venerdì 10 novembre 2017

Francesco Sebastiani: Cerco di 'rubare' dagli altri ultramaratoneti piccoli segreti

Matteo SIMONE 


Sempre pronti sembrano essere gli ultramaratoneti a partecipare a lunghe distanze di gare, lunghe ore di sport, cambia poco se si tratta di gare di 12 ore o 24 ore, si tratta sempre di faticare per diverse ore e si può fare tutto con un sufficiente allenamento e una sufficiente esperienza di gare.
Di seguito, Francesco (ASD Track & Field Master Gross) racconta le sue impressioni, sensazioni, pensieri, emozioni prima della sua prossima gara importante.
In vista della prossima gara importante, ti senti pronto?La prossima gara importante per me sarà la 24h a Lavello, una sfida forse estrema ma il mio viaggio nel mondo delle Ultramaratone iniziò l’anno scorso con una 24h (Putignano), mi è parso doveroso chiudere l’andata agonistica con una sfida del genere. Il 'sentirmi pronto' è aleatorio, è una gara dai mille risvolti possibili. Per ora la preparazione procede nel migliore dei modi possibili, nonostante una settimana persa per via di una influenza latente.”

Francesco ha esordito in ultramaratona il 9 luglio 2016 correndo la "24h Run&Go Festival", corsa su strada, totalizzando 
101,340 km. Il vincitore fu Nicolangelo D'Avanzo 187,060 km, precedendo Michele Debenedictis 183,190 km e Fabio Costi 179,054 km. A seguire la prima donna (quarta assoluta) Luisa Zecchino 177,122 km; completano il odio femminile Maria Ilaria Fossati 172,810 km e Angela Latorre 158,796 km.
Questa intervista risale agli inizi di novembre 2017, successivamente Francesco ha corso il 2 dicembre 2017 a Lavello la "24 Ore per Telethon", corsa su strada, totalizzando 135,820 km e classificandosi 12° assoluto e 10° tra gli uomini. La gara è stata vinta da Matteo Nocera 197,160 km, precedendo la prima donna Valeria Empoli 194,167 km. Completano il podio maschile Michele Debenedictis 187,807 km e Domenico FAvia 181,245 km, Completano il podio femminile Maria Girolama Moramarco 136,987 km e Patrizia Sansone 122,960 km.
Sensazioni, emozioni, pensieri prima, della gara?C’è una certa emozione, vista la durata della gara, so che verranno esplorate mille e più emozioni durante la stessa, ci sarà da gestire momenti di crisi, momenti di euforia, dolori articolari, l’allenamento serve anche a saper gestire al meglio tutto questo. 

Una gara imprevedibile, non si sa quello che può accadere nelle ore notturne dove la sonnolenza potrebbe prendere il sopravvento, la stanchezza potrebbe farla da padrona, il buio ti potrebbe far venire pensieri sabotatori o ostacolanti, si tratta di mettersi in gioco e vedere cosa si sperimenta.
Quali saranno le strategie di gara?In gara proverò a partire 'coperto', a non disperdere energie importanti specie nella seconda parte di gara. 

Essere cauti, attendisti ed esercitare l’arte dell’agguato sembra una buona strategia, non bruciarsi subito, non farsi prendere dall’entusiasmo, dalle energie presenti in abbondanza a inizio gara.
Ti consigli con un team: famiglia, amici, figure professionali?Cerco di 'rubare' dagli altri ultramaratoneti piccoli segreti per gestire al meglio una gara così lunga… Ne ho parlato per esempio con Michele D’Aprile, un grande ultrarunner oltre che gran bella persona. Lui l’ha corsa l’anno scorso e mi ha saputo dare ottimi consigli…. 
Non ho un mio vero e proprio staff, ma ho dietro di me una Società veramente sensibile alle mie gare, la Track & Field Master Grosseto, il cui Presidente, Ernesto Croci, mi ha dato sempre carta bianca, ciò mi ha dato molta carica. Un grande aiuto è venuto dalla Dottoressa Palandri Simona, marciatrice medagliata europea Master, podologa, anch’essa della mia stessa Società, che ha risolto brillantemente un problema al piede in cui incorso dopo la 50miglia di Reggio Emilia, gara che mi ha visto Campione italiano IUTA M40.”

