STEFANO SEVERONI
ASFALTO
La maggior parte delle gare di corsa
su strada si svolge sull’asfalto. La sua consistenza facilita il
mantenimento del ritmo. Per chi si allena d’abitudine su questo tipo di fondo –
non certo morbido –è necessario procurarsi un paio di scarpe da corsa ben
ammortizzate e non usurate.
CEMENTO
Il cemento è un materiale assai duro e non va bene correrci sopra troppo spesso o troppo a lungo, senza scarpe adeguatamente ammortizzate. L’unico aspetto positiva del correre sui marciapiedi, è che si hanno inferiori probabilità di essere investiti da un’autovettura o motoveicolo.
Il cemento è un materiale assai duro e non va bene correrci sopra troppo spesso o troppo a lungo, senza scarpe adeguatamente ammortizzate. L’unico aspetto positiva del correre sui marciapiedi, è che si hanno inferiori probabilità di essere investiti da un’autovettura o motoveicolo.
Vantaggi
–
La pista è il terreno ideale per correre a
una buona velocità.
–
I riferimenti
cronometrici sono sicuri e affidabili.
–
L’appoggio del piede
avviene su una superficie regolare.
–
La sicurezza,
soprattutto durante i mesi invernali, quando il sole cala e c’è buio.
Svantaggi
–
Correre in pista
comporta affrontare due curve di 100 m ogni giro di 400, curvando sempre a
sinistra: alla lunga c’è il rischio di squilibrare l’assetto di corsa.
–
La noia è un’altra
ragione per cui le piste dovrebbero essere riservate ai lavori veloci, alle
variazioni cronometrate e alle gare.
–
Traumatismi da
eccesso di grip fra scarpa e terreno.
–
Percorso sempre in
piano senza la presenza di salite e discese.
–
Possibilità
d’incorrere in infortuni: tendinite del tendine d’Achille, fascite plantare,
periostite, frattura da fatica, metatarsalgia, problematiche muscolari dovute a
corsa ad andatura più elevata.
STERRATO
Vantaggi
– Nella
maggior parte dei casi significa correre in mezzo alla
natura: quindi invece di chiasso e inquinamento, un panorama
verde e rilassante, nonché aria pulita.
–
Allena
forza e potenza; inoltre abitua la mente, gli occhi e il piede a prestare attenzione a quanto ci circonda e
ad adattarsi alle circostanze.
–
È meno traumatico per il corpo: se da una parte bisogna prestare
attenzione a evitare irregolarità, che potrebbero portare a mettere il piede in
fallo, d’altro canto lo sterrato assorbe gli
urti e non sottopone i
tendini alla possibilità di traumi.
Svantaggi
La corsa sullo sterrato è un tipo di allenamento assai diverso.
–
Il fondo è meno compatto: pertanto, la
spinta è in parte assorbita dal terreno, per cui la corsa è sicuramente meno
efficiente.
–
La presenza di dislivelli e irregolarità comporta da un lato una concentrazione
mentale maggiore, dall’altro un maggiore coinvolgimento
muscolare, con un conseguente impegno energetico superiore.
–
Il gesto atletico è
meno regolare e la falcata si accorcia.
Perciò è importante non allenarsi esclusivamente
sullo sterrato, altrimenti si rischierebbe di ritrovare anche
in gara un passo non completamente efficiente.
SASSI E ROCCIA
Asperità e irregolarità sono una
costante, quando si corre in natura. Numerosi sentieri di montagna offrono
panorami di ampio respiro, ma un fondo in genere accidentato. Su tale tipo di
fondo è bene prestare attenzione a dove si poggiano i piedi e calzare scarpe
adeguate, come quelle da trail
running, che garantiscano tenuta e buona protezione al piede.
ERBA
La sua morbidezza rende la corsa più faticosa e comporta un maggior
impegno cardiovascolare. L’appoggio instabile, fa lavorare anche i muscoli
della zona addominale e lombare, che intervengono per mantenere l’assetto
posturale. Per l’allenamento è preferibile l’erba piuttosto bassa, in quanto
rende possibile vedere dove si poggiano i piedi. Il prato, soprattutto quello
ben curato dei campi sportivi, è perfetto per chi riprende a correre dopo un
infortunio o per chi ha abrasioni ai piedi o dolori vari.
