Il fantastico e bizzarro mondo degli ultrarunner, se ne vedono e se ne sentono di tutti i modi, ognuno ha la sua modalità di allenarsi, di gareggiare, di alimentarsi, di abbigliarsi, un mondo da sperimentare, se non lo conosci lo eviti, ma se ti avvicini ne resti catturato.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di
Tiziana Bini attraverso risposte ad alcune mi domande: Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della
tua vita? “Si, quando ho vinto la 50km del Gargano ho assaggiato
le emozioni di un vero campione.” Qual è stato il tuo percorso nella pratica sportiva? “Provati un po’ tutti, a
livello agonistico paracadutismo e poi corsa. Iniziata a 28 anni.” Quali fattori contribuiscono nello sport al benessere e
performance? “Allenamento, tenacia e stile di vita.”
Ognuno ha i suoi ingredienti per il successo, che possono essere, oltre al talento, l’impegno, l’allenamento fisico e mentale, la determinazione, la tenacia, il crederci e tanti altri:Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva? “Ma chi te lo fa fare…. Ma se ti piace.” Un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “Alla fine di una gara lunga scoppio spesso a piangere dall’emozione e ogni volta chi mi vede e non lo sa si preoccupa. Alla fine della maratona di New York, il personale medico dopo essersi accertato che non mi fossi fatta male fisicamente mi ha proposto lo psicologo.”
Per riuscire in qualcosa ci vuole tanta forza di volontà, ci vuole una
spinta iniziale per partire, per darsi da fare e poi una motivazione costante
che ti permette di continuare nell’impegno: Che
significato ha per te praticare il tuo sport? “Concedermi del tempo.”
Importante avere del tempo a propria disposizione per fare quello che ci
aggrada, che ci fa sperimentare felicità e pace, serenità ma anche fatica:
Quali
sono le sensazioni che sperimenti nello sport? “Vita, emozioni, ogni volta diverse.”
Lo sport diventa
la giostra della vita, ci Sali sull’attività che ti piace e ci stai il tempo
che vuoi sperimentando: A cosa devi fare attenzione nella pratica del tuo sport? “Ad ascoltare il
corpo in generale e non esagerare con i ritmi mettendolo a rischio di infortuni
che imporrebbero uno stop.”
Sì,
è vero, lo sport come dà così toglie, da una parte lo sport è bello, ti
permette di riuscire in qualcosa, di correre certe distanze in certi tempi, ma
dall’altra parte oltre a osare bisogna fare attenzione a non strafare,
monitorarsi continuamente per accogliere i segnali del corpo: Quali condizioni fisiche o ambientali ti ostacolano
nella pratica del tuo sport? “Fisiche veramente poche: devo stare veramente male
per non correre. E anche ambientali: mi alleno sul tapis in palestra.”
Hai rischiato
di mollare di fare sport? “No, la passione per lo sport c’è sempre stata.”
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi al tuo sport? “Che il movimento sia la
vostra medicina, la vostra droga, il vostro sballo.”
Ritieni
utile lo psicologo dello sport? Per quali aspetti e in quali
fasi? “Può aiutare come coach motivazionale nei momenti di sconforto, alla
ripresa dopo un infortunio o per affrontare una competizione particolarmente
importante.”
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare? “Aumentare la distanza
percorsa: sogno la 100 miglia di Berlino e la 9 colli.”
Sei
consapevole delle tue possibilità, capacità, limiti? “Penso di si…. Ma mi piace
testarmi…con gradualità.”
Quanto
ti senti sicura, quanto credi in te stessa? “In realtà poco. Mi metto
alla prova forse proprio in cerca di conferme.”
Qual
è una tua esperienza che ti dà la convinzione che ce la puoi fare? “L’obiettivo precedente già
centrato.”
Bella questa risposta, in effetti la precedente esperienza di successo
è un’ottima leva per darti sicurezza, per far bene successivamente, è uno
scalino immaginario sotto i nostri piedi: Quali sono le sensazioni relative a precedenti esperienze di successo? “Soddisfazione, gioia, voglia di guardare
avanti e andare oltre.” Hai un modello di
riferimento? Ti ispiri a qualcuno? “No. Ho i miei miti, sono fan di Giorgio
Calcaterra ad esempio, ma nessuno da emulare.”
Giorgio
Calcaterra, esempio per tanti runner e ultrarunner: C’è una parola o
una frase detta da qualcuno che ti aiuta a crederci e impegnarti? “No, me lo dico da sola ‘ce la puoi fare’.” Come hai superato
eventuali crisi, infortuni, sconfitte, difficoltà? “Pensando al prossimo obiettivo, quando mi
sono dovuta ritirare da una gara. Cercando forme di allenamento alternative
quelle (per fortuna rare) volte in cui non potevo correre.”
A proposito di piano B, ringrazio Tiziana per gli allenamenti su glutei e addominali molto utili proposti su Zoom ogni giorno alle 13.00.
Per approfondimenti sul mondo degli ultrarunner è possibile consultare il libro "Ultramaratoneti e gare estreme", edito da Prospettiva Editrice e "Maratoneti e ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida", Edizioni Psiconline.
Prospettiva Editrice sostiene il
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Segnalo alcuni miei libri pubblicati con
Prospettiva Editrice: DA 10 A 100 Dai primi 10 km corsi alla 100 km per Milano
(Alberto Merex Mereghetti e Matteo Simone); Triathlon e Ironman. La psicologia
del triatleta; Lo sport delle donne. Donne sempre più determinate, competitive
e resilienti; Sport, Benessere e Performance.
Aspetti psicologici che influiscono sul benessere e performance dell’atleta; Ultramaratoneti
e gare estreme.
Psicologo,
Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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