Nelle ultime due edizioni è una donna la
vincitrice del titolo di Uomo d'acciaio, Guajardo Brenda (USA) nel 2016 impiega
20h 20' 15'' per percorrere 202,4 km ed arrivando al traguardo 20' prima di Borlenghi
Federico 20h 41' 08''. Nel 2017 Brenda bissa la vittoria con un tempo
di 21h 21' 15'' e precede di più di due ore Placucci Nicola, 2° Classificato
Assoluto con un tempo di 23h 34' 12''.
A cura di Matteo Simone, psicologo e psicoterapeuta Gestalt ed EMDR. Responsabile Nazionale Sezione Sport Corpo Italiano di Soccorso Ordine di Malta (CISOM). Atleta e dirigente dell’ASD Atletica La Sbarra. Triatleta di Podistica Solidarietà. Contatti 21163@tiscali.it - 3804337230.
domenica 20 maggio 2018
sabato 19 maggio 2018
Sali sul treno dello sport cavalcando l’onda del cambiamento!
Il
treno dello sport a volte passa e bisogna prenderlo al volo e lasciarsi
trasportare per strade, ville, parchi e monti cavalcando sempre l’onda del cambiamento
con le risorse residue del momento e scegliendo sempre nuove direzioni e mete rimodulando
sempre obiettivi e sogni.
Puoi
salire quando vuoi sul treno dello sport, puoi stare davanti o dietro, non c'è
un età per iniziare o per smettere, non c'è un'esatta modalità per partecipare
al treno dello sport, puoi sperimentare benessere o performance o entrambi. E’
sempre il momento per mettersi in moto, per fare sport, incontrare gente in
carne e ossa e allenarsi insieme, incontrarsi, darsi un appuntamento e un
ritrovo per partire per un allenamento o per andare insieme ad una gara, questo
è lo sport che vogliamo.
Anna Tartaglione, karate: Cosa hai scoperto? La resilienza e la determinazione
Ho scoperto di
poter superare limiti che sembravano impossibili
Matteo SIMONE
E’
importante essere convinti di quello che si fa e impegnarsi per fare del
proprio meglio e raggiungere risultati soddisfacenti. Di seguito, Anna Tartaglione raccont ala
sua esperienza di atleta rispondendno ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campione nello sport? “Sì, quando ho scoperto
di poter superare limiti che sembravano impossibili.”
Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta? “Un percorso fatto di
sacrifici e allenamenti per migliorare le prestazioni.”
lunedì 14 maggio 2018
Lo sport abbatte muri e barriere fisiche, mentali, culturali e generazionali
Matteo SIMONE
Lo sport è di tutti e per tutti, ognuno con le proprie possibilità e modalità.
Lo
sport fa bene al cuore, al corpo e alla mente; lo sport è inclusivo, aggrega e
avvicina persone, culture e mondi; lo sport abbatte muri e barriere fisiche, mentali,
culturali e generazionali; lo sport incrementa consapevolezza delle proprie
possibilità e capacità e anche dei propri limiti; lo sport permette di andare
oltre; lo sport sviluppa fiducia in se e incrementa la resilienza.
Lo
sport che vogliamo è lo sport che permette di affidarsi a un amico; è competitivo
ma non aggressivo, dove si rispetta se stessi e gli altri; uno sport dove si
può sperimentare uno spirito di squadra accogliente e rispettoso dove c'è posto
per tutti e ognuno apporta il proprio importante contributo; uno sport dove la
fatica e l'impegno viene ripagata con riconoscimenti e attestati di stima e di
rispetto.
Vito Cafaro: Il mondo trail è meraviglioso
Quest'anno cade il giorno del mio compleanno e me lo sono regalato
Matteo SIMONE
Matteo SIMONE
Nella mente di un ultramaratoneta ci sono tante mete e obiettivi, tanti dubbi e tante convinzioni, tanti pensieri e frase così come tante sicurezze.
