Matteo
SIMONE
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Lo sport fa sperimentare tante e diverse sensazioni ed
emozioni, ti fa incontrare tanta gente, tanti amici di città e regioni diverse.
Di seguito il mio ex amico di scuola Nicola, ora amico di corsa e camminate,
racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Come decidi obiettivi e strategie di gara: team, famiglia, amici,
figure professionali?
“Gli obbiettivi si preparano mentalmente e
parlandone con gli amici che hanno più esperienza.”
Bravo,
si vede che Nicola ha letto alcuni miei libri e comunque frequenta gente più
esperta per trarre lezioni importanti nell’affrontare gare particolarmente
difficili.
Gli atleti mettono in conto l’allenamento mentale soprattutto quando
si tratta di raggiungere obiettivi difficili e sfidanti dove bisogna sapere
osare senza strafare, bisogna andare avanti con il corpo, mente e cuore, dove
bisogna fare sport sperimentando sia benessere che performance
Cosa significa per la 100km del Passatore? “La 100 del passatore rappresenta
per me un viaggio emozionale a contatto con gli amici e altre realtà cittadine
sportive che lungo il percorso ci unisce un po’ tutti.”
Unisce
la strada, unisce la fatica, unisce la gioia e soddisfazione, si formano
gruppi, si rompono gruppi, ma si va sempre avanti per i propri obiettivi
individuali e di gruppo, per il proprio benessere e di quello che ci circonda.
Hai avuto particolari problemi, difficoltà, momenti critici? “In questa edizione ho
avuto un po' di crisi verso il 20° km forse per il caldo o la corsa più
sostenuta poi tutto è passato.”
Si fa sempre in tempo a porre rimedi, importante è essere centrati, ascoltare i
propri passi, il proprio respiro, le proprie sensazioni corporee e capire come
si sta andando, forse troppo veloci, forse bisogna coprirsi, forse bisogna
integrarsi.
Con l’esperienza è cambiato il
tuo modo di allenarti? Curi la preparazione mentale? “Con l'esperienza cambio un
po' alla volta il modo di allenarmi mentre la preparazione mentale è importante per me prima di una gara.”
Nicola
è sempre stato un furbacchione, silenzioso ma scaltro, taciturno ma sa il fatto
suo, sa cosa e come farlo bene. Non è uno che si preoccupa sa che deve
impegnarsi, dedicarsi, crederci.
Quali sensazioni sperimenti prima, durante e dopo la gara? “Le sensazioni sono tante,
inesauribili, le stesse belle emozioni prima della gara con scambi di saluti e
abbracci a tutti gli amici che incontri.
Poi durante la gara cominci anche mentalmente a prepararti come affrontare il
caldo, i ristori, il freddo, la stanchezza verso la fine tenendo sempre vivo il
rapporto con la natura che ti circonda, gli amici podisti, la strada. Verso la
conclusione della gara vai verso l'alba, tutto ti sembra più facile, oramai ci
sei, un ultimo strappo, il traguardo tanto sognato è arrivato.”
Bella
testimonianza, le sue parole ti fanno proiettare proprio in quel posto in quel
momento, buon approccio alla gara, buona filosofia dello sport, incontri e
abbracci, considerando cosa e chi ti circonda, giocando di anticipo su quello
che ti aspetta sperimentandolo prima mentalmente e poi ogni cosa a suo tempo si
può affrontare, gestire e risolvere, integrazione, clima atmosferico e l’approssimarsi
all’arrivo ti da la consapevolezza che stai portando a termine una cosa grande,
non puoi mollare, ormai è fatta.
Hai un tuo idolo? Un modello di riferimento? Ti ispiri a qualcuno? “Al passatore come nelle altre
gare idoli o modelli non ne ho, mi piace
sbagliare, semmai il mio punto di riferimento è quello che ho di fianco.”
Un
ottimo approccio fare le cose che mi vengono di fare apprendendo
dall’esperienza e migliorando volta per volta sempre di più; avere come
riferimento la propria ombra che ti fa compagnia e che ti dice che stai
faticando, che stai godendo ed anche avere buoni riferimenti gli amici o gli atleti
che incontri in strada con i quali fai un pezzo assieme.
Mi è capitato di correre
diversi chilometri con Nicola nella 24 ore di Putignano del 2015; è stata una
bella esperienza correre accanto a un ex amico di scuola per tanti chilometri e
a volte ho anche pensato di chiedergli le chiavi dell’auto per andarmi a
riposare ma sono riuscito a stare in piedi correndo e camminando fino alla
fine.
C’è una parola o una frase che ti aiuta a crederci e impegnarti?
“É bello crederci, in fondo 100 km non te li regala
nessuno. Ciao Matteo, buona strada.”
Un’intervista
a Nicola è riportata nel libro “La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e
resilienza”, edito da Edizioni Psiconline.
Nicola è menzionato nel libro “Maratoneti e
Ultrarunner. Aspetti psicologici di una sfida”, edito da Edizioni Psiconline.
Psicologo, Psicoterapeuta,
Terapeuta EMDR
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