Non c'è una modalità o un'età per prendere il treno dello Sport, si fa sempre in tempo, è sempre il momento giusto per prendere il treno dello Sport, fatti trovare pronti e se non ti senti pronto sali ugualmente sul treno dello Sport, imparerai facendo, ci saranno altri a consigliati e aiutarti.
Non c'è un'età per scendere dal treno
dello Sport, se sei stanco puoi rallentare, non devo dar conto a nessuno se non
a te stesso, puoi arrivare ultimo ma sarai sempre acclamato, decidi tu quando
scendere.
Il treno dello sport a volte passa e
bisogna farsi trovare alla fermata e scaltri e convinti per prenderlo al volo e
lasciarsi trasportare per strade, ville, parchi e monti, puoi salire e scendere
quando vuoi sul treno dello sport, puoi stare davanti o dietro, non c'è un età
per iniziare o per smettere non c'è un'esatta modalità per partecipare al treno
dello sport puoi sperimentare benessere o performance o entrambi, together is much better.
Lo sport ti rimette al mondo ogni volta in
modo diverso, importante è farsi trovare pronti per cavalcare l’onda del
cambiamento, lo sport fa sperimentare più consapevolezza delle proprie risorse
e dei propri limiti, fa sperimentare autoefficacia, pianificando e raggiungendo
obiettivi sempre più sfidanti, fa sperimentare sempre più resilienza superando
sempre più momenti e periodo di difficoltà o crisi.
Lo sport, oltre all'amica fatica che non
ti fa sentire mai solo, è anche tanto calore e colore, musica e allegria, più è
lunga la distanza è più c'è clima di festa, lo sport trascina, coinvolge, ti
prende, ti cattura, ti porta via e fatichi sempre di meno, questo è il
fantastico, sorprendente e gioioso mondo dello sport amatoriale.
Unisciti ad Achilles,
il programma che in tutto il mondo permette di correre e camminare insieme,
guida e non vedente. A scuola di blind running per sperimentare e mettersi in gioco, liberi di correre
in natura ognuno a modo suo, Lo sport che ti rimette al mondo.
Vieni a conoscerci presso
il Parco degli Acquedotti A
Roma il lunedì e il giovedì alle 18.00 dove tutti potranno
correre e camminare come guide o come atleti accompagnati. Lo sport di tutti e
per tutti con ogni modalità.
Lo sport di tutti e per tutti grazie a
persone sensibili e coraggiose disposte a impegnarsi e dedicarsi all'altro, a
volte da soli non si va da nessuna parte, together
is much better.
Lo sport che ti dà tanti amici, il più
importante è la fatica che ti fa compagnia fino al traguardo non ti abbandona
mai, è il tuo angelo, ti ricorda che stai vivendo proprio ora nel momento
presente, che non stai sognando ma stai faticando felicemente passo dopo passo,
metro dopo metro, la fatica non ti abbandonerà mai è lì per te per darti
coraggio per aiutarti a vivere.
A volte la fatica rende felici, è quello
che sperimentano molti atleti di sport di endurance come gli ultramaratoneti e
i triatleti ironman. Interessante nel
libro “L’arte di correre” quello che
scrive Murakami: “Ciò che soprattutto mi
ha reso felice, oggi, è il fatto che questa gara me la sono proprio goduta. Non
ho ottenuto un tempo di cui andar fiero. Ho anche commesso diversi piccoli
errori. Però ho corso fino a esaurimento delle forze, e ne risento ancora
l’effetto. Inoltre, sotto molti punti di vista, credo di essere migliorato
rispetto all’ultima gara. E questo è un punto essenziale.”
La bellezza dello sport è che ti permette
di fare esperienza, di metterti in gioco, di apprendere dall’esperienza
sbagliando e facendo sempre meglio la prossima volta.
Ancora continua Murakami: “Naturalmente è stata dura, a un certo punto
stavo quasi per perdermi d’animo. Ma in questo sport la fatica è data per
scontata. Se non fosse parte integrante del triathlon o della maratona, chi mai
si darebbe la pena di mettersi alla prova in discipline che succhiano le nostre
energie e il nostro tempo? Proprio nello sforzo enorme e coraggioso di vincere
la fatica riusciamo a provare, almeno per un instante, la sensazione autentica
di vivere. Raggiungiamo la consapevolezza che la qualità della vita non si
trova in valori misurabili in voti, numeri e gradi, ma è insita nell’azione
stessa, vi scorre dentro.”
Da soli le
persone con disabilità hanno difficoltà a fare sport o sono quasi
impossibilitate, ed allora perché non offrire un po’ del nostro tempo per
dedicarci a questa attività? Insieme si ottengono risultati importanti, un
miglioramento della prestazione sportiva e diventa anche una messa alla prova
per le guide, per sperimentarsi accanto agli altri, provare a guidare un’altra
persona, stargli accanto, sintonizzarsi sui suoi ritmi, il benessere oltre che
individuale diventa duale e poi di gruppo.
Psicologo,
Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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