Lo sport mi ha permesso di riprendere contatto con il mio corpo
Dott. Matteo Simone
Psicologo,
Psicoterapeuta
Belle e significative le parole della mia amica runner e collega psicologa del benessere e dello sport Patrizia Ziti, atleta di corsa, maratone, trail. Ci racconta le sue emozioni attraverso lo sport.
Ti
sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita? “La mia sensazione di sentirmi campionessa non è associata a una gara in cui sono effettivamente arrivata prima tra le donne ma a una gara
in cui ho raggiunto i miei obiettivi.”
Come
ha contribuito lo sport al tuo benessere? “Lo sport mi ha permesso
di riprendere contatto con il mio corpo aumentando la sensazione di benessere
che ne deriva.
Nello sport quali fattori hanno contribuito al tuo benessere e performance? I fattori che hanno contribuito in tal senso sono la capacità di
sopportar la fatica, di tollerare le frustrazione, l’incremento della
determinazione, una maggiore capacità di condividere le esperienze.”
Soprattutto
per i bambini è importante praticare lo sport per approfondire la conoscenza
del loro corpo e delle loro capacità ma anche da tutti un ripasso ed un
approfondimento fa sempre bene, capire quanto si può faticare, quanto ci si può
divertire attraverso lo sport è importante, come è importante condividere la
pratica sportiva con altri, per stare assieme, per confrontarsi, per essere
competitivi, per sperimentare benessere psicofisico emotivo e relazionale.
Come
hai scelto il tuo sport? “Cercavo uno sport
che potesse essere praticato senza vincoli di orario e che avesse contatto con
la natura.”
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Nella
tua disciplina quali difficoltà si incontrano? “Le principali difficoltà sono:
la gestione della fatica e della noia.”
Quale
alimentazione segui prima, durante e dopo una gara? “Per l’alimentazione mi
affido ad un nutrizionista sportivo. Prima della gara una colazione ricca di
carboidrati, durante la gara integrazione con gel energetici e dopo la gara,
miele e idratazione.”
Quali condizioni fisiche o ambientali ti hanno indotto a non
concludere la gara o a fare una prestazione non ottimale? “Le condizioni
ambientali, anche quelle più estreme, non hanno mai influito sul ritiro in
gara, invece problemi di dolori muscolari mi hanno impedito la conclusione di
una o più gare.”
Cosa
ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport? “Una sorta di
dipendenza a star bene con me stessa mi fa continuare a praticare il mio sport.”
Nello sport chi
ha contribuito al tuo benessere o alla tua performance? “Le amicizie, l’allenatore e l’ambiente.”
Qual è stata
la gara della tua vita, dove hai dato il meglio di te o dove hai sperimentato le
emozioni più belle? “Una maratona, dedicata ad un mio amico deceduto pochi
giorni prima.”
Quale tua esperienza ti può dare la sicurezza di potercela fare
nello sport o nella vita? “Il raggiungimento degli obiettivi dell’allenamento.”
Quali capacità, risorse, caratteristiche, qualità hai dimostrato di
possedere? “Tenacia, determinazione e impegno.”
Quali meccanismi psicologici ti aiutano nello sport per il tuo benessere e performance? “Pensiero positivo, immaginazione,
rilassamento.”
Cosa pensano familiari e amici della tua
attività sportiva? “Le opinioni di dividono nettamente: tra chi è favorevole e chi mi
dice: ‘ma chi te lo fare’.”
Ti va di descrivere un episodio curioso o divertente
della tua attività sportiva? “Mentre correvo in una zona di campagna, mi
richiamò l’attenzione le gesta di un contadino chino su una catasta di legnetti
usati per accendere il fuoco. Mi avvicinai e l’uomo mi disse se potevo aiutarlo
a tirar fuori dai legni un nido di uccellini caduti dall’albero. Interruppi la
mia corsa, scavalcai la recinzione ed aiutai il contadino a tirar fuori il nido
recuperando tutti gli uccellini e le uova. Quel giorno tornai a casa con ore di
ritardo ma con una soddisfazione grande, mi sentivo salvatrice e con le mani
piene di graffi.”
Una salvatrice patrizia ziti, molto sensibile verso
gli altri, animali o persone, oltre ad essere psicologa del benessere e dello
sport è anche psicologa dell’emergenza pronta ad intervenire in caso di
calamità o eventi catastrofici per supportare vittime, famigliari e
soccorritori.
Quindi sempre pronta sia a correre che a fermarsi quando c’è
bisogno.
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare
attività fisica? “Di essere molto tenace e la capacità di non arrendevolezza.”
Come è cambiata la tua vita familiare e lavorativa
nell’aver intrapreso un’attività sportiva costante e impegnativa? “Sicuramente
è diminuito il tempo, ma di contro sono migliorati i rapporti lavorativi e in
famiglia mi vedono più serena e attiva.”
Quali sono le tue sensazioni pre-gara, in gara, post gara?
“Pre-gara avverto ansia che mi porta a dover usare il bagno molte volte. In
gara mi tranquillizzo, forse anche troppo perché a volte mi rendo conto di non
essere molto competitiva. Dopo la gara vorrei subito farne un’altra.”
Hai dovuto scegliere nella tua vita di lasciare uno sport a causa di una carriera scolastica o lavorativa? “Per il
momento no. Riesco a gestire.”
A seguito delle tue esperienze che consiglio daresti a coloro che devono fare scelte importanti nello
sport? “Di impegnarsi a fondo ed ascoltare i segnali ce derivano dal corpo.”
C’è stato il rischio di incorrere nel doping nella
tua carriera sportiva? “No.”
Un messaggio per
sconsigliare l’uso del doping? “Ogni essere umano è dotato di risorse e capacità per riuscire a ottenere risultati e raggiungere i propri obiettivi, non serve e non vale la
pena affidarsi a sostanze artificiali, abbiamo dentro di noi tutto ciò di cui
abbiamo bisogno.”
Riesci a immaginare una vita senza sport? “Decisamente
no.”
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte,
infortuni? “Considerando tali eventi come momenti per apprendere ed imparare
che probabilmente nella mia pratica è necessario un cambiamento, che sto
facendo degli errori, e ciò mi da una maggiore carica per ricominciare.”
Ritieni utile la figura dello psicologo
dello sport, se si per quali aspetti ed in quali fasi dell’attività sportiva? “Sarò
un po’ di parte ma questa figura secondo me è fondamentale perché nello sport
non ci si allena solo con il corpo ma anche con la mente ed il cuore, lo psi
aiuta ad una integrazione di questi aspetti ed in tutte le fasi dell’attività
sportiva.”
Un tuo messaggio rivolto ai
ragazzi per avvicinarli a questo sport di fatica e impegno? “Nulla si ottiene facilmente, lo sport come la vita richiede
costanza e sacrifici che verranno comunque ripagati e le soddisfazioni arriveranno.”
Sogni realizzati e da realizzare? “Il mio sogno lo realizzo ogni volta che mi alleno. Il mio sogno
da realizzare sarebbe quello di partecipare al Tor des Geants.”
Patrizia è
menzionata nel libro “Sport, benessere e performance”
Dott. Matteo Simone
Psicologo,
Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR380.4337230 - 21163@tiscali.it
http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+simone+matteo.html







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