La 100km del passatore un sogno per
tanti corridori e maratoneti, un lungo viaggio di fatica da Firenze a Faenza attraversando
il passo della colla, il racconto di Filippo è denso di emozioni, di seguito
le sue risposte ad alcune mie domande.
Gara
di 100km del Passatore, cosa significa per te? “Aver
raggiunto un sogno che ho coltivato fin dalle prime volte che sentivo parlare
di distanze lunghe ma mai possibili da
correre.”
A Manfredonia è Michele Spagnuolo l’uomo
delle lunghe distanze e le sue gesta si raccontano in tutto il paese tra i
runner e non runner, la gente vuol sapere, è curiosa e piano piano qualcuno
vuol provare a imitarlo, a seguirlo, e lui li conduce umilmente verso lunghi
sentieri asfaltati o trial attraverso le strade del Gargano prima e poi in lungo
e in largo nella Regione Puglia e anche fuori Regione. E sono in aumento gli
ultramaratoneti di Manfredonia.
Hai
avuto particolari problemi, difficoltà, momenti critici?
“Un solo momento, verso il 61° chilometro una piccola contrattura al polpaccio,
ho dovuto fermarmi per farmi massaggiare per poi ripartire alla grande.”
Si mette in conto uno stop, un
problemino, una crisetta durante un lungo viaggio di durata di ore e ore, e
Filippo ha dovuto fare una sosta per risolvere il suo problemino che comunque
non gli ha impedito di coronare un suo sogno.
Quando fatichi nello sport e riesci a fare qualcosa che ritieni importante per un po’ di tempo ti senti appagato e vivi di rendita e questa sembra essere l’esperienza di Filippo, ecco come racconta la sua esperienza: “Matteo che bello sentire che tutti i maratoneti di Manfredonia l'anno prossimo vorranno fare anche loro la 100 km del passatore, mi stanno riempiendo di complimenti per il mio tempo ottenuto in così poco tempo, mi fanno i complimenti dappertutto, mi sembra di vivere un sogno, sono molto emozionato di tutto, e i miei 5 figli compresa mia moglie sono molto orgogliosi di me, dopo tutto quello che ho passato 3 anni fa non mi sembra vero mi viene da piangere, tu puoi immaginare quello che sto vivendo carissimo Matteo ti abbraccio e non vedo l'ora di incontrati personalmente per raccontarti di persona.”
www.psicologiadellosport.net/eventi.htm
http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html
Come
decidi obiettivi e strategie di gara, team, famiglia, amici, figure
professionali? “Con l’esperienza è cambiato il tuo modo di allenarti? “Facendo uscite di
gruppo serali con la famiglia nel team frizzi e lazzi, poi uscire verso le 2,30
con la bici e a piedi con vari amici alternando per condividere tipologie di
esperienza e uscite di mattina nel fine settimana con eventi di gruppi nelle
bellezze della natura e uscite anche solitarie.”
Filippo è un atleta di fatica e anche di
compagnia, lo sport è il suo pane quotidiano che sia nuoto, bici, cammino,
corsa, molto predisposto nello sport, molto performante, ma sa anche stare in
gruppo con famiglia e amici, riesce a coinvolgere moglie e figli in lunghe
camminate serali in gruppo, uscite domenicali e anche gare abbastanza lunga come
la 6 ore di Corato dove hanno partecipato lui co moglie e due figli.
Oramai il team frizzi e lazzi è una
realtà a Manfredonia, tanti si avvicinano per Camminare Di sera, di pomeriggio,
il sabato mattina, la domenica pomeriggio, e poi le camminate diventano sempre
più lunghe, si avvicinano al team anche i corridori, i ciclisti, per tutti è un
momento di aggregazione di scoperta di luoghi e piano piano si decide di
partecipare a gare di mezza maratona, di maratona, camminando o correndo o
alternando corsa e cammino e poi qualcuno si avventura nelle ultramaratone 6
ore, 100km, 24 ore.
Curi
la preparazione mentale? “Si molto importante per
affrontare lunghe distanze e momenti serali durante le gare.”
Coccole
e autoprotezione hanno posto nella tua preparazione o nel post gara?
“Si dalla famiglia moglie e figli che condividono il cammino insieme e poi gli
amici speciali come Avv. Mimmo Dascanio e tanti altri.”
L’amicizia nello sport fondamentale, ci si aiuta a vicenda, ci si fa
coraggio nei momenti bui che si attraversano, lo sport unisce, aggrega,
socializza.
Quali
sono le sensazioni sperimentate prima, durante e dopo la gara?
“Sono molto importanti, prima per la mente per poter affrontare il lungo sforzo
fisico e mentale, favolose durante tutto il tempo della gara e molto belle dopo da raccontare e condividere
con La famiglia è gli amici di avventure.”
Durante una lunga gara di corsa a piedi si
attraversano chilometri e momenti, si attraversano luci e ombre, si parte di pomeriggio
e si osserva tramonto per inoltrarsi nel buio della notte, le sensazioni ed emozioni
sono indescrivibili ma si memorizzano per poterle poi raccontare e condividere con
amici e famiglia.
Hai un tuo idolo, modello di
riferimento, ti ispiri a qualcuno? “Sì, Marco Pantani.”
Filippo essendo un grande ciclista con predilezione
delle salite del Gargano e in particolare di Monte Sant’Angelo non può che avere come idolo il grande Pantani.
C’è
una parola o una frase detta da qualcuno che ti aiuta a crederci ed impegnarti?
“Sì quella di mia moglie detta sempre ai miei figli: vedi papà non si arrende
mai, si rialza sempre come Pantani.”
Belle, dense e commoventi le parole di Filippo
e quelle di sua moglie, un esempio di genitori dediti all’attività fisica che fa faticare ma insegna a rialzarsi sempre.
Conosco da tanti anni Filippo ma ultimamente
ho avuto modo di frequentarlo nelle uscite con il team frizzi e lazzi di Michele
Spagnuolo e sempre divertenti e faticose sono le uscite di allenamento.Quando fatichi nello sport e riesci a fare qualcosa che ritieni importante per un po’ di tempo ti senti appagato e vivi di rendita e questa sembra essere l’esperienza di Filippo, ecco come racconta la sua esperienza: “Matteo che bello sentire che tutti i maratoneti di Manfredonia l'anno prossimo vorranno fare anche loro la 100 km del passatore, mi stanno riempiendo di complimenti per il mio tempo ottenuto in così poco tempo, mi fanno i complimenti dappertutto, mi sembra di vivere un sogno, sono molto emozionato di tutto, e i miei 5 figli compresa mia moglie sono molto orgogliosi di me, dopo tutto quello che ho passato 3 anni fa non mi sembra vero mi viene da piangere, tu puoi immaginare quello che sto vivendo carissimo Matteo ti abbraccio e non vedo l'ora di incontrati personalmente per raccontarti di persona.”
Questo è lo sport che vogliamo, lo sport
che fa emozionare, che sorprende che fa passare situazioni e ti rimette al mondo.
Per approfondimenti si può consultare il
libro "Ultramaratoneti e gare
estreme", inoltre è in uscita il libro Maratoneti
e ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida, edizioni-psiconline.
Filippo è
menzionato nel libro “L’ultramaratoneta di Corato. Esperienze, sensazioni, emozioni e aspetti psicologici di
un atleta di corsa delle lunghe distanze” (Autore: Matteo Simone e Giuseppe
Mangione)
www.psicologiadellosport.net/eventi.htm
http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html
Nessun commento:
Posta un commento