Al Mondiale 24h, il prossimo 1 e 2 luglio 2017 a Belfast, sono stati convocati 7 atleti Italiani
dei quali 3 uomini e quattro donne, tra gli uomini Fausto Parigi, Paolo Rovera,
e Nico Leonelli; tra le donne Lorena Brusamento, Francesca Innocenti, Virginia
Ines Olivieri e Luisa Zecchino.
Di
seguito Francesca racconta le sue impressioni prima dei Mondiali rispondendo ad
alcune mie domande.
Quali sono i prossimi obiettivi, sogni da realizzare? “In questi mesi ho lavorato tanto per
specializzarmi nella 24h di corsa e realizzare un grande sogno. Insieme al mio
allenatore Luca Sala ci sono riuscita: Il 1°/2 Luglio indosserò la maglia
Azzurra al Mondiale di 24h di corsa che si terrà a Belfast. Sarà un onore per
me correre per la mia Nazione.”
Da
un po’ di tempo Francesca si sta impegnando tanto in gara e allenamento
sperimentandosi e comprendendo sue possibilità e aspetti critici da
migliorare.
Sensazioni, emozioni, pensieri prima, della prossima gara importante? “Ieri ho preso in mano la mia divisa
dell' Italia ed è stata un'emozione unica! Mi sono resa davvero conto di quello
che sono riuscita a costruire in questi mesi e di quello che andrò a fare. Una
competizione unica, la più importante per chi, come me, ha deciso di
intraprendere il mondo di una disciplina faticosa ma altrettanto affascinante:
la 24h di corsa. Correrò a fianco degli atleti più forti della mia Nazione e di
tutti gli altri paesi del mondo, ne sarò onorata!”
Vero,
una disciplina faticosa ma affascinate, si impara e si scopre ogni ora, ogni
chilometro ad interpretare la gara, a interpretare messaggi che manda il corpo,
a interpretare messaggi che manda la mente, ci si conosce sempre di più, si è
sempre più famigliari a se stessi.
Quali saranno le strategie di gara? “Partire con cautela, intorno a 6min/km
e tenere il più a lungo possibile, avrò accanto a me il mio tecnico Luca Sala
che rileverà i tempi ai passaggi delle varie ore e mi consiglierà cosa fare,
se, ad esempio, alternare corsa a brevi tratti di camminata. Mi fido di lui e
seguirò i suoi consigli, come ho sempre fatto in questi 10 mesi che ci
conosciamo.”
Fidarsi
e affidarsi a una persona di riferimento esperta, tecnico, diventa molto
importante.
Ti consigli con un team? Famiglia, amici, figure professionali? “I confronti dopo ogni allenamento
avvengono con Luca e con il mio fidanzato, Marcello Spreafico che mi
accompagnerà in questa avventura. Anche lui corre come me le 24 ed è grazie a
lui che mi sono affacciata al mondo delle ultra-maratone.”
Insieme
è molto meglio, ci si comprende di più, ci si può aiutare a vicenda, ci si può
confrontare.
E’ cambiato nel tempo il tuo modo di preparati a gare importanti? “Direi di no, cerco di rimanere sempre
con i piedi per terra, resto concentrata sull'obiettivo che ho e di non pensare
alle difficoltà che sopraggiungeranno, quando arriveranno, ci penserò!”
Francesca
è da un po’ che ha mirato a questo obiettivo e pazientemente è riuscita a
costruire la sua maglia azzurra, difficoltà ne ha avute in altre precedenti 24
ore, ma non si è arresa ha cercato di studiare e comprendere come poteva fare
meglio o comunque accogliere le difficoltà e non ha mollato, è ancora qui pronta
per esprimersi al massimo e onorare la maglia azzurra.
Utilizzi una preparazione mentale pre gara? “No, penso spesso che 24h sono lunghe,
sono ore di fatica ma dopo mesi e mesi di preparazione devo dare il meglio di
me, penserò a cose positive e di stare concentrata. Ormai dopo le ultra fatte so
che ogni crisi che arriva, poi passerà.”
La
fatica esiste ma si riesce ad addomesticarla, ci si prepara ad andare oltre, a
fare allenamenti sempre più sostenuti, il fisico e la mente si adattano un po’
per volta e tutto diventa gestibile e fattibile. Ad ogni problema c’è almeno
una soluzione da poter trovare, il fisico e la mente si adattano e si scopre
che anche nel passato in certe situazioni si è riusciti a continuare, ad andare
avanti, e anche aiuta il fatto che altri simili a noi ci sono riusciti e
all’inizio era dura ma poi ce l’hanno fatta. Se vogliamo, anche noi possiamo
riuscire nel raggiungere i nostri obiettivi nello sport e nella vita, riuscendo
in ciò diventano più addomesticabili e gestibili la fatica e la paura ed allo stesso
tempo si rafforza la mente, si eleva l’autoefficacia personale e si sviluppa la
resilienza.
Coccole e autoprotezione hanno posto nella tua preparazione o nel pre
gara?
“No, cerco di vivere il pre-gara e i preparativi con leggerezza, ho sempre il
timore di non riuscire a portarmi dietro tutto l'occorrente o di dimenticare
qualcosa (vestiti, alimenti). Di tutte le cose che metto in valigia poi ne
utilizzo la metà ma il fatto di avere dietro tutte le cose che penso mi
potrebbero essere utili nel corso delle ore di gara, mi rassicura molto. In
gara invece penso a cose positive, cerco di distrarmi, di guardare il paesaggio
intorno a me e ascolto la musica.”
