Dott. Matteo Simone
Tra i partenti e gli arrivati alla corsa a piedi di 490 km, con partenza da Atene arrivo a Sparta e ritorno ad Atene (3rd Authentic Phidippides Run Athens-Sparta-Athens), c’è stato anche Simone Leo.
Simone Leo è un esperto di corse di
lunga distanze e anche uno degli organizzatori della più lunga in Italia della
distanza di 285 km Milano - San Remo.
La
partenza dell’ASA è avvenuta sabato mattina 18 novembre 2017 alle 07.00 (ora italiana 06.00).
Il vincitore è stato il ceco Martin Hokes in 3 giorni 6h22'18", precedendo il finlandese Ville Niemenmaa 3 giorni 11h17'45" e il brasiliano Flavio Fernandes Vieira 3 giorni 13h57'22".
Simone Leo si è classificato al 9° posto in 4 giorni 2h39'52". L'unica donna classificata è stata la greca Amalia Matthaiou in 4 giorni 5h24'22".
Prima di questo grande giorno e lungo evento, venerdì 17 novembre 2017, Simone ha raccontato le sue impressioni
rispondendo ad alcune mie domande.
Ciao, in vista della prossima gara importante, ti senti pronto? “Domani
ho una gara molto lunga! Non si è mai pronti ma siamo sul pezzo.”
In
effetti si può comprendere che partire per una gara lunghissima di 490 km desta
almeno qualche preoccupazione sul tempo atmosferico, su eventuali necessità
durante l’esercizio fisico protratto per tante ore, per l’alimentazione, per
l’abbigliamento; alla partenza c’è sempre qualche dubbio ma il fatto di essere
alla partenza ti dà un gran coraggio e la consapevolezza che ce la puoi fare e
poi la compagnia di altri 8 italiani atleti alla partenza ed alcuni amici e
famigliari che supportano e sostengono danno una forza e convinzione maggiore.
Sensazioni, emozioni, pensieri prima, della gara? “Tante
e varie, un mix di timore e rispetto ma sono tutto sommato tranquillo.”
Certo
alla partenza i pensieri, sensazioni, emozioni sono tanti e diversi, si
alternano e litigano fra di loro, un po’ di tensione, sorrisi e racconti a se
stessi e agli altri amici atleti o supporter su come sono andate esperienze
precedenti, su come potrebbe andare l’esperienza attuale, c’è un mondo nelle
menti degli ultrarunner sempre pronti a riderci su ma quando c’è lo start si fa
sul serio focalizzandosi sui chilometri da percorrere un passo alla volta.
Quali saranno le strategie di gara? “Vorrei
arrivare a Sparta senza dormire ma è dura fare previsioni prima di una gara del
genere.”
Questa
pare essere la strategia comune ad alcuni altri atleti, fare il grosso la metà
parte e poi avere margini per micro riposi, poi si vedrà cammin facendo, in
corsa tutto può essere messo in discussione, tutto si può rimodulare cambiano
piani e programmi con l’obiettivo di arrivare a destinazione entro le 104 ore.
Ti
consigli con un team: famiglia, amici, figure professionali? “Si sempre, ho un
fidatissimo team di collaboratori.”
Vero,
lo si vede sempre nelle gare insieme ad altri atleti/e con le stesse divise,
uniti negli intenti a fare gruppo e solidali tra di loro. Importante in questo
sport di endurance dove si porta corpo oltre il limite sempre accompagnato e
scortato dalla testa.
E’ cambiato nel tempo il tuo modo di preparati a gare importanti? “Si
del tutto, ora è meticoloso al 100%.”
Certo
all’inizio si può provare ad allungare i chilometri, si può anche improvvisare,
ma poi ti accorgi che più aspetti curi e più te la passi meglio e meno soffri e
più sei soddisfatto di quello che riesci a fare e tanti sono gli aspetti da
quello menate alla preparazione fisica, dall’alimentazione all’abbigliamento
giusto.
Utilizzi una preparazione mentale pre-gara? “Da
anni seguo una filosofia che mi permette di arrivare mentalmente pronto a
queste gare.”
Diventa
importante aver cura dell’aspetto mentale oltre che degli allenamenti fisici,
sono tanti gli aspetti mentali da curare dall’autoconsapevolezza delle proprie
ì capacità e limiti all’incremento di autoefficacia, dalla gestione delle crisi
all’incremento della resilienza.
Coccole e autoprotezione hanno posto nel pre-gara? “No
coccole, al massimo relax.”
Ogni
tanto, tra una gara e un allenamento e anche nel corso di una lunghissima e
durissima gara un po’ di relax non guasta, serve a ristabilire un ordine interno,
a ritrovare la voglia di continuare, a fare il punto della situazione, a rimodulare
le strategie.
Ricordi un’esperienza passata che ti dà la convinzione che ce la puoi
fare? “Si, sulla montagna alla Spartathlon ero praticamente
spacciato ma con la forza mentale e la convinzione di arrivare, ho superato il
momento e sono arrivato.”
Questo
è una fonte dell’autoefficacia, il credere di riuscire, di uscirne fuori, diventa
importante far leva su precedenti esperienze di successo o di superamento di situazioni.
Anche la Spartathlon è per pochi, consiste nella metà dell’ASA e si può partecipare
solo avendo determinati requisiti di superamento di gare importanti per difficoltà.
Dott. Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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