sabato 18 novembre 2017

Marcello Spreafico, ultrarunner: La 24 ore di Reggio 2017, ottimamente organizzata

Matteo SIMONE
3804337230- 21163@tiscali.it

Aumentano gli atleti che si dedicano a corse di lunghe distanze e di conseguenza aumentano gare di lunga distanza e questo interessa sempre di più allenatori, medici, fisioterapisti, psicologi, ricercatori, insomma c’è tanta curiosità intorno a questo mondo degli ultrarunner definiti strani, bizzarri, sorprendenti, a volte con una marcia in più nello sport e poi anche nella vita.

Di seguito Marcello racconta la sua esperienza dopo la partecipazione di una gara di 24 ore dove con l’occasione c’erano dei ricercatori dell’Università di Urbino che prelevavano sangue agli atleti prima della ara e dopo le 24 ore di gare per vedere come cambiavano i valori.

9 italiani alla Atene Sparta Atene (ASA), 490km non stop, tempo massimo 104h


Sabato mattina ore 07.00 (ore italiane 06.00) 18 novembre 2017 c’è stato lo start di una manifestazione podistica di 490 km non stop che prevede un tempo massimo di gara di 104 ore alla quale partecipano 28 atleti di cui 9 italiani: Filippo Poponesi, Paolo Aiudi, Antonio Bartolini, Paolo Bucci, Angelo Cislaghi, Dario Della Pace, Iulius Jannitti, Simone Leo e Marco Mazzi.
Si tratta di sport di endurance dove non bisogna avere solo talento fisico ma anche mentale, dove non bastano fisico e gambe per andare avanti e fare una bella prestazione ma anche una abbondante dose di passione, intenzione, motivazione e un elevatissima capacità mentale di resilienza per andare sempre avanti per combattere eventuali sabotatori interni, per valutarsi e monitorarsi bene per non rischiare la salute, insomma tante componenti costruiscono l’atleta di endurance consapevole, autoefficace e resiliente.

Giornata mondiale poveri: Peter Gombita di corsa da Kosice al Vaticano


Tante le modalità per fare beneficienza, tante le opportunità per correre, in occasione della giornata mondiale dei poveri si è pensato bene di correre per donare, e questa volta dc ha pensato un prete corridore di corsa attraversando l’Italia per reclutare corridori e donatori, per presentarsi a Città del Vaticano questo pomeriggio, sabato 18 novembre, stanco ma contento con un gruppo di corridori partenti per la Slovacchia e qualcun altro raccolto per strada.
Oramai corrono tutti per tantissimi chilometri e per tantissimi motivi. Lo sport e in particolare la corsa abbatte barriere culturali e generazionali, avvicina persone, paesi, popoli, rende liberi e permette di aiutare tanta gente correndo per fini umanistici molto interessante, può partecipare chi vuole per un percorso che sceglie.

Oscar Daher, alpinista: Ogni giorno ho un obiettivo importante


Quello che sperimentano tanti atleti è che lo sport ti fa sentire vivo, che lo sport da un senso alla tua vita, che ogni giorno lo sport ti permette di seguire una linea, una direzione per raggiungere i tuoi obiettivi ben definiti e pianificati e che lo sforzo per raggiungerli non pesa ma anzi diventa un’attività piacevole.

Di seguito, Oscar racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? "Allenamento, osservazione di altri colleghi, lettura.

venerdì 17 novembre 2017

Simone Leo, ultramaratoneta: Non si è mai pronti ma siamo sul pezzo

Dott. Matteo Simone

Tra i partenti e gli arrivati alla corsa a piedi di 490 km, con partenza da Atene arrivo a Sparta e ritorno ad Atene (3rd Authentic Phidippides Run Athens-Sparta-Athens), c’è stato anche Simone Leo.

Simone Leo è un esperto di corse di lunga distanze e anche uno degli organizzatori della più lunga in Italia della distanza di 285 km Milano - San Remo.
La partenza dell’ASA è avvenuta sabato mattina 18 novembre 2017 alle 07.00 (ora italiana 06.00).
Il vincitore è stato il ceco Martin Hokes in 3 giorni 6h22'18", precedendo il finlandese Ville Niemenmaa 3 giorni 11h17'45" e il brasiliano Flavio Fernandes Vieira 3 giorni 13h57'22".
Simone Leo si è classificato al 9° posto in 4 giorni 2h39'52". L'unica donna classificata è stata la greca Amalia Matthaiou in 4 giorni 5h24'22".
Prima di questo grande giorno e lungo evento, venerdì 17 novembre 2017, Simone ha raccontato le sue impressioni rispondendo ad alcune mie domande.

Mettiti in gioco, allenati fisicamente e mentalmente per gare più o meno impegnative

Matteo SIMONE 

Va bene qualsiasi motivo per fare sport, se non vuoi fare sport per non faticare, fallo per metterti in posa, per far parte di un gruppo, per incontrare gente, per condividere gioia e fatica.

Ogni motivo va bene per essere coinvolto e diventare protagonisti nel mondo dello sport, i benefici sono tanti.
Mettiti in gioco, allenati fisicamente e mentalmente per gare più o meno impegnative.
Aderisci all'esercito del selfie, in ogni allenamento o gara, armati di telefono per memorizzare momenti importanti, per rivederti, per pubblicare foto, post e articoli, questo è anche parte del bizzarro, fantastico, sorprendente, affascinante mondo dello Sport.

giovedì 16 novembre 2017

Cosa c'è dopo una maratona? Un misto di stanchezza e contentezza

Matteo SIMONE 21163@tiscali.it 

Vince la gara femminile la croata Marja Vrajc con il tempo di 2h48’29”, seconda la polacca Agnieszka Kuzik tempo 2h59’08” e completa il podio l’italiana Francesca Patuelli 3h11’18”.

Vincitore della gara maschile in 2h21’20” è Samuel Kimutai Kiptum, atleta del Kenya; secondo classificato è il suo connazionale Samuel Njeru Karani Kenya 2h34’55”; terzo classificato l’ungherese Elöd Zsigmond 2h35’08”.
Cosa c'è dopo una maratona?
Un misto di stanchezza e contentezza; un fiume di emozioni dopo tanti allenamenti per la preparazione; dopo tante incertezze ma l'importanza è l'esperienza che si porta a casa, tanti incontri, abbracci, sorrisi. Una parte importante di vita, esperienze uniche, dense, forti, intense.

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