venerdì 1 febbraio 2019

Lo sport aiuta a stare con gli altri confrontandosi e condividendo gioia e fatica


Lo sport diventa una terapia naturale meglio di tanti farmaci, diventa un addestramento alla vita, incrementa consapevolezza nei propri mezzi e proprie capacità, incrementa fiducia in sé, aiuta a stare al mondo con una visione positiva e propositiva, l’esercizio fisico attraverso lo sport ti permette di elaborare pensieri e problemi, prendere decisioni ragionate, aiuta a pianificare progetti e mete, a stare con gli altri confrontandosi e condividendo gioia e fatica.

Lo sport rende felici, incrementa consapevolezza, sviluppa autoefficacia consolidando la fiducia in se stessi di poter far qualcosa, di riuscire in qualcosa, inoltre lo sport incrementa la Resilienza, si affrontano e si superano meglio i problemi, le crisi, le difficoltà, si è più attenti e gentili.

Lo psicologo aiuta l’atleta anche a memorizzare le prestazioni di successo


A volte lo psicologo non interviene solo nei momenti di crisi o di difficoltà ma anche nei momenti di performance per aiutare l’atleta a memorizzare le prestazioni di successo in modo da incrementare l’autoefficacia per essere più solidi e sicuri in futuro in prossimità di altre gare dove non si è in piena forma fisicamente ma mentalmente si possono tirare furori risorse sorprendenti e insospettabili.

Interessante quello che dice Michele Fontana, atleta del Centro Sportivo Aeronautica Militare, in risposta a una mia domanda sull’utilità dello psicologo dello sport: Potrebbe essere utile lo psicologo dello sport? In quali fasi? “Credo proprio di sì, in qualsiasi momento, perché anche nei momenti positivi in cui si è probabilmente più razionali si possono capire diverse cose dei momenti in cui le cose non vanno.”

Bisogna impegnarsi e faticare per ottenere qualcosa

Matteo SIMONE 3804337230- 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta

Faccio parte, come ciclista e triatleta, della grande e sensibile squadra "Podistica Solidarietà Cycling Team" grazie all'amico triatleta Massimo Castellano che mi ha coinvolto con entusiasmo e con il quale condividiamo uscite, allenamenti, gare, esperienze che ci permettono di riconoscere e apprezzare il valore dell'amicizia, delle salite, del sudore, delle avversità atmosferiche, della fatica che diventa nostra compagna e maestra per insegnarci che non tutto avviene per caso ma bisogna impegnarsi e faticare per ottenere qualcosa.

Un grazie a tutti i componenti della squadra dal presidente all'ultimo arrivato per il contributo di ognuno nella riuscita della squadra sia in campo sportivo che sociale. Un grazie anche a tutti i simpatizzanti che donano tempo e presenza per fare parte del gruppo anche occasionalmente.

mercoledì 30 gennaio 2019

Lo sport è per tutti, ognuno con le proprie possibilità e modalità

Dott. Matteo Simone 

Lo sport che vogliamo: faticare insieme rispettando ognuno, uno sport che aggrega e include, uno sport che unisce negli allenamenti e negli intenti; uno sport per tutti, ognuno con le proprie possibilità e modalità; uno sport che fa bene al cuore, al corpo e alla mente.

Lo sport che vogliamo: uno sport inclusivo che aggrega e avvicina persone, culture e mondi; uno sport che abbatte muri e barriere fisiche e mentali, culturali e generazionali; uno sport che incrementa consapevolezza delle proprie possibilità e capacità e anche dei propri limiti; uno sport per andare oltre; uno sport che sviluppa fiducia in sé e incrementa la resilienza.
Lo sport che vogliamo: uno sport dove ci si può affidare a un amico; uno sport competitivo ma non aggressivo, dove si rispetta se stessi e gli altri; uno sport dove la fatica e l'impegno viene ripagata con riconoscimenti e attestati di stima e di rispetto.
Lo sport che vogliamo: uno sport dove si può sperimentare uno spirito di squadra accogliente e rispettoso dove c'è posto per tutti e ognuno apporta il proprio importante contributo; uno sport che permette di metterci in gioco apprendendo dall'esperienza; uno sport che fa sperimentare sensazioni, uno sport che fa ritornare a casa soddisfatti e contenti.
Lo sport che vogliamo: uno sport per abbattere barriere culturali, generazionali e religiose; sport per incontrare persone, culture e mondi, per comprendere e accettare la diversità degli altri; sport per essere più comprensivi e tolleranti e meno accusatori e offensivi.
Lo sport che vogliamo: uno sport che rimette al mondo in modo diverso, fa rimettere in gioco; uno sport senza età e senza esclusioni; uno sport che favorisce inclusione e integrazione; uno sport palestra di vita per grandi e piccoli per raggiungere traguardi, per saltare ostacoli, per concentrarsi sull'obiettivo.
Il treno dello sport che passa e ripassa, se lo perdi una volta fai attenzione la volta successiva, sii più attento, più convinto, più deciso. Lo sport, oltre all'amica fatica che non fa sentire mai solo, è anche tanto calore e colore, musica e allegria; lo sport trascina, coinvolge, cattura; questo è il fantastico, sorprendente e gioioso mondo dello sport amatoriale.
Lo sport dà tanti amici, il più importante è la fatica che fa compagnia fino al traguardo non ti abbandona mai, è il tuo angelo, ricorda che stai vivendo proprio ora nel momento presente, che non stai sognando ma stai faticando felicemente passo dopo passo, metro dopo metro, la fatica non ti abbandonerà mai è lì per te, per darti coraggio per aiutarti a vivere.
Insieme si è più sicuri, più coraggiosi, si diventa anche più autonomi, consapevoli e resilienti; è sempre il momento, non aspettare le condizioni migliori, certi treni passano troppo in fretta, bisogna farsi trovare pronti al momento giusto al binario esatto e poi puoi scendere quando vuoi.