Di seguito
Vito racconta le sue impressioni, sensazioni ed emozioni rispondendo ad alcune
mie domande.
Prossimi obiettivi sfidanti? “Prossimi obiettivi, il
trail delle 5 querce. Il 5 querce è
una gara che mi ha sempre affascinato, dal momento in cui ne sono venuto a
conoscenza, e soprattutto il 2016 per infortunio e il 2017 per lavoro ci ho
dovuto rinunciare. Quest'anno cade il giorno del mio compleanno e me lo sono
regalato. Tra l'altro il mondo trail è meraviglioso.”
Michele Belnome, ultrarunner: Sono più consapevole delle mie potenzialità
Matteo SIMONE
3804337230- 21163@tiscali.it
Tante gare, tanti obiettivi, tante mete nella mente degli ultrarunner, alla ricerca di competizioni sempre più difficili per mettersi alla prova, per testarsi, per apprendere sempre più dall’esperienza.
Di seguito, Michele racconta la sua
esperienza di atleta ultramaratoneta rispondendo ad alcune mie domande.
Come stai? Cosa stai preparando? “Ciao Matteo, tutto bene. Sto
preparando un po’ di gare: la 100 km del Passatore, la Race Across Apulia da
Lecce a Castellaneta dal 1 al 3 giugno (285 km da percorrere in 48 ore), la 6 ore
dei templari, la 100 km di Asolo, etc..”
Non si finisce mai di imparare,
l’esperienza aiuta a conoscersi meglio, aiuta a comprendere come far meglio,
come sperimentare più benessere e anche miglior performance.
Hai introdotto nuove modalità di allenamento? “Mi alleno quasi tutti i giorni percorrendo dai 20 ai 30 km con un ritmo non molto elevato in modo da poter uscire anche il giorno successivo affrontando percorsi muscolari. Ho notato che allenandomi così, dopo 3-4 giorni di riposo, alla successiva uscita ho una forza muscolare nelle gambe notevole tale che corro con molta scioltezza e a un buon ritmo.”
Hai introdotto nuove modalità di allenamento? “Mi alleno quasi tutti i giorni percorrendo dai 20 ai 30 km con un ritmo non molto elevato in modo da poter uscire anche il giorno successivo affrontando percorsi muscolari. Ho notato che allenandomi così, dopo 3-4 giorni di riposo, alla successiva uscita ho una forza muscolare nelle gambe notevole tale che corro con molta scioltezza e a un buon ritmo.”
Giuseppe Di Gioia: Prossimo obiettivo passatore ci sto lavorando da dicembre
L’aspetto mentale, che è alla base di gare di questo tipo
Nella
mente degli ultrarunner, tra le tante gare, c’è la
classica gara di 100km da Firenze a Faenza dove i tanti runner
si radunano per rivedersi e per mettersi alla prova. Di seguito, Giuseppe
racconta le sue impressioni prima del grande appuntamento, rispondendo ad
alcune mie domande: Prossimi appuntamenti? Passatore? Come sta andando
preparazione? “Ciao dottore, si prossimo obiettivo
passatore ci sto lavorando da dicembre, la preparazione sta proseguendo in
maniera buona e sicuramente io e il mio allenatore Antonio abbiamo variato
molti aspetti in funzione dell’obiettivo da raggiungere.”
Ogni
volta che si partecipa a una gara si cerca di arrivare più preparati possibile
per soffrire sempre di meno durante i lunghi chilometri che separano la
partenza dall’arrivo, si cerca di introdurre nuove strategie, nuovi alimenti,
un abbigliamento più consono, ma è ancora più importante curare l’aspetto
mentale per anticipare le crisi o per saperle gestire nel miglior modo
possibile: Cosa stai cambiando o introducendo? Hai preso nuovi libri? “Per la verità sto combinando molti video insieme anche con l’aspetto
lavorativo, per rafforzare l’aspetto mentale, che è alla base di gare di questo
tipo.”
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