Importante
è impegnarsi e fare di tutto per costruire la propria performance, poi quello
che succede si porta a casa, certo una maglia azzurra diventa una grande
responsabilità ma è importante essere sereni e vivere lo spirito di squadra,
tutti sulla stessa barca.
Di
seguito le impressioni e le sensazioni di Matteo Colombo prossimo ai Mondiali
24 ore su strada a Belfast.
Quali
sono i prossimi obiettivi?
“Per quanto riguarda le competizioni di ultramaratona (24ore) il "progetto
azzurro" è tra i miei obbiettivi imminenti (è il sogno di chiunque viva
di sport).”
Sensazioni,
emozioni, pensieri prima, della prossima gara importante? “Sono molto concentrato e determinato a
fare ciò che, assieme ai tecnici dell'ultramaratona italiana, ci siamo
programmati e prefissati. Poi la gara l'ho sempre definita come si definirebbe
un esame orale all'università... un terno al lotto!”
Quali
saranno le strategie di gara? “Mi sto allenando fisicamente e
mentalmente per tenere un certo ritmo di gara... la nostra strategia è la
costanza del passo oltre alla gestione della gara (sia alimentare che
atletica!)”
Non
si improvvisa niente, partecipare al Mondiale con una maglia azzurra, significa
non fare passi falsi, significa saper impostare un ritmo di gara in base alle
proprie capacità e caratteristiche, significa allenarsi anche mentalmente per
correre in un circuito per la durata di 24 ore. La 24 ore su strada non è per
tutti gli ultrarunner, certi hanno bisogno di motivazioni, altri si sentono in
gabbia, bisogna avere una mente che trascende qualsiasi cosa e qualsiasi
situazione, ti fa contattare te stesso nel profondo per cercare te stesso,
questo diventa la cosa più importante, la vera spinta ad andare avanti, se
pensi solo al circuito, alla gara, alla prestazione è forte la tentazione di fermarti.
Nella mente puoi vedere e vivere mari e montagne anche su un percorso asfaltato.
Ti
consigli con un team? Famiglia, amici? “L'associazione Italiana Ultramaratona e
Trail (IUTA) unitamente ai tecnici del settore nazionale della FIDAL stanno
lavorando in sinergia, dove l'unico obbiettivo è portarci agli appuntamenti
internazionali il più preparati, mentalmente e fisicamente, possibile. La mia
famiglia, gli amici e le mie due città (Saronno e Turate) mi sostengono e
tifano per questo giovane promettente che porta il nome di Matteo Colombo.
Importante
avere un team di riferimento che ti supporta e sostiene, che si occupa di te,
del tuo benessere e performance, importante amici e famiglia al tuo fianco o
nei tuoi pensieri, e poi paesi interi che ti spingono verso obiettivi importanti,
centuplicano qualsiasi energia.
E’
cambiato nel tempo il tuo modo di preparati a gare importanti? “Le competizioni Ultra in strada sono
molto diverse rispetto alle competizioni di Ultra Trail e prevedono allenamenti
specifici ben programmati sia in qualità che in quantità... anche se ho sempre
sostenuto che la metodologia dell'allenamento è una sola e tale rimane (un
grafico con una curva!)
Utilizzi
una preparazione mentale pre gara? “Semplicemente cerco il più possibile di
essere propositivo, positivo e di non farmi assalire da ansie da prestazione...
come ti dicevo prima la mia considerazione di una gara è come un'interrogazione
universitaria... non sempre la preparazione può essere vincente, c'è bisogno
anche di una parolina chiamatasi FORTUNA!”
Hai
un tuo idolo, modello di riferimento, ti ispiri a qualcuno? “Ho diversi idoli sportivi ai quali tengo
e mi ispiro come modello d'esempio e di riferimento... Non amo più il calcio ma
porto sempre nel cuore l'umiltà e la passione di un grande uomo, grande persona
e grande talento sportivo... ROBERTO BAGGIO!”
C’è
una parola o una frase detta da qualcuno che ti aiuta ad affrontare la prossima
gara?
“Luca Sala, uno dei nostri grandi tecnici dell'ultramaratona italiana, e che
saluto, ogni qualvolta ci sentiamo mi pronuncia sempre due parole: ‘mi raccomando...
OBBIETTIVO e TESTA’.”
Cosa
hai scoperto del tuo carattere che ti aiuta nel prepararti e affrontare gare
importanti?
“RESILIENZA, TESTA e UMILTA' ... tre parole fondamentali... anzi di vitale
importanza se vuoi essere VINCENTE. La vita di oggigiorno non è fatta ne per i
molli, ne per gli arroganti... sono e saranno sempre eterni FALLITI e
PERDENTI!”
Partecipare
a competizione importanti, nazionali o internazionali, significa essersi
impegnati al massimo e avere la coscienza a posto, significa essere pronti ad
affrontare, gestire, superare qualsiasi situazione e condizione.
Ritieni utile la figura dello psicologo dello sport prima di una gara importante? “CERTAMENTE... fondamentale tanto quanto il tecnico di riferimento, preparatore atletico, fisioterapista ecc.. Chi lavora con noi e per noi deve muoversi in TEAM... del resto come accade in una grossa azienda... "l'individualismo" è ormai parola morta e sepolta.”
E’ in uscita il libro Maratoneti e ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida, edizioni-psiconline, 2017, pagine 240 circa, prezzo 20.00 euro, ISBN 978-88-99566-16-6
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