Vince la gara femminile la croata Marja Vrajc con il tempo di 2h48’29”, seconda la polacca Agnieszka Kuzik tempo 2h59’08” e completa il podio l’italiana Francesca Patuelli 3h11’18”.
Vincitore
della gara maschile in 2h21’20” è Samuel Kimutai Kiptum, atleta
del Kenya; secondo classificato è il suo connazionale Samuel Njeru Karani Kenya
2h34’55”; terzo classificato l’ungherese Elöd Zsigmond 2h35’08”.
Cosa c'è dopo una maratona?
Un misto di stanchezza e contentezza; un fiume di emozioni dopo tanti allenamenti per la preparazione; dopo tante incertezze ma l'importanza è l'esperienza che si porta a casa, tanti incontri, abbracci, sorrisi. Una parte importante di vita, esperienze uniche, dense, forti, intense.
Un misto di stanchezza e contentezza; un fiume di emozioni dopo tanti allenamenti per la preparazione; dopo tante incertezze ma l'importanza è l'esperienza che si porta a casa, tanti incontri, abbracci, sorrisi. Una parte importante di vita, esperienze uniche, dense, forti, intense.
Lo
sport aggrega, rende felici, ti permette di prenderti cura di te stesso, di
sperimentare benessere, e di raggiungere gradualmente obiettivi importanti come
portare a termine una maratona di corsa a piedi.
Lo sport diventa una medicina
naturale per il corpo e per l’anima, si tratta di volersi bene facendo sport e
accorgersi di apprezzarsi per quello che si riesce a fare.
Questo è il fantastico mondo dello sport,
si fatica, ci si impegna, rinunce, sacrifici, ma trattasi di un investimento
molto redditizio, quando riesci a fare la gara della tua vita le sensazioni e
le emozioni ti rimangono attaccate sulla pelle a vita e servono poi nei momenti
più bui per ricordarti che sei stato in grado di fare qualcosa di importante,
di sperimentare la performance e tutto ciò aiuta ad andare avanti serenamente e
fiduciosamente.
Lo sport forma e
trasforma le persone, insegna a superare ostacoli, crisi e difficoltà, non si
tratta solo di allenare il muscolo, ma attraverso lo sport si forgia il
carattere, si struttura la personalità.
Correre la maratona significa diventare
manager di se stessi, bisogna avere una grande consapevolezza delle proprie
risorse e dei propri limiti, bisogna conoscersi bene, sapere qual è il miglior
carburante per i propri muscoli sia alla partenza della gara, sia gli ultimi
chilometri e bisogna sperimentare anche in allenamento l’integrazione in gara
per capire cosa e come assumere determinati alimenti per continuare lo sforzo
prolungato nel tempo e terminare la gara senza incontrare il cosiddetto muro.
Lo sport ti permette di scoprire
capacità inusuali, la maratona rimane una gara importante che comprende il
superamento del muro dopo il 30° km.
Piano
piano si fa tutto, basta trovare le giuste motivazioni, segnarsi gli obiettivi mentalmente
e per iscritto, prendere la direzione giusta del percorso verso il
raggiungimento degli obiettivi.
Percorrere la maratona significa anche vivere
l’esperienza di una giornata di eccessivo caldo oppure una giornata di pioggia,
sentire l’acqua addosso, inzupparsi le scarpe nelle pozzanghere, insomma,
osservare, sentire, percepire, giocare, tutto questo è anche maratona, come
riporto nel libro O.R.A. Obiettivi,
Risorse, Autoefficacia. Modello di intervento per raggiungere obiettivi nella
vita e nello sport, Edizioni ARAS, Fano, 2013, p. 124.
https://www.ibs.it/obiettivi-risorse-autoefficacia-modello-di-libro-matteo-simone/e/9788896378991Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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