AGHI DI
PINO
SABBIA
La resistenza posta dalla sabbia può servire a migliorare la potenza della
falcata di un atleta. Infatti, la sua sofficità fa lavorare parecchio i
quadricipiti e i muscoli del polpaccio. Questo particolare tipo di terreno può
essere idoneo per dei lavori brevi, come le variazioni di 30”; ma è
sconsigliato per gli allenamenti di corsa lunga, in quanto si affaticherebbero
eccessivamente muscoli e tendini. Se si adora il mare, si può correre sul bagnasciuga,
quando però non sia troppo inclinato, con l’avvertenza d’invertire ogni tanto
il senso di marcia, in modo da non caricare eccessivamente la gamba che
appoggia più in basso.
TAPIS ROULANT
Vantaggi
–
Chi dispone di un tapis roulant può permettersi di
svolgere sedute di allenamento in qualsiasi giorno dell’anno, a qualsiasi ora,
in tutta sicurezza: un’ottima opzione per chi l’utilizza per dimagrire o per
chi segue tabelle di allenamento in funzione di uno specifico evento. Correre
sul tapis roulant consente di non
essere soggetti ai vari tipi di intemperie: pioggia, vento, neve e al buio. Se
posto in ambiente climatizzato, esso rende possibile allenarsi pure nella
stagione più calda e afosa.
– I tapis roulant sono generalmente assai ammortizzati, riducendo la
severità dell’impatto sulle articolazioni, rispetto a superfici dure come
l’asfalto o il cemento.
– Una volta trovato il
giusto equilibrio, correre sul tapis
roulant può risultare più facile grazie all’ estrema regolarità dell’appoggio (senza pietre, buche, sampietrini, ecc.) e
alla velocità costante.
‒Grazie alla possibilità d’impostare precisamente la
velocità, è possibile eseguire allenamenti strutturati anche per chi ha scarsa
sensibilità alla velocità di corsa; inoltre i tappeti moderni sono dotati di
programmi pre-impostati, i quali consentono di variare l’allenamento e renderlo
meno noioso.
– La possibilità di variare
l’inclinazione permette di simulare la corsa in salita, evitando altresì il
traumatismo della discesa.
Svantaggi
– Per la maggior parte degli
individui correre sul tapis roulant
risulta più faticoso. Ciò in quanto il movimento del tappeto fa arretrare il
piede, proprio quando l’avampiede dovrebbe spingere il corpo dell’atleta in
avanti. Ne consegue un movimento, che per parecchi risulta difficoltoso e innaturale,
rendendo arduo mantenere velocità elevate.
– Correre su un tapis comporta il doversi allenare al
chiuso, di solito in una palestra, dove il clima è, per la maggior parte
dell’anno, più caldo rispetto all’esterno. Questo comporta maggiori problemi di
dissipazione del calore e quindi determina una inferiore resistenza agli sforzi
prolungati e/o intensi.
– Poiché
manca la spinta in avanti, si lavora maggiormente con i quadricipiti e, per
evitare il contatto con il nastro, si tende a sollevare maggiormente il piede, con
conseguente maggior lavoro del tibiale anteriore. Molti soggetti riscontrano un
maggiore senso di affaticamento.
– A causa dell’eccessiva
elasticità e ammortizzamento, la corsa prolungata sul tapis roulant accresce i rischi di danni o infiammazioni al tendine
d’Achille e alle ginocchia, oltre a un maggior affaticamento muscolare nei soggetti
non abituati all’attrezzo.
– Sul tapis roulant la gestione dell’allenamento è assai più difficile;
simulare i vari tipi di allenamento non è facile.
– L’estrema regolarità
dell’appoggio non permette di allenare a sufficienza la propriocezione, mentre
le gare podistiche si svolgono all’esterno (su strada, pista, sterrato, ecc.)
per cui, in preparazione di una gara all’aperto, occorrerebbe allenarsi almeno
in parte sulla superficie prevista per la manifestazione.
– Se non si è iscritti a una palestra, ma si
desidera utilizzare il tapis roulant nella
propria abitazione, bisogna prevedere un esborso non indifferente, poiché un tapis roulant di qualità media ha un
costo notevole.
Allenamento
utile e valido?
Ma
correre all’aria aperta ha certamente un altro “sapore”.
CONCLUSIONI
STEFANO SEVERONI
Nessun commento:
Posta un commento