mercoledì 17 agosto 2016

Luigia di Palma, arciere: Allenare il fisico, la respirazione, gli occhi sul bersaglio

La competizione dura soltanto in quel lasso di tempo che tendi l’arco per scoccare la freccia.

Scegli uno sport e fanne diventare una passione, vedrai che ti farà sperimentare sensazioni ed emozioni inaspettate e farà di te una persona attenta, efficace, resiliente, serena.
Lo sport ti viene a cercare oppure lo incontri per caso, di seguito Luigia di Palma dell’associazione ASD Arco Sport ROMA - Ordo Draconis della FITAST Federazione Italiana Tiro con Arco Storico e Tradizionale, oltre ad essere iscritta nelle Fiamme Bianche, ci racconta la sua esperienza con un attrezzo sportivo.

Come hai scelto il tuo sport?Partecipando ad una rievocazione storica nella mia cittadina.”

Nella tua disciplina quali sono le difficoltà, i rischi, a cosa devi fare attenzione? Quali qualità bisogna allenare?Le difficoltà sono: lo sforzo nel tendere l’arco e tenerlo stabile. I rischi sono: - fisici, riguardo la tensione dei muscoli dorsali e lo sforzo sulla cervicale. Si deve fare attenzione a: non farsi male mentre si scocca la freccia - non nuocere ad altre persone. Bisogna allenare: il fisico, per la corretta postura; la respirazione; gli occhi sul bersaglio. L’allenamento serve a: dare rapido stimolo al collegamento tra occhi, cervello e postura; ad allenare tutti i muscoli coinvolti nella trazione e rilascio della corda.”

Ogni cosa va fatta con attenzione e dedizione, alcuni sport richiedono la massima attenzione sia per centrare l’obiettivo sia per evitare danni personali o a terzi. E' Importante sintonizzarsi sul proprio respiro.

Quale alimentazione segui prima, durante e dopo una gara? “Abbondante colazione (preferibilmente senza zuccheri aggiunti) almeno un’ora prima, durante la gara un piccolo spuntino (preferisco la cioccolata fondente e frutta se possibile, ma capita spesso di mangiare un panino portato da casa), dopo la gara pranzo che preparano gli organizzatori.”

Quali condizioni ti hanno indotto a fare una prestazione non ottimale? Poca concentrazione, stanchezza per il viaggio affrontato per giungere sul luogo di gara, cattivo allenamento.

Cosa ti fa continuare a fare sport?Ho iniziato per gioco e invece è diventato una passione.”

Cosa e quali persone hanno contribuito al tuo benessere nello sport o alla tua performance?La squadra, ma spesso anche gli avversari.”

Qual è stata la gara dove hai sperimentato le emozioni più belle?La prima gara.”

Quali meccanismi psicologici ti aiutano nello sport?Sfidare me stessa nel migliorarmi.”

Cosa pensano famigliari e amici della tua attività sportiva?Ho iniziato in ‘tarda età', molti mi ammirano e mi stimolano a continuare.”

Ti va di descrivere un episodio  divertente della tua attività sportiva?Pratico arcieria storico-tradizionale faccio gare nei borghi medievali, di episodi divertenti ce ne sono molti perché la competizione dura soltanto in quel lasso di tempo che tendi l’arco per scoccare la freccia.

Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare attività fisica?Sono pigra, poco costante e ho una bassa autostima.”

Hai sperimentato l’esperienza del limite nelle tue gare? “Finché riesco a mantenere tesa la corda e stabile l’arco sto in gara.”

Quali sensazioni sperimenti facendo sport: pregara, gara, post gara?Pregara, ce la posso fare. In gara non ce la farò con questi bersagli difficili. Post gara, se mi allenavo meglio potevo fare più punti.

Quale è stata la tua gara più difficile?Con me stessa, nell'affrontare la gara contro l’ansia e le mie possibili capacità.”

Hai dovuto scegliere  lasciare uno sport a causa di una carriera scolastica o lavorativa?Si, perdendo il lavoro ho dovuto lasciare la frequenza della palestra dove facevo fitness e la scuola di ballo di coppia.”

C’è stato il rischio di incorrere nel doping nella tua carriera sportiva? C’è un messaggio che vorresti dare per sconsigliarne l’uso?No, nell'attività sportiva che svolgo ancora non c’è l’antidoping, comunque nessuno fa uso di doping (prima di tutto lo stare insieme e divertirci). Il mio consiglio è quello di capire che si gareggia prima con se stessi e dopo contro gli altri. Usando sostanze dopanti non si capisce chi sta migliorando la performance, se l’atleta o il farmaco. Il doping oltre a non farti capire se veramente sei capace di affrontare una competizione ti rovina la salute, lo sport si pratica soprattutto per il nostro benessere fisico e mentale quindi è assurdo intossicarsi con sostanze dopanti.

Riesci a immaginare una vita senza sport?No, perché anche fare lunghe camminate è sport.”

Lo sport è come il respiro, è vitale non se ne può fare a meno.

Come hai gestito eventuali crisi, sconfitte, infortuni?Dopo un infortunio mi sono mancate le gare, per quanto riguarda le sconfitte un po’ di delusione.”

Hai mai rischiato per infortuni o altro di smettere di essere atleta? Volevo iniziare con la corsa ma un infortunio che ho avuto al ginocchio me lo ha impedito. Ma le fisioterapie mi hanno indirizzato verso altri sport, che purtroppo non pratico.”

Ritieni utile lo psicologo dello sport?Necessario, sempre, per molteplici aspetti.”

Quale può essere un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi a questo sport?Non esagerate, lo sport è benessere fisico e psicologico, Le gare non vanno affrontate come per vincere una battaglia contro gli altri ma per migliorare se stessi.

Prossimi obiettivi? Quali da realizzare?Portare altri amici a praticare il mio sport, ma soprattutto migliorami e poterlo insegnare ad altri.”

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