Matteo Simone
Lo sport ti permette di emozionarti, di faticare sperimentando situazioni personali e relazionali.
Ti permette di scegliere quello che fa per te in quel
momento considerando che nulla è per sempre ma che si può sempre cambiare l’onda
del cambiamento, così Enrico che inizia a fare basket a 6 anni, poi si dedica
alla MTB ed ora ha scoperto la corsa a piedi, ci racconta la sua esperienza di
atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? “Sinceramente mai, i campioni sono
altri e nel mio percorso ho avuto modo di incontrane tanti.”
Qual è stato il tuo percorso nella pratica sportiva? “Ho iniziato a giocare a Basket a 6
anni e ho continuato per lungo tempo. Dopo i trenta mi son dedicato alla
mountain bike e ora mi dedico alla corsa da 3 anni e mezzo.”
Quali fattori contribuiscono al benessere e performance
nello sport?
“Al benessere far qualcosa che piace davvero, al risultato senza dubbio la
forza mentale.”
C’è qualcuno che contribuisce al tuo benessere e performance nello
sport?
“Diversi compagni/compagne più esperti di me mi aiutano coi consigli e con
l’esempio.”
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva? “Per molti sono un pazzo, per coloro
che oltre a essere amici son runners sono solo uno che ci mette cuore.”
Un episodio curioso o divertente della tua attività
sportiva?
“Episodi divertenti ne ricordo tanti, un cane mi ha inseguito durante una
campestre, un'altra volta in Spagna (maratona di Valencia) senza essermi messo
d'accordo mi son trovato casualmente vicino di altri due ragazzi sardi che
conoscevo. Il più emozionante invece l'arrivo della mia ultima maratona quando
ho visto in chi mi aspettava la felicità per il mio risultato.”
Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare sport? “Che so metterci l'anima ma anche che
spesso alzo troppo l'asticella.”
Quali capacità, caratteristiche, qualità ti aiutano nel tuo
sport?
“Essenzialmente la capacità di viverlo per ciò che realmente è: una sfida con
noi stessi e non con l’altro.”
Che significato ha per te praticare il tuo sport? “E’ un gioco, mi aiuta a sentirmi
libero con la naturalezza che hanno i bambini. Quando corro (o giocavo a basket)
sono totalmente me stesso.”
Questo
è lo sport che vogliamo, mettersi in gioco e giocare anche, non solo
performance, gioco di squadra, gioco con gli amici, lo sport che ti rimette al
mondo in modo diverso, ti fa sperimentare.
Quali sensazioni sperimenti nello sport? “Sento che l'adrenalina scorre, mi sento
vivo, e non penso."
Quali sono le difficoltà e i rischi? “Posso rischiare di togliere tempo a chi mi sta vicino.”
Quali sono le condizioni fisiche o ambientali che ti ostacolano nella
pratica del tuo sport?
“Nonostante viva in un'isola a sud della Sardegna il caldo non è un problema e
nemmeno la pioggia o il freddo. Odio il vento forte, e dove vivo può esserlo
molto. E’ stato l’unico ostacolo a qualche allenamento. Ostacoli fisici non ne
ho ancora incontrati.”
Cosa ti fa continuare a fare attività fisica? Hai rischiato di mollare
di fare sport?
“Continuo finche mi diverto. Quando non mi divertirò più farò altre cose.
Qualche infortunio mi ha tenuto lontano dallo sport per qualche mese, ma non ho
mai pensato di mollare.”
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli al tuo
sport?
“Lo sport è una grande palestra di vita, aiuta a confrontarci coi nostri limiti
per superarli e ci insegna il rispetto verso l'altro che sia compagno o
avversario.”
Vero,
lo sport è una palestra di vita per bambini, ragazzi, adulti, persone con
disabilità, attraverso lo sport si apprende a stare al mondo, a relazionarsi
con se stesso e con gli altri, a fare squadra, a definire e raggiungere obiettivi,
a scoprire se stessi, proprie qualità e potenzialità e propri limiti e tanto
altro come sviluppare consapevolezza, fiducia in sé, superare momenti e periodi
bui o critici.
Ritieni utile lo psicologo dello sport? Per quali aspetti
e in quali fasi?
“Soprattutto per professionisti è indispensabile sia nella gestione di
infortuni che nel delineare le proprie capacità e gestire i risultati
conseguiti (sia negativi che positivi).”
Prossimi obiettivi e sogni da
realizzare?
“Mi piacerebbe correre una Maratona sotto le 2h45'.”
Complimenti,
non pensavo che Enrico stesse a questo livello, si tratta di tempi di atleti
d'élite, con talento che si dedicano allo sport con criterio e tanto impegno.
Sei
consapevole delle tue possibilità, capacità, limiti? “Sportivamente penso di
conoscere abbastanza bene i miei limiti. Credo si saper valutare bene anche le
mie possibilità e capacità.”
Quanto ti senti sicuro, quanto credi in te stesso? “In linea generale mi sento abbastanza
sicuro, ma ha molta importanza la condizione fisica e mentale del momento.”
Quale esperienza ti dà la convinzione che ce la puoi fare? “La Maratona di Parma, chiusa
distrutto. Ho vomitato al trentesimo chilometro ma sono ripartito e l’ho
terminata con un discreto crono.”
Quali sono le sensazioni relative a precedenti esperienze di successo? “Le sensazioni più intense sono le
vittorie di squadra perché ti senti parte di qualcosa che non è solo tuo.”
Vero,
si fa parte di un gruppo di persone che giocano, lottano, combattono per un
risultato comune, insieme condividono mete e obiettivi, allenamenti e gare,
momenti di gioia e di fatica, tutti per uno e uno per tutti, importante la
presenza nei confronti dell’altro anche fuori dai momenti di sport.
Hai un modello di riferimento? Ti ispiri a qualcuno? “Un amico, compagno di squadra che ora
non c'è più.”
C’è una parola o una frase che ti aiuta a crederci ed
impegnarti? “Posso
accettare di fallire, chiunque fallisce in qualcosa. Ma non posso accettare di
non tentare (Michael Jordan 23).”
Come hai superato eventuali crisi, infortuni, sconfitte, difficoltà? “Le sconfitte ci stanno, non siamo
infallibili, bisogna capire dove sta l'errore per evitare di rifarlo; quanto a
infortuni penso che sia l'unica cosa dello sport che ho odiato; ho vissuto
davvero male la fase in cui non ho potuto allenarmi a lungo.”
Un’intervista a Enrico è riportata nel libro “Cosa spinge le persone a fare sport”, edito da Aracne.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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