Matteo SIMONE
100km di corsa a piedi da Firenze a Faenza, un lungo viaggio sulle gambe, sul corpo, con la testa sempre vigile a guidare il corpo, sempre attenti alle proprie sensazioni di fatica o di voglia di cambiare il ritmo.
Nelle salite si va più piano o si cammina, in discesa si
può aumentare il ritmo ma non troppo, al tramonto bisogna coprirsi perché si sale
di altitudine, il pomeriggio alla partenza è caldo, di notte si è stanchi e fa
freddo, insomma un lungo viaggio alla scoperta di se stessi.
Di seguito Alberto racconta le sue
impressioni e la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ciao
Alberto, gara di 100km del Passatore cosa significa per te? “Buon giorno , è un piacere, il
passatore per me è un lungo viaggio dentro di me, alla ricerca di un equilibrio
mentale e fisico che mi rafforza ed aiuta a continuare a vivere meglio.”