Matteo
SIMONE
Patrick Kahoro è un
atleta del Kenya che racconta la vita degli amici runner che attraverso lo
sport stanno lontano dalla droga e prevengono anche l’obesità. Ma per fare
tutto ciò è importante avere almeno un paio di scarpe.
Di seguito Patrick
racconta la sua esperienza di atleta rispondendo ad alcune mie domande.
Ti
sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? “Si ho vinto molti eventi in Kenya e paesi confinanti come la Tanzania,
ho creduto in me stesso, vincere una gara in Kenya è molto molto duro e
pertanto sento che sono un campione, vincere una gara in Kenya non è impossibile.”
Come hai scelto il tuo sport? “Fin da piccolo ho avuto una marcia
in più rispetto agli altri bambini, sentivo il piacere di correre che man mano
che crescevo aumentava sempre di più e correvo ovunque.”
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Nel
tuo sport quali sono
le difficoltà e i rischi, a cosa devi prestare attenzione? “Ci
sono molti infortuni in Kenya e causa di strade dissestate e pietre
dappertutto, vi è mancanza di scarpe. La mia squadra ha un numero di scarpe
limitate, ogni paio di scarpe è utilizzato da due atleti, uno corre molto
presto la mattina e riporta le scarpe al prossimo gruppo di atleti. Matteo ciò è
incredibile tu puoi solo immaginare, ma questo succede nella nostra squadra.”
Quali
sono le condizioni fisiche o ambientali che ti hanno portato a fare una cattiva
performance? “Se
gareggiamo o ci alleniamo per un tempo prolungato con maltempo e pioggia insistente,
allora calano le nostre prestazioni, le zone collinari sono buone per i nostri
allenamenti ma non buone per le gare, ecco perchè nelle grandi città del mondo
i Keniani vincono le gare. I crampi sono tanti nella corsa, sono la causa della
maggior parte delle scarse prestazioni degli atleti.”
Come
e quali le persone hanno contribuito al tuo benessere nello sport ed alla performance? “Dandoci
ricompense per lo più scarpe, così abbiamo tanto successo, ma la nostra squadra
attuale non ha sponsor.”
Qual
è stata la gara della tua vita dove hai sperimentato le più belle emozioni? “La maratona
selvaggia, la chiamano Lewa maratona in Kenya, dove si corre nel parco giochi
Masai, si corre con gli animali selvatici, bello!”
La gara di durata 42.195 chilometri è
sponsorizzata da Safaricom, in collaborazione con il Lewa Wildlife Conservancy,
al fine di raccogliere fondi per lo sviluppo della comunità e conservazione
della fauna selvatica. Non ci sono barriere fisiche che separano i corridori
dalla fauna selvatica, rendendo Lewa un'esperienza unica al mondo. La Lewa
Conservancy ospita diversi grandi predatori africani che includono i leoni,
leopardi, iene, cani selvatici, e ghepardi. Pattuglie di sicurezza di esperti,
rangers armati della Wildlife Service del Kenya sorvegliano il percorso per
garantire la sicurezza dei corridori. Due elicotteri ed un aereo tengono
d'occhio per prevenire eventuali possibili minacce. Alcuni dei concorrenti più
importanti sono stati la medaglia d'argento olimpica Catherine Ndereba e l’ex
detentore del record mondiale di maratona Paul Tergat. Ogni anno i fondi della
maratona sono attribuiti al Nanyuki Cottage Hospital specificamente per fornire
assistenza per le vittime di lesioni animale. Il suo scopo principale è quello
di sostenere la conservazione della fauna selvatica. I fondi raccolti
supportano uno staff di oltre 140 ranger che proteggono gli abitanti dagli
animali del Lewa Conservancy. Lewa è la casa di oltre 80 rinoceronti bianchi e
neri, entrambi i quali sono in pericolo. La riserva vanta anche una vasta
popolazione di zebra di Grevy in via di estinzione.
Quali
sono i meccanismi psicologici si sente il bisogno di aiuto nello sport? “Portando giovani atleti nel mondo
dello sport e rendendoli nuove persone, per lo più lontano dalla droga.”
Cosa
hai imparato su di te nello sport? “Che
posso correre oltre i 42km della maratona, più miglia oltre, e veloce anche, ho
anche imparato che posso correre per ancora molti anni.”