Il segreto degli ultrarunner è di essere sereni, rispettare il prossimo apprendere dai più bravi ed esperti, pertanto si sta insieme, si fatica insieme, ci si sente prima di gare importanti e si cerca di mettere in atto consigli e suggerimenti utili sia in allenamento che in gara. Importante avere a disposizione un team o dei professionisti che ti supportano, che ti assistano, che si occupano e preoccupano per te, per la tua salute e benessere e anche per la tua miglior performance.
Il 14 ottobre 2017 Francesco ha corso l'Ultramaratona del Tricolore, 50mi corsa su strada, in 8h12'58" diventando Campione Italiano IUTA categoria M40. Il vincitore fu Francesco Lupo 6h17'48", precedendo la prima donna Francesca Innocenti 7h22'26".
E’ cambiato nel tempo il tuo modo di preparati a gare importanti?Ovviamente dopo un anno ho rivisto la mia preparazione in generale, prima vivevo l’allenamento con molta tensione, ora pur allungando le sedute cerco di armonizzare il tutto. Ciò comporta anche una preparazione a livello mentale, cercando di correre libero da schemi precostituiti quali GPS, tempi etc.”

Con il tempo gli ultrarunner imparano a conoscersi meglio, sanno come faticano e come consumano energie importanti, sanno come allenarsi e come distribuire le energie durante una gara molto lunga, sanno come nutrirsi e quali abbigliamento indossare, non si è più sprovveduti, ma l’esperienza insegna tanto e anche confrontarsi con gli amici serve tanto, si è più sereni, consapevoli e resilienti.
Utilizzi una preparazione mentale pre-gara?Il pre-gara rimane invariato, mi isolo, cerco di non pensare alla gara, specie la sera prima.”
C’è una parola o una frase che ti aiuta ad affrontare la prossima gara? In gara mi ripeto spesso il mio mantra 'dai testa eh' oppure 'calma Seba', un auto parlarmi interiore che mi serve per tenere alta la concentrazione. Durante la gara poi osservo gli altri runners, per vedere come si comportano durante la competizione, rubo il mestiere, io che ho ancora tanto da imparare, se piano piano divento un ultramaratoneta lo devo a ragazzi speciali come Michele D’Aprile, Stefano Castoldi, Michele Debenedictis, Valentina Spano, Marcello Spreafico, Francesca Innocenti, Pasquale Andidero, Claudio Guidotti, a loro, e non solo va il mio infinito Grazie.”
Quale può essere un messaggio rivolto agli organizzatori della prossima gara?Visto che la 24h che correrò si terrà il 2 dicembre agli organizzatori potrei solo chiedere un buon locale caldo per il post gara, credo che ne avremo bisogno.”

Pare lecita la richiesta di Francesco dopo 24 ore di sport, faticando e continuando fino allo scadere delle 24 ore, il minimo sarebbe bevande e pasto caldo e un luogo riparato per prendersi cura di sé.

Un’intervista a Francesco è riportata nel libro La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza 
La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza: Cosa significa correre una gara di 100km? Quali meccanismi psicologici aiutano ad allenarsi e gareggiare con coraggio e resilienza? La 100km del Passatore è una classica e famosa gara di corsa a piedi da Firenze a Faenza.  
È un libro che racconta di atleti di livello nazionale e internazionale ma anche di atleti che hanno la passione della corsa di lunga distanza e la lettura delle interviste aiuta a vedere con occhi diversi questa pratica sportiva, una pratica da avvicinarsi con cautela, attenzione, preparazione.
Sono trattati aspetti della psicologia dello sport quali lo sviluppo della consapevolezza delle proprie capacità e limiti; il grande e importante lavoro della definizione oculata degli obiettivi chiari, difficili, sfidanti ma raggiungibili; il lavoro dell'autoefficacia, il graduale fare affidamento su se stesso. 

Matteo SIMONE 
380-4337230 – 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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