100km del Passatore Firenze-Faenza emozione unica
La vita è fatta di scelte, di periodi, di famiglia, lavoro e hobby. Si decidono direzioni, mete ed obiettivi; si impegna per arrivare dove si vuole con impegno, passione, convinzione e determinazione; ci si organizza da soli o con amici e famiglia.
Di seguito Alessandro racconta la sua esperienza rispondendo
ad alcune mie domande.
Allora come stai? “In questo periodo mi sento
molto bene, sarà anche la voglia che ogni giorno aumenta per affrontare di
nuovo questa 100km del Passatore. Non nego però un po’ mi dispiace che non sarò
in compagnia del mio amico e compagno di questo tipo di avventure Massimiliano
De Luca.”
Si
mettono in conto anche obiettivi difficili, sfidanti ma raggiungibili
arrivandoci un passo alla volta con esperienza e fiducia in sé.
Cosa hai nel
cilindro da tirare fuori prossimamente? “Per adesso sto pensando a
questa mia 2ª 100 Km del Passatore e vorrei concluderla con un tempo migliore
della prima. In una gara così lunga
penso poco al tempo, ma un tempo migliore è sempre una gratifica.”
E’
bello, interessante e utile condividere esperienze sfidanti di fatica con altri
amici; nella vita si può scegliere di incontrarsi con gli amici al bar e
restare in una zona di confort oppure di condividere preparazione ed
allenamenti impegnativi di una lunga gara faticando insieme; come dico spesso e
come ho sperimentato anch’io “together is much better”
(insieme è molto meglio) e Alessandro questo lo sperimenta anche facendo da
guida ad atleti con disabilità visiva.
Come ti stai organizzando? Con chi? “Mi sto organizzando con altri 4 amici della mia squadra di cui 3
neofiti e la mia amica esperta ultramaratoneta Iolanda Cremisi che ci aiuta
molto con i sui consigli. Con loro condivido km e km di allenamento.”
Frasi e parole che ti aiutano? “Together is much better”è
una frase che nel mondo degli ultramaratoneti secondo me può essere molto usata
perché si socializza molto e nei momenti di crisi si ci aiuta tanto.”
Con
il tempo si cambia e si utilizzano nuove e diverse strategie per far meglio; si
sviluppa anche sempre più consapevolezza delle proprie capacità, possibilità e
limiti.
Come sei cambiato? Cosa hai di diverso? "Personalmente
non sono cambiato molto anche se nella testa si sente la differenza tra lo
scorso anno in cui correvo la prima 100km e quest’anno. Direi che oggi ho più
consapevolezza di ciò che può essere questo viaggio Firenze-Faenza correndo.”
Soprattutto
nelle preparazioni molto impegnative con dispendio di energie e di tempo è
importante avere sostegno di amici, famiglia e anche di colleghi di lavoro, è
importante avere anche fiducia in se stessi, essere convinti di voler fare
qualcosa e di riuscirci per essere sereni e sperimentare sia benessere che
performance.
Chi rema contro e chi a favore? “Persone che
remano contro non penso di averne. Di amici che remano a favore e mi stimolano
ne ho veramente tanti. Ho un grande sostegno e collaborazione da parte di mia
moglie e poi un grande stimolo sono gli occhi felici dei miei bambini, per loro ad ogni gara che finisco, anche se
arrivassi ultimo, sono il loro campione.”
Nella
mente dell’ultramaratoneta ci sono tante gare sfidanti e divertenti, una volta
deciso di partecipare a un evento, gara, manifestazione ci si organizza e il
pensiero è sempre a quel giorno per arrivare pronti e preparati per affrontare,
gestire, godersi l’intera gara.
Mete, obiettivi e direzioni? “Il 26 maggio l’unica direzione da prendere e meta da raggiungere sarà
Faenza, con il sorriso e tanto divertimento. Poi per questo 2018 realizzerò il
sogno di correre la Maratona di New York, con la mia famiglia che mi
aspetterà a Central Park. Riguardo le
ultramaratone a luglio penso di fare di nuovo la 50 km del Gran Sasso e poi
certo un pensiero per la Milano-Sanremo c’è sempre.”
In
gare dure, lunghe e impegnative bisogna curare il minimo dettaglio per non
rischiare inciampi o imprevisti lungo il percorso pertanto diventa importante
curare soprattutto oltre all’allenamento fisico e mentale anche l’abbigliamento
adeguato e gli alimenti.
Alimenti e abbigliamento preferito? “Durante il percorso mi alimenterò soprattutto nei punti ristoro perché
devo dire che in questo tipo di gare sono anche un modo per scambiare una
parola con altri atleti ed un modo anche per ringraziare i vari volontari che
nelle ore fredde notturne sono lì ad offrirci qualcosa che ci tira su e qualche
parola di conforto. Per l’abbigliamento invece
cercherò di stare molto comodo e usufruire dei punti messi a disposizione lungo
la strada per eventuali cambi. Un grande abbraccio a tutti gli atleti che
parteciperanno alla Firenze-Faenza emozione unica.”
Un
grande Alessandro sempre premuroso non solo per se stesso e per la propria
famiglia ma anche per tutti gli atleti che condividono la sua passione ardua e
impegnativa.
Alessandro è menzionato nel libro “L’ultramaratoneta di Corato”.
Un’intervista ad Alessandro è riportata nel mio libro La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza.
La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza: Cosa significa correre una gara di 100km? Quali meccanismi psicologici aiutano ad allenarsi e gareggiare con coraggio e resilienza? La 100km del Passatore è una classica e famosa gara di corsa a piedi da Firenze a Faenza. È un libro che racconta di atleti di livello nazionale e internazionale ma anche di atleti che hanno la passione della corsa di lunga distanza e la lettura delle interviste aiuta a vedere con occhi diversi questa pratica sportiva, una pratica da avvicinarsi con cautela, attenzione, preparazione.
Sono trattati aspetti della psicologia dello sport quali lo sviluppo della consapevolezza delle proprie capacità e limiti; il grande e importante lavoro della definizione oculata degli obiettivi chiari, difficili, sfidanti ma raggiungibili; il lavoro dell'autoefficacia, il graduale fare affidamento su se stesso.
Psicologo, Psicoterapeuta
Autore di libri psicologia e sport
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