Matteo SIMONE
Nella mente degli ultrarunner ci sono sempre tanti appuntamenti da non mancare, tante gare da presenziare, tanti chilometri da fare per raggiungere il luogo della gara portando con se possibilmente la propria famiglia e incontrando tanti amici per condividere lunghi periodi di fatica di sport condiviso.
Di seguito
Stefano parlare di sé e del suo mondo di ultrarunner
rispondendo ad alcune mie domande.
Dove sarai presente prossimamente? Con quali
intenzioni e consapevolezze? “Sarò a San
Michele di Bari per la 6 ore, mi hanno invitato e io ho risposto subito di sì. Stimo molto gli organizzatori che investono su di noi per promuovere le loro
gare perché credono in noi e ci danno risalto e soprattutto, come nel mio caso, mi permettono di gareggiare in diversi posti d Italia e io do sempre il
massimo come ringraziamento.”
Quando c’è passione si è sempre pronti, si fa sempre in tempo, quando chiamano gli organizzatori come fare a rinunciare, Stefano sempre disponibili per tutti, dal Nord al Sud trova sempre persone pronte ad accoglierlo e ad acclamarlo durante la gara e soprattutto all'arrivo.
C'è aria di convocazione in nazionale? “Non penso ci sarà la convocazione perché per ottenerla bisognava fare il tempo a Seregno e al Passatore, io purtroppo ero al Top di forma fino alla maratona del Lamone dove ho corso in 2h36' facile facile come ultimo lungo, poi l’infortunio e addio Seregno.”
A volte è difficile trovarsi nelle
migliori condizioni nei momenti più opportuni, a volte si perdono treni e altre
volte si riescono a prendere i treni giusti, ci vuole un po’ di fortuna e un po’
di programmazione, importante e prenderla bene sempre e continuare a coltivare
una passione che rende liberi, felici e resilienti.
Stai cambiando o
introducendo qualche aspetto? “Adesso
vado avanti per la mia strada, spero di ricevere altri inviti per fare altre 6
ore e permettere quindi alla mia condizione fisica di crescere sempre più,
quindi non ho obbiettivi certi per il futuro ma di gareggiare su distanze
importanti e di fare bene e dare motivazione ad altri atleti che so mi seguono
e io cerco di dare loro consigli spero preziosi.”
La vita è fatta di decisioni, di
ciclicità, di incontri, si decide il da farsi giorno per giorno, momento per
momento, in base alle condizioni fisiche e alla risorse residue del momento,
cavalcando sempre l’onda del cambiamento, avendo a disposizione sempre un piano
B, essendo disposti a prendere in mano le redini della propria vita, e
affidandosi agli altri così come si diventa anche punto di riferimento nei
confronti di altri che iniziano questo lungo percorso di sport di lunga
distanza che prevede la conoscenza di tanti aspetti, tanta esperienza sul campo
e tanta pazienza nell’affrontare periodi di crisi, difficoltà rimettendosi
sempre in moto e rialzandosi sempre per andare incontro ai propri songi sempre
presenti nella testa di ognuno soprattutto nella mente degli atleti.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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