lunedì 30 marzo 2020

Non molliamo, torneremo a correre nella vita e nello sport

Cerchiamo di risollevare le sorti della nostra nazione 

Stiamo vivendo un periodo lungo di calamità prolungata che comporta per ognuno difficoltà a focalizzarsi su sé stesso, sui propri cari, sul momento presente, su una minima progettualità futura. 

Tutto ciò che avevamo costruito ora è traballante, ci sembra che ci è cascato addosso un grande macigno e non riusciamo a sollevarlo.
In questi casi molti reagiscono in diversi modi, c’è chi aiuta, chi si dispera, chi si rassegna, chi accetta, ognuno ha le proprie modalità di reagire, aiutare o chiedere aiuto. Insieme siamo una comunità che cerca di risollevare le sorti della propria nazione a iniziare da sé stessi, dai propri familiari, amici, colleghi, vicini.

domenica 29 marzo 2020

L’ottimista confida nella propria capacità di superare gli ostacoli

Nutrire un atteggiamento incline alla speranza sollecita a non gettare la spugna
Psicologo, Psicoterapeuta

È importante avere piani e programmi per portare a compimento propri sogni così come è importante essere sempre pronti a rimodulare propri sogni per circostanze impreviste e inaspettate come quelle che stiamo vivendo in questo particolare momento, ma si tratta solo di rimodulare mete, traguardi e sogni per riprenderli più in là con più serenità.

Di seguito riporto un interessante punto di vista tratto dal libro “Arrendersi mai, come trovare la carica per affrontare positivamente la vita”, di Luis Rojas Marcos, pagg. 73-76: “… chi in passato ha centrato i propri obiettivi a forza di impegno e pianificazione affronta nuove sfide con maggiore ottimismo. Per pianificare un percorso occorre stabilire un traguardo e considerare i passi necessari per raggiungerlo, ma serve anche possedere una certa dose di flessibilità: ‘Se così non funzionerà, ecco pronto il piano B’. L’ottimismo trasforma i desideri in sfide e confida nella propria capacità di superare gli ostacoli che si frapporranno al suo cammino. È una forma concreta di speranza che alimenta la sicurezza in sé stessi… Nel 1986, Bandura battezzò come ‘autoefficacia’ la convinzione di possedere le capacità indispensabili per compiere le azioni utili a raggiungere il traguardo prefisso… Nutrire un atteggiamento incline alla speranza serve in larga misura a sdrammatizzare le avversità, senza per questo misconoscerne la gravità, e sollecita a non gettare la spugna”.

sabato 28 marzo 2020

Erica Marchetti, atletica: La gara più difficile? Campionati mondiali Cali 2015

Lo sport è sfogo, soddisfazioni, crescita e rafforzamento della propria persona!
Matteo SIMONE  3804337230- 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta

Alla pagina FIDAL dedicata a Erica Marchetti, classe ’98, Bracco Atletica, è possibile visionarie la moltitudine delle gare delle svariate discipline dell’atletica leggera, dai 60 metri pani ai 1000 metri di marcia già alla sua giovane età di 22 anni presenziando anche in gare internazionali e mondiali.

Di questo passo c’è da aspettarsi che Erica possa continuare la sua carriera sportiva e non si sa mai che arrivi a correre una maratona o una 100km, oppure si dedichi anche al triathlon completando un full ironman oppure riesca a concludere una gara di decathlon.

Lo sport ai tempi del coronavirus

La gran parte degli atleti comprende e si mostra resiliente

Volevo scrivere qualcosa sullo sport in questo periodo di grande turbamento per tanti, ma non mi decidevo, pensavo che sarebbe stato un po’ delicata e avrebbe potuto provocare una discussione che in questi periodi non è utile.

Continuavo a rimandare e intanto leggevo post di persone che si dispiaceva e si disperavano per l'impossibilità di allenarsi e/o per le gare annullate.

Intanto aumentavano i decessi e le persone che si disperavano e piangevano per la perdita dei propri cari e pensavo: "Com'è possibile che una parte della popolazione si dispera per non poter fare sport liberamente e un’altra parte è disperata e sofferente per la propria salute e quella dei propri cari?

Questa è la vita, finché qualcosa non ci tocca andiamo avanti nella nostra routine, ma poi ci accorgiamo che il cerchio si stringe e sempre più persone sono coinvolte, amici e parenti lontani, ma anche persone prossime a noi e allora ci chiediamo: ma allora potrebbe toccare a noi o a qualcuno dei nostri? Sembra irreale, sembra assurdo, sembra surreale.

venerdì 27 marzo 2020

Marilena Carella, atletica: Lo sport mi ha aiutata tanto psicologicamente

Un sogno realizzato al Trofeo Terra di Bari 2019 Campionessa Provinciale
 Matteo Simone 

La maratona è un obiettivo di tanti runner dopo un congruo periodo di pratica della corsa, con la consapevolezza di essere pronti a gestire i 42 chilometri di corsa e metri 197, un sogno per tanti per sperimentarsi e mettersi alla prova con l’aspettativa di poter incontrare anche il muro del 35° km da affrontare, gestire e superare.

Questo è anche un obiettivo di Marilena ma che purtroppo in questo momento storico deve mettere da parte per non potersi allenare ora e anche perché per il momento le gare sono annullate fino a fine maggio.
Quindi Marilena si deve mettere l’animo in pace, deve essere paziente e fiduciosa e aspettare tempi migliori per potersi allenare e per scegliere una sua prossima maratona, c’è tempo per tutto, ora la priorità è sopravvivere e vivere nel miglior modo possibile possibilmente anche senza maratone, poi si vedrà. 

Barbara Bennici: La voglia di tornare a correre è così forte che ti fa superare tutto

Vincere la mezza maratona a Palermo sotto gli occhi di mio figlio, emozione unica
Matteo SIMONE 21163@tiscali.it

Bisogna sopravvivere se non altro per ritornare a correre, per poter ritornare a sperimentare belle e intense sensazioni, per provare a rivincere, a fare i personal best nelle varie distanze, ritornare a fare maratone cercando soprattutto per Barbara di scendere sotto le 3 ore, tornare a gareggiare sotto gli occhi dei propri figli, insomma tutto ciò ci permette di sacrificarci oggi per tornare a correre domani.

Ebbene sì, si resta a casa a fare potenziamento, ginnastica, esercizi, circuiti, si resta a casa con famiglia, facendo compiti a casa, pulendo casa, ma poi arriverà il momento che si uscirà di casa per allenarsi e cercare gare per mettersi in gioco, per testarsi, per incontrare amici e avversari, per vedere quanta forma si è persa e quanta forma si è mantenuta, per ritornare a soffrire e gioire, a far parte di una squadra, a incontrare allenatori.

Federica Stedile: Lo sport insegna che si può cadere ma anche rialzarsi da soli

La gara della tua vita? Quando ho vinto al Colle Marathon nel 2018
Matteo Simone

Lo sport aiuta a organizzarsi, a conoscersi, a cercare di migliorarsi allenandosi e partecipando a gare a volte sfidanti cercando di andare a podio o vincere o comunque tornare a casa sani e salvi con tanta esperienza acquisita. 

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Federica attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport? Quando ho vinto gare importanti, sì.” 

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