Michele
ha fatto una grande impresa, portare a termine la corsa a piedi più lunga di Europa,
precisamente di 285 km con il tempo massimo di percorrenza di 48 ore, lui ha
impiegato 42h55’, arrivando quarto assoluto assieme e con lo stesso tempo
di Nerio Bartolini, dopo un Portoghese, l’Argentino Pablo Barnes e
un Britannico.
Ecco
cosa scrive sui social per ringraziare i suoi fan e tutti coloro che conosce e
che hanno creduto in lui: “Buongiorno a tutti, ecco
la mia Ultramaratona Milano Sanremo portata a casa alla grande. Ringrazio tutti
coloro che in qualche modo hanno fatto sì che tutto questo accadesse. Tutti
quelli che mi hanno scritto e chiamato. Un ringraziamento particolare va in
primis alla mia famiglia che con gran sacrificio mi sopporta, poi voglio fare
un ringraziamento a Francesco Mastrogiacomo che con il suo essere mi è stato
vicino dal primo all’ultimo secondo di questa avventura. Sono fortunato ad
avere avuto Francesco al mio fianco. Grazie a Tommaso Ciccimarra di Altamura
che in questo periodo mi sta educando come alimentarsi in modo corretto per
essere più in forma. Chiudo ringraziando la mia città l’Atletica Adelfia, la mia
squadra e U-TUB, azienda di Gravina di cui vado fiero di portare il suo nome in
giro.”
Una
gara di corsa a piedi dove si è dovuto avanzare per due giorni e due notti,
attraversando città e paesi, sperimentando tanto, fatica, sensazioni ed
emozioni, buio e luce, caldo e freddo, tutto ciò l’ha potuto fare grazie a
qualcuno che si è occupato e preoccupato di lui, grazie a qualcuno che si è
fatto carico di tutelarlo durante il lungo percorso, l’ha potuto fare grazie a
qualcuno più esperto che gli ha dato consigli su come affrontare la gara
considerata estrema, su come alimentarsi, sull’abbigliamento da indossare.
Gli atleti ultrarunner si dimostrano molto uniti
nelle loro avventure e lunghi viaggi di corsa, si guardano, si scrutano, si
osservano, ma si tratta di una competizione sana, c’è tanto rispetto l’uno per
l’altro e tanta fratellanza.
Tempo
fa feci alcune domande a Michele circa il suo percorso di atleta delle lunghe
distanze e riporto di seguito le sue testimonianze per approfondire questo mondo
faticoso, coraggioso, bizzarro, amichevole e sorprendente, tanti altri
racconti, interviste, impressioni riporto sul mio libro “Ultramaratoneti e gare
estreme”, Prospettive Editrice, Civitavecchia, 2016 http://www.prospettivaeditrice.it/index.php?id_product=357&controller=product
Cosa significa per te
essere ultramaratoneta? “Una persona che punta un obiettivo, lo raggiunge e lo
supera lentamente ma con saggezza.”