lunedì 14 maggio 2018

Vito Cafaro: Il mondo trail è meraviglioso

Quest'anno cade il giorno del mio compleanno e me lo sono regalato
Matteo SIMONE 


Nella mente di un ultramaratoneta ci sono tante mete e obiettivi, tanti dubbi e tante convinzioni, tanti pensieri e frase così come tante sicurezze.

Di seguito Vito racconta le sue impressioni, sensazioni ed emozioni rispondendo ad alcune mie domande.
Prossimi obiettivi sfidanti?Prossimi obiettivi, il trail delle 5 querce. Il 5 querce è una gara che mi ha sempre affascinato, dal momento in cui ne sono venuto a conoscenza, e soprattutto il 2016 per infortunio e il 2017 per lavoro ci ho dovuto rinunciare. Quest'anno cade il giorno del mio compleanno e me lo sono regalato. Tra l'altro il mondo trail è meraviglioso.”

Gli ultramaratoneti sono sempre alla ricerca di gare dure e lunghe per testare la proprie forma e per alzare sempre un po’ l’asticella e sono anche alla ricerca della strategia migliore per sperimentare sempre più performance oltre che benessere.
Come ti stai preparando?Per entrambi ho innalzato i km settimanali di allenamento, e con il mio lavoro è un massacro. A malapena tocco le tre ore di sonno giornaliere. Sia chiaro, resto sempre schiappa, ma l'idea è di non improvvisare la gara, ma affrontarla consapevole delle proprie potenzialità e quindi mi preparo meglio che posso.”

Il mondo degli ultramaratoneti è davvero strano e incompreso, nella loro mente ci sono sempre chilometri di allenamenti e gare da fare per sfuggire alla pigrizia, alla monotonia, per prepararsi fisicamente e mentalmente ad affrontare sia gare sportive che la vita quotidiana anch’essa ricca di imprevisti.
Dubbi, certezze?Dubbi e certezze?! Dubbi? Nessuno, andrà alla grande in ogni caso. Fino a un paio d'anni fa non ci avrei minimamente pensato e creduto che avrei ricevuto tanto dallo sport. E mi sto, letteralmente, divertendo come un bambino. Certezze, amo questo sport, quello che rappresenta per me, il fatto di poterlo condividere con amici e anche con le mie figlie (prima di una gara per bambini ho fatto riscaldamento con le mie figlie, circa 1 km al loro fianco, guardandole come cercavano di emularmi e come sorrideva o, un emozione unica).”

Si apprende sempre dalla scuola dello sport, soprattutto dallo sport di endurance che mette ala prova corpo e mente e permette sempre più dio conoscere se stessi approfonditamente.
Nuove consapevolezze? "Ogni gara è un avventura, oltre che un gioco, che ti lascia nuova esperienza e conferme o dubbi sul proprio stato di forma. Mi sono accorto che ora ascolto di più il mio corpo dai segnali che mi manda. Soprattutto quando mi alleno dopo una notte di lavoro. Un anno fa invece ero più ossessionato dal crono (anche negli allenamenti), ogni uscita era una gara con me stesso, a qualsiasi costo anche di rompermi.”

L’ultramaratoneta è sempre alla ricerca di autoconvinzioni, si sicurezza in se stesso, di strategie che lo aiutino ad andare avanti, che lo incoraggiano in situazioni di fatica, di buio, di solitudine.
Parole e frasi che ti aiutano?
C'è una frase che mi ripeto, nei momenti di difficoltà, tu sei un maratoneta. Tu sei un ultra. Tu puoi.”

Un'intervista a Vito è riportata nel mio libro Cosa spinge le persone a fare sport?, edito da Aracne Editrice 2020.
Il libro riporta alcune interviste fatte ad atleti di diverse discipline sportive e indaga sulle motivazioni che spingono le persone a fare sport. Non solo la performance, ma anche la voglia di mettersi in gioco, di mantenersi in forma, di rincorrere il benessere psicofisico, emotivo e relazionale. Una spinta motivazionale dettata da cuore, testa e corpo per provare a non mollare e per migliorarsi.

Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it  
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR 

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