Quali
sensazioni sperimenti nello sport: allenamento, pre gara,
gara, post gara? “Tensione,
prima delle gare è un ‘must’, i muscoli doloranti dopo le gare è anche un
‘must’, ma ti senti grande ad ogni gara che finisci.”
Qual è
stata la gara più difficile? “La maratona Internazionale di Nairobi, grande gara e dura, si corre ad
un altitudine di 5800 sul livello del mare rendendola difficile per tutti gli
atleti.”
Come
ha affrontato crisi, sconfitte, infortuni? “Semplicemente con il rilassamento e la
meditazione, abbiamo perso molti atleti a causa delle auto mentre correvano, ed
anche gli infortuni vengono sempre quando si è in buona forma per gareggiare e
vincere, semplicemente rilassamento e massaggio, se possibile.”
Hai
mai rischiato per infortunio o altro di smettere di essere un atleta?
“Si molti atleti stanno molando per
infortuni che non riescono a guarire, il Kenya non ha specialisti che sanno
trattare infortuni e ciò mette fuori uso molti atleti talenti.”
Quale
può essere il tuo messaggio per i ragazzi per avvicinarsi a questo sport? “Benvenuti nel mondo della vita più
sana.”
Quali
sono i tuoi prossimi obiettivi? Quali i sogni realizzati e da realizzare? “Record del mondo presto e senza
infortuni, far in modo che molte persone facciano sport in quanto nel mondo aumentano
gli obesi, fare in modo che le scuole inizino programmi sportivi.”
Did you feel champion in sport at least one day of your
life? “Yes have won many events in Kenya and neighbouring country such as
Tanzania, I did beleive my self as winning a race in kenya its very very hard
and thats where I feel that I am a champion, winning a race in Kenya it’s not
possible.”
How did you choose your sport? “From my
younger age I had that thing in my blood that in every walking many other
children doing, I was just feeling like I want to run, and as I grow up, then
it develop hard and I was running everywhere without knowing that this was my
best talent.”
In your sport what are the difficulties and risks,
what to watch out for? “There many INJURY is major in Kenya and due to bad roads and stones all
over, but next is lack of trainings gears mostly shoes. Current my team has
limited shoes that we do share, one shoes is wear by two athletes, one should
run with it very earlier in the morning and bring it back to give the next
group of athlete, Matteo that is unbelievable you can just imagine, but it’s
here in our team.”
What are the physical or environmental conditions that
led you to make a bad performance? “If we race or
trains in the prolong of bad weather mostly heavy rain , then it will decrease
our performances, hilly area too are good for trainings but bad for races, that
why big city of the world Kenyan win, as its flats area. Cramps are majors in running, are most poor
performance being with athletes.”
How and which people have contributed to your well-being
in the sport or to your performance? “By giving us
sports gears mostly shoes, we succeed so much, but current our team has no
sponsors.”
What was the race of your life where you have
experienced the most beautiful emotions? “Wild marathon, call it Lewa marathon in Kenya, where
you race in game park Masai marathon too, you race with wild animals, beautiful!”
What are the psychological mechanisms you feel you
have help in sports? “By bringing young athletes in the world of sport and
making them new people, away mostly from drugs.”
What did you learn about yourself in sports? “That I can run beyond 42km
marathon more miles ahead, and faster too, have also learn that I can run more
many years to come.”
What sensations you experience or have experienced in
sports: training, pre race, race after race? “Tension,
before races is a must, sore muscles after races is a must too, but you feel
great as you finished every race.”
What has been your most difficult race? “Nairobi
international marathon the great race and hard race, it is run at an altitude
of 5800 above sea level making it hard for every athletes.”
How did you deal with crises, losses, injuries? “Just relaxing,
and meditating, we lost many athletes by car in running, and as injury always
come when you are in good shape to race and win, just relax and massage if
possible.”
Have you ever risked to injury or other to stop being
an athlete? “Yes many athletes are giving up to injury as
its not healing, Kenya has no specialist to deal with injury that kills many
athletes targets.”
What can be your message to the guys to approach this
sport? “Welcome to the world of healthier life.”
What are your next goals? What are the realized
dreams and to realize? “Breaking world record soon and injury free, make many many people join
sports as world is going obese, making schools start sports programs.”
Matteo SIMONE
Psicologia dello sport, psicoterapeuta380-4337230 - 21163@tiscali.it
http://www.psicologiadellosport.net
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