sono imprese, ma semplice passione di correre

Matteo Simone

Dedicato a Mary Moor 

Nella vita ciò che conta è la capacità di ricominciare dopo essere caduti” José Mujica (Presidente della Repubblica dell’Uruguay) 
L’atleta vincente riesce a trovare la determinazione, la calma, lo spirito di sacrificio per ricominciare dopo ogni stop prolungato, dopo ogni sconfitta. Importanti sono la meditazione, la visualizzazione, il lavorare sull’autoefficacia, esercizi di rilassamento.
Attraverso la meditazione la persona riesce ad aspettare i tempi occorrenti per il recupero, riesce a comprendere che tutto passa, tutto sorge e tutto muore, riesce a non reagire agli eventi spiacevoli, riesce a partire dal qui e ora e a programmare una formulazione del goal setting, un piano degli obiettivi graduali con una giusta scansione temporale.

lunedì 15 agosto 2016

Mary Moor: Utrarunner fino alla fine, riprendere da dove ho lasciato

Matteo SIMONE 

Mary Moor, ultrarunner che sta affrontando il tumore, come se fosse la sua prossima gara, con il sorriso, con la speranza, la forza, la determinazione.

La cosa più importante è partire da se stessi, la fiducia in se stessi, l’autoefficacia sperimentata già in gara, la resilienza, l’aver superato altri periodi di crisi, di difficoltà, io comunque le sono vicino.
Di seguito Maria ci racconta come sta affrontando questo periodo con la vicinanza ed il sostegno di tanti amici runner.
Com’è vivere la malattia per una atleta abituata a fare tanti km di corsa?Difficile da accettare, ti senti catapultato fuori dal proprio mondo, come una punizione, gli altri corrono e tu stai fermo a guardare. Ti ritrovi in una vita che non ti appartiene, di mondi e menti diversi da te.  Ma a parte questo vivo la malattia come un evento naturale della vita.”
 

domenica 14 agosto 2016

Silvia Bortolotti: La maratona, corrine una e ti cambia la vita dico sempre io

Matteo SIMONE 

Come ho detto qualche volta, soprattutto in base all’esperienza personale ed approfondendo il mondo degli ultramaratoneti, a volte la corsa chiama ed è difficile rinunciare, quindi ben venga. 

Succede che la si incontri da soli la corsa, si ha passione, si è motivati, e poi si incontra qualcuno che ti permetta, che ti aiuti a far meglio ed allora la corsa ti può cambiare la vita come è successo a Silvia incontrando il suo coach e la maratona, di seguito ci parla della sua passione.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita? Si tutte le volte che riesco a superare qualcosa che non credevo di riuscire."
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Mi sono iscritta a una squadra ed ho iniziato a fare gare, ma la svolta vera e propria è avvenuta con l'incontro con il mio attuale coach, con lui ho iniziato davvero a sentirmi un atleta.
Hai dovuto abbandonare uno sport a causa di studio o lavoro?No riesco anche con grandi sacrifici a conciliare tutto.

venerdì 12 agosto 2016

Martina Dogana: Ironman Nizza, vittoria che ha dato una svolta alla mia carriera


Tante cose in comune con Martina Dogana, la passione per il tiathlon in particolare per le lunghe distanze e nel 2015 tesserati con la stessa squadra la Forhans Team, l’unica differenza importante è che io sono un atleta comune mentre Martina è una winner, vince con tempi eccezionali sia in gare di triathlon che in gare running. Dal 2016 è tesserata con il CY Laser Triathlon Schio.
Martina Dogana, Nazionale Azzurra dal 1996 al 1999 con Naz. Juniores dal 2002 nella specialità Long Distance. Nonostante il suo elevato impengo in ambito sportivo martina è riuscita a portare avanti gli studi, laureandosi in Lingue Straniere e Letterature Straniere all’Università di Verona con il massimo dei voti. Martina lavora come istruttrice FITri e FIN seguendo bambini, ragazzi e adulti.

Cezar Nasuescu: Ho corso con una gamba, al traguardo è stato fantastico

Matteo Simone 
Psicologo, Psicoterapeuta

Lo sport che rende felici praticandolo con ogni modalità e facendo tanta fatica che si può addomesticare. 

Lo sport accomuna tante persone, culture e mondi, rompe barriere ed avvicina distanze. Cezar, come me, è un atleta ironman e un amante di lunghi viaggi in bici, ci spiega le sue passioni ed emozioni.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Amare lo sport e  fare dei sacrifici tante volte.”

Se ami qualcosa sei disposto a fare tanta strada felicemente e tanti sacrifici.
Quali fattori contribuiscono al tuo benessere e/o performance?Allenamenti…a volte non facili.”
Cosa pensano familiari e amici? “A volte dicono: ma chi te lo fa fare.” 
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Sono stato fortunato, non ho avuto grandi problemi, però cerco di avere intorno persone positive che ti danno buoni consigli.

Vitta Simone: ho tagliato traguardi che non avrei pensato di poter raggiungere

Matteo SIMONE

Sto chiedendo a diversi atleti come vivono lo sport, la passione, la motivazione, come superano infortuni, come decidono i loro obiettivi, i sogni realizzati e da realizzare, chi gli aiuta nello sport, come si alimentano per approfondire lo strano mondo dello sport fatto di gioie, sconfitte, vittorie, amicizie e tanto altro. Di seguito 

Simone Vitta ci racconta la sua esperienza da atleta.

Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?Campione no, mi sono sentito soddisfatto quando ho tagliato traguardi che non avrei pensato di poter raggiungere.. Ma la parola Campione la associo ad un livello sportivo che decisamente non mi appartiene!

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