martedì 29 gennaio 2019

Quando la corsa chiama non aspettare il momento migliore

Psicologo, Psicoterapeuta

Perché fare sport? Per uscire fuori dalla zona di confort. Per sperimentarsi, per mettersi in gioco, per raccontare, incontrare, confrontarsi, per sperimentare freddo e caldo, per apprendere dalla scuola dalla vita; questo è lo sport che vogliamo, di tutti e per tutti, senza età e con ogni modalità.

Nel libro “Contro la felicità. Un elogio della melanconia”, Eric G. Wilson a pag. 115 racconta dell’importanza del vivere ogni momento come fosse l’ultimo, come canta anche Fiorella Mannoia in una sua canzone. Così scrive Eric: “Quando siamo costretti ad affrontare il fatto che la nostra esistenza non è che un punto sulla scala cosmica del tempo, capiamo quanto sia assolutamente prezioso ogni singolo istante, e che ci rimane pochissimo tempo e faremmo bene ad approfittarne al meglio. Solo quando sperimentiamo la nostra estrema limitatezza, ci rendiamo conto delle nostre grandi possibilità. Vogliamo, più di ogni altra cosa, vivere intensamente e appieno, fare quello che non abbiamo mai fatto ma solo sognato.

Michael Zagato: Io ho corso ma dietro gli allenamenti c'è il mio allenatore

Dott. Matteo Simone  

Nello sport ci si appassiona, si sperimenta benessere e poi c’è anche la voglia di performance e si mettono in atto delle strategie e dei programmi di allenamento per arrivare a raggiungere la miglior performance. 

Di seguito Michael racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande.
Ciao Michael, complimenti, come hai fatto per raggiungere questo personal best sui 10.000 metri? Cosa ti ha aiutato?Per arrivare a questo nuovo PB, sicuramente ciò che più mi ha aiutato è l'allenamento, i km messi nelle gambe di fondo e di qualità, e sicuramente si io ho corso ma dietro gli allenamenti c'è il mio allenatore.”

Qualsiasi risultato non arriva a caso ma è frutto di tanta passione, impegno, organizzazione, persone che aiutano, consigliano, sostengono. 

lunedì 28 gennaio 2019

Michele Fontana: Considero la corsa oltre che un lavoro una vera passione

Bisogna essere in grado di sopportare la pressione e la tensione
Dott. Matteo Simone 

Michele Fontana correva con l’Atletica Lecco Colombo Costruzioni, la sua specialità è il Cross e m. 5.000.

Nel 2006 vince il titolo di Campione Italiano Cadetti m. 2.000 mentre nel 2009 vince il titolo Campione Italiano Juniores m. 5.000. Dal 2011 è un atleta del Centro Sportivo Aeronautica Militare e proprio in quell’anno vince il titolo di Campione Italiano Promesse m. 1.500 sia indoor che all’aperto. Nel 2012 vince il titolo di Campione Italiano Under 23 di Cross.
Nel 2013 è Vice Campione Italiano Assoluto m. 5000 e si classifica ottavo Under 23 agli Europei di campestre. Dal 2016 è allenato da Andrea Bellò. Di seguito i suoi Personal Best: 21/05/2011 Gavardo 1.500 in 3:43.14; 03/07/2013 Nembro 3.000 in 8:01.84; 16/07/2017 Ninove 13:58.82.

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