La gara della tua vita? Quando ho vinto
al Colle Marathon nel 2018
Matteo Simone
Lo sport aiuta a organizzarsi, a conoscersi, a cercare di migliorarsi allenandosi e partecipando a gare a volte sfidanti cercando di andare a podio o vincere o comunque tornare a casa sani e salvi con tanta esperienza acquisita.
Di seguito approfondiamo la conoscenza di
Federica attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ti sei sentita
campionessa nello sport? “Quando ho
vinto gare importanti, sì.”
Qual è stato il tuo percorso per
diventare atleta? “Ho iniziato a correre intorno ai 23 anni, così per fare
qualcosa di nuovo, allenandomi pochissimo e facendo qualche gara di paese ogni
tanto. Dopo un anno, un allenatore mi ha proposto di allenarmi seriamente: ho
iniziato a correre con una tabella 5 volte alla settimana. Dopo un anno ho
cambiato allenatore e oggi corro da 5 anni, allenandomi tutti i giorni.”
Lo sport si può fare per divertimento ma a
volte la voglia di migliorarsi viene fuori e allora bisogna organizzarsi per
allenarsi seriamente con più frequenza e più fatica possibilmente facendosi
guidare da più esperti o allenatori competenti che possono indicare la strada
per la performance continuando comunque a sperimentare benessere allo stesso
tempo, senza stress, senza pressioni, questo è lo sport che vogliamo.
Quali
fattori e persone contribuiscono nello sport al tuo benessere e/o performance? “Il mio allenatore in primis, sia per benessere che performance. Inoltre,
una mia grande consapevolezza di me stessa, sia fisicamente che di testa.”
La gara
della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle? “Quando ho
vinto al Colle Marathon nel 2018.”
La spinta migliore a fare sport è quella
che viene da dentro, fare sport per piacersi, per modellare il corpo, per
mettere alla prova la mente nel raggiungere obiettivi sfidanti, per sfidare se
stessi e gli altri, è importante avere a disposizione un allenatore che
affianchi l’atleta nel suo divenire performante cercando di fare salti di
qualità che fanno salire i gradini del podio fino a conquistare vittorie ritenute
importanti e gratificanti per il duro lavoro svolto durante la settimana e per
periodi anche di mesi.
La tua gara più difficile? “Mezza Maratona di
Riva del Garda 2019: mi sono resa conto che non l'avrei chiusa come volevo, mi
sono fermata, per poi riprendere a correre lentamente.”
Quale tua
esperienza ti può dare la convinzione che ce la puoi fare? “Quando dopo un
infortunio di 2 mesi, nel giro di 3 settimane ho vinto una 10k.”
Non si può essere sempre al top, se la
gamba non va o se la testa si rifiuta di proseguire allora è meglio non
insistere, lasciar fare per capire cosa ci frena, una mancanza di fiducia, una
motivazione non chiara, qualcuno che ci giudica o pressioni che subiamo, meglio
fare pace con il cervello e con se stessi e poi ripresentarsi in gara con sorriso,
motivazione, entusiasmo e voglia di divertirsi oltre che gareggiare seriamente
sfidando tutti.
Quali sensazioni sperimenti facendo sport (pre-gara, in gara,
post-gara? “Pregara: adrenalina, leggerissima ansia. Gara: sono
focalizzata sull'obiettivo, adrenalina. Post gara: soddisfazione/gioia o
delusione, a seconda di come è andata o delle sensazioni che ho provato
correndo.”
L’atleta ha a disposizione un bel
pacchetto di sensazioni ed emozioni da sperimentare nel corso di una
competizione agonistica dal pre-gara al post gara, diventa una grande
opportunità di mettersi in gioco con proprie capacità e con preparazione
adeguata.
Quali sono le difficoltà e i rischi nel tuo sport? A cosa devi
prestare attenzione? “Rischio di incorrere in un infortunio sicuramente.
Calibrare benissimo carichi e scarichi per non sovraccaricare.”
Come hai superato eventuali crisi,
sconfitte, infortuni?
“Ho avuto un infortunio serio, altri sono
state tutte cose passeggere, che hanno inficiato poco la mia corsa. All'inizio
ero davvero triste, poi ho imparato ad elaborare la cosa. Delusioni dopo gare
non come volevo passano in fretta invece: sono troppo esigente e perfezionista,
tendo a non accontentarmi.”
Bisogna trovare sempre il giuso
compromesso tra allenamenti e recuperi per riprendersi, per non inficiare sul
fisico e non rischiare infortuni.
C'è stato il rischio di incorrere nel
doping? Un messaggio per sconsigliarne l'uso? “No, mai. Qualsiasi sostanza
farmacologica ha per contro vari effetti indesiderati sul corpo. È un rischio
per la propria salute. Parlando di un discorso etico invece, ognuno risponde
alla sua coscienza.”
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli
allo sport? “Fare sport è come una piccola vita: insegna a sudare e
impegnarsi per arrivare a qualche risultato, insegna che bisogna competere in modo sano
con i compagni, a confrontarsi alla pari, insegna che si può cadere, ma anche
rialzarsi da soli.”
Concordo con Federica, lo sport è una
grande palestra di vita, insegna tanto sia ai ragazzi che agli adulti, il
valore del lavoro, del duro lavoro, della fatica che non è mai vana, aiuta a
raggiungere obiettivi ambiziosi, a riprovare, a on scoraggiarsi, a rialzarsi
sempre riprovando in modo diverso sempre con il sorriso, con positività,
pazienza.
Familiari e amici cosa dicono del tuo sport? “Ogni tanto
qualche amico viene a vedermi alle gare e mi incoraggia nel mio percorso.
Qualche familiare ogni tanto mi ha detto che dedico troppo tempo allo sport, ma
non mi importa minimamente il giudizio degli altri.”
Cosa hai scoperto di te stessa nella
pratica dell’attività fisica? “Mi sono ricordata
che sono forte e che posso farcela: non solo nello sport.”
Lo sport può aiutare ad avere più fiducia
in sé, a cavarsela, a diventare più resilienti, a riprovarci sempre coltivando
proprie passioni che fanno stare bene.
Ritieni utile lo psicologo dello
sport? Per quali aspetti e in quali fasi? “Sinceramente no.
Probabilmente ad alto livello potrebbe essere magari utile in particolari
frangenti. Penso che se uno debba aver bisogno di uno psicologo nello sport, in
realtà abbia ‘problemi’ non strettamente legati allo sport: ansia, autostima
ecc.”.
Prossimi
obiettivi? “Un anno di gare
interessanti, a partire dai cross, passando poi per 10k e stagione in pista in
estate. Magari una mezza maratona in autunno.”
Psicologo,
Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
Nessun commento:
Posta un commento