Lo sport non è solo attività fisica e fatica ma anche un’opportunità per conoscersi meglio, per relazionarsi meglio con gli altri.
Si apprende dalla scuola dello sport fatta di regole, di insegnamenti e
apprendimenti, di gioco e agonismo, di sconfitte e vittorie, di allenamenti e
gare, di incontri, confronti e scontri, di aggregazione sociale, di squadre che
portano avanti ideali e decidono obiettivi e mete per le quali impegnarsi e far
bene insieme con l’apporto di tutti.
Fabrizio
Niutta racconta la sua esperienza di maestro di arti marziali rispondendo ad
alcune mie domande.
Cosa ti fa continuare a fare attività fisica? Hai rischiato
di mollare di fare sport? “Quando ho avuto un problema fisico serio ho pensato
di mollare, poi mi sono reso conto che il benessere generale che ti dà lo sport
supera ogni tipo di problema, volere è potere.”
Come
dice Fabrizio: “volere è potere”, ci vuole tanto coraggio, tanta passione,
determinazione, volontà, elevata autoefficacia e tanta resilienza per superare
momenti di difficoltà o eventuali crisi.
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli al tuo sport? “Oltre ai noti benefici
fisici, ti dà modo e possibilità di conoscerti e di confrontarti prima di tutto
con te stesso, i tuoi limiti, le tue paure, le tue potenzialità; poi è
solidarietà, educazione, rispetto, gioia di vivere e di stare con gli altri.”
Ritieni
utile la figura dello psicologo dello sport? Per quali aspetti ed in quali
fasi? “Utilissima soprattutto nell’agonistica dove aiuta a capire se si può
e come superare le difficoltà e i propri limiti. Nei momenti di sconforto per
problemi dovuti a infortuni seri, a superarli.”
Gli
infortuni si mettono in conto ed è importante essere disposti a fermarsi un po’,
oppure a rallentare i ritmi.
Sogni realizzati? “Nel mio sport arrivare il
più lontano possibile con i gradi (nello specifico si chiamano dan), diventare
Istruttore prima regionale e poi nazionale.
Quanto
ti senti sicuro, quanto credi in te stesso? “Credo moltissimo in me
anche se non sempre sono sicuro di fare la cosa giusta al momento giusto, però
faccio sempre tutto con molta convinzione.”
Quale tua esperienza ti dà la convinzione di potercela fare? “Essere riuscito ad
organizzare e gestire una manifestazione sportiva dal nulla.”
Quali sono le
sensazioni relative a precedenti esperienze di successo? “Soddisfazione, orgoglio, consapevolezza
delle proprie capacità.”
Hai un modello di
riferimento? Ti ispiri a qualcuno? “Un maestro più grande di me e con tanta
esperienza.”
Una parola o frase detta da qualcuno che ti aiuta a crederci e impegnarti? “I ringraziamenti per il lavoro svolto dai
genitori dei bambini a cui insegno.”
Come hai superato
eventuali crisi, infortuni, sconfitte, difficoltà? “Credendo in me stesso, vedendo chi aveva
avuto problemi e li aveva superati e mi sono detto che anche io avrei potuto
farcela.”
Le persone
con forti convinzioni di autoefficacia sono sicure di potersi esprimere al
meglio delle proprie potenzialità, hanno aspirazioni ambiziose, si impegnano
nelle attività che fanno e si riprendono rapidamente dagli insuccessi.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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