Importante
è essere fiduciosi, preparati e praticare l’arte dell’attenzione e della
distrazione, in questo tipo di gare impegnative per ore e ore, la mente
potrebbe cercare di sabotare l’atleta con pensieri bloccanti o limitanti,
quindi da una parte diventa importante concentrarsi sulla gara e fare
attenzione a tutto, al ritmo, ad integrarsi, all’abbigliamento e dall’altra
parte ogni tanto ci si può distrarre e focalizzarsi per esempio sul respiro,
sul suono del respiro, sul suono dei passi.
Hai un tuo idolo, modello di riferimento, ti ispiri a qualcuno? “Stimo tanto Giorgio Calcaterra anche
se lui corre in Nazionale per una disciplina diversa dalla mia, la 100 km.”
La
semplicità, l’umiltà, la serenità di Giorgio riesce a trasmettere pace anche a
chi lo circonda, diventa un ottimo esempio per rilassarsi prima di un evento
importante.
Qual è una tua esperienza che ti dà la convinzione che ce la puoi fare?
“Ascoltare il
mio corpo nel passare delle ore e sentire che sto bene, anche con la stanchezza
addosso ma avere la percezione di riuscire ad andare avanti, ora dopo ora. Per
la 24h di Montecarlo e di Cesano Boscone è stato così, spero tanto di avere le
stesse sensazioni anche al Mondiale. Inoltre vedere che anche dopo le
precedenti 24h recupero la fatica in pochi giorni e la voglia di ripartire a
correre riinizia in genere dopo soli 3/4 giorni.”
Vero,
importante andare avanti poi ci si accorge che le energie tornano, a tratti può
sembrare di essere esausti, ma poi se si è fiduciosi, senza fretta, ci si accorge
che da qualche parte ci sono sempre altri depositi di energie da utilizzare, sia
fisiche che mentali.
C’è una parola o una frase detta da qualcuno che ti aiuta ad affrontare
la prossima gara?
“Una frase mia :"Non abbassare la testa sotto la tempesta, dietro quelle
nuvole c'è sempre il sole". Questo vale nello sport come nella vita di
tutti i giorni. Cerco sempre di conseguire l'obiettivo che mi sono prefissata,
se dovesse andare storto, guardo avanti e non mi arrendo.”
Vero,
guardare sempre avanti e oltre, e non troppo lontano, va bene focalizzarsi dopo
il primo chilometro, il primo ristoro, i primi 5 chilometri, a prima mezz’ora, cercare
di essere il più possibile nel ‘qui e ora’.”
C’è qualcuno che contribuisce al benessere e performance nello sport? “Il mio allenatore Luca Sala, tutti i
giorni dopo gli allenamenti gli faccio sapere come sto. E' stato ed è tuttora,
una figura fondamentale nella mia crescita sportiva e una persona meravigliosa.”
Mi
sa che Luca Sala, se lo stanno litigando un po’ tutti, oramai è una figura di riferimento
per tanti ultramaratoneti, soprattutto per i più giovani, la passione reciproca
dell’allenatore e dell’atleta crea relazioni e permette di esprimersi nello sport
sperimentando sia benessere che performance.
Cosa hai scoperto del tuo carattere che ti aiuta nel prepararti e
affrontare gare importanti?
“Che sono disciplinata nell'eseguire gli allenamenti. Non faccio mai di testa
mia ma eseguo alle lettera tutti i consigli che mi dà il mio tecnico.
Allenamenti anche impegnativi che fortificano il fisico e la mente e che mi
hanno fatto arrivare al Campionato italiano di 24h di Cesano Boscone nella
migliore condizione possibile. Sono sicura che anche per il Mondiale del 1°
Luglio sarà così!”
Il
metodo, la costanza, la determinazione, la fiducia in sé sono elementi che contribuiscono
oltre al talento a costruire risultati e performance eccellenti.
Quali sono le capacità, caratteristiche, qualità che ti aiutano in gare
importanti?
“Sicuramente ho un fisico abbastanza forte, capace di reggere, seppur con
qualche difficoltà 24h in piedi, di corsa e cammino senza dover dormire. Questa
forza mi è arrivata grazie ai km macinati in allenamento, quasi 400 al mese. Poi
cerco di non pensare a come starò dopo 12/15 ore di gara, vivo ora dopo ora e
quando arriva la nausea, il sonno, la voglia di camminare affronto tutto sul
momento. Sono anche abbastanza ottimista, mi ripeto spesso: ci penserò al
momento opportuno a superare la crisi!"
Vero,
bisogna pensare a una cosa per volta, man mano che arrivano gli stimoli bisogna
considerarli, certo diventa anche importante prevenire stimoli negativi se è possibile.
Ritieni utile la figura dello psicologo dello sport prima di una gara
importante?
“Certo. Sicuramente i rinforzi positivi fanno bene, come le tecniche di
introspezione per conoscere meglio noi stessi ma purtroppo non abbiamo la
fortuna di avere questa risorsa a disposizione, magari ci fosse uno psicologo
nello Staff della Nazionale!”
Interviste a Francesca sono riportate nei libri:
“Correre con la mente. Perché correre? Come iniziare? Superare le avversità, raggiungere obiettivi, realizzare sogni”, Matteo Simone, pubblicato da Progetto Cultura
http://www.ibs.it/libri/simone+matteo/libri+di+matteo+simone.html
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