lunedì 30 marzo 2020

Simona Arnoldi, Runners Bergamo: Con coraggio e tenacia tutto è possibile

Ho imparato ad affrontare di petto ogni situazione anche nella vita quotidiana
Matteo SIMONE 

Lo sport è sempre stato un veicolo e uno strumento per rafforzare le persone, per incrementare fiducia, coraggio e positività per organizzarsi in percorsi di allenamento che portano a raggiungere obiettivi sfidanti come una maratona di corsa a piedi.

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Simona attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Alla partenza della maratona di New York, sul ponte di Verazzano siamo un po' tutti ‘campioni’!”. 
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? È nato quasi per sfida, dopo un intervento al crociato anteriore del ginocchio (dovuto ad una brutta caduta sciando) ho seguito un’ottima riabilitazione che mi ha permesso di rimettermi in strada dopo 6 mesi. Da lì è nata una passione sfrenata per la corsa, dalle tapasciate domenicali, nuove amicizie, un nuovo team di amiche ‘GoMilfGo’ e mi sono lanciata nelle prime mezze maratone, la prima maratona ed un sogno nel cassetto che finalmente dopo 20 anni ho aperto e trasformato in realtà!”.

Lo sport diventa un’opportunità per seguire un lungo e faticoso percorso alternativo al divano, alla comodità, un lungo percorso di impegni costanti ma incontrando tanti amici con gli stessi interessi e lo stesso stile di vita per condividere non solo fatica ma anche gioie e soddisfazioni, trasferte e traguardi ambiziosi, difficili ma non impossibili.
Quali fattori e persone contribuiscono nello sport al tuo benessere e/o performance?Ci sono molti stimoli nella corsa che permettono tutti i giorni di ottenere benessere e miglioramenti. Le socie Runners, amici del mio team Runners Bergamo, il mio Coach che mi segue assiduamente, la mia passione sempre forte, i prossimi obiettivi”.

I mondo della corsa diventa un mondo privilegiato, chi ci fa parte sperimenta ricche e intense sensazioni ed emozioni soprattutto con i propri amici, si organizzano faticosi allenamenti ma a volte all’insegna dello scherzo e dell’umorismo per far sì che la fatica si alleggerisca e inoltre è un’opportunità di far parte di una grande squadra con ognuno una risorsa per l’altro, chi allena, chi partecipa, chi vince, chi fa ridere, chi si dispera, uno per tutti e tutti per uno, una grande terapia gruppale.
La gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle?
La maratona di New York, il mio sogno più grande! Una volta nella vita (almeno) è da vivere!”. 
La tua gara più difficile?La mezza maratona di Bibione sotto una pioggia torrenziale ed un vento gelido!”.

Nello sport si cerca di raggiungere propri obiettivi e trasformare sogni in realtà anche se a volte non fila tutto liscio, certe gare diventano faticoso e difficili da affrontare e portare a termine ma ognuna lascia un segno da trasformare in insegnamento appreso.
Quale tua esperienza ti può dare la convinzione di potercela fare? Dopo la prima maratona a Valencia ho capito davvero tante cose. Credo che la regina delle corse metta alla prova testa e cuore, oltre che le gambe. Ti faccio capire che con coraggio e tenacia tutto è possibile, ho imparato ad affrontare di petto ogni situazione anche nella vita quotidiana”.

Questo sembra essere il vantaggio dello sport che permette di diventare più tenaci, fiduciosi e coraggiosi, cercando di risolvere ogni situazione, ogni problema sia in ambito sportivo ma anche nella vita quotidiana, si riesce ad affrontare, superare e gestire anche le situazioni più difficili senza disperarsi troppo così come accade davanti al muro della maratona.
Quali sensazioni sperimenti facendo sport (pre-gara, in gara, post-gara)?La tensione pre-gara è forte sempre, la preparazione, le tabelle che non sai mai se riesci a concludere bene e senza infortuni, pensare all’outfit della gara, è tutta una sensazione pazzesca che porta alla linea di partenza con quella giusta adrenalina che serve per affrontare la gara. Dopo lo start la testa è tutta concentrata sul percorso, ma senza farsi prendere troppo dai tempi del garmin. Io vivo la gara sempre molto bene, me la godo, riesco ad assaporare il tifo della gente, piuttosto che il panorama della città, della natura. È questo che mi piace più in assoluto di ogni gara. E vorrei riuscire a tenere sempre queste emozioni durante le mie corse future. Il post gara è sempre esaltante, le endorfine in circolo rimangono attive in me per almeno 48 ore! E diventa tutta una festa!”.

Ecco cosa spinge le persone a fare sport, a mettersi in gioco, a sperimentarsi a partecipare gare, molti credono che siano masochisti, ma loro, anzi noi, sperimentiamo una vita ricca e piena ogni momento contemplando sia sensazioni positive che negative perché servono tutte per attivarsi, per partire, per risolvere qualcosa, ci vuole rabbia, grinta, ansia, entusiasmo, voglia di fare, di vincere, di lottare, di resuscitare, si sopravvivere.
Quali sono le difficoltà e i rischi nel tuo sport? A cosa devi prestare attenzione?Le difficoltà ci sono sempre, soprattutto per la preparazione, abbinare gli allenamenti con i turni di lavoro e gli impegni familiari non è sempre facile. La paura di subite infortuni è sempre alta, la paura soprattutto di compromettere qualche gara importante. Devo prestare attenzione sempre a rispettare la tabella di allenamento e non strafare, rispettare i giusti riposi. Fosse per me correrei sempre e pure troppo!”.

Come dice Simona, bisogna trovare un giusto equilibrio negli allenamenti per non inficiare il logorio del fisico, le relazioni e i contesti familiari e lavorativi, non si smetterebbe mai, si vorrebbe fare sempre sport in ogni condizione e situazione ma a volte bisogna rallentare o fermarsi, come sta avvenendo in questo particolare periodo storico dove bisogna mettere un po’ da parte ogni nostro interesse e pensare a tutelare noi stessi e gli altri per vivere e sopravvivere prima di tutto e poi riorganizzarci in un futuro più o meno prossimo per rimodulare mete e obiettivi.
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni?Con pazienza, riposo e fisioterapia. Non mi sono mai scoraggiata, nemmeno con l’infortunio ai tibiali subito 3 settimane prima della mia prima maratona”.

Questo è il momento di non scoraggiarci, di essere fiduciosi e pazienti per riprendere più in là i nostri abituali ritmi di allenamento, ora bisogna essere resilienti nel rispettare regole e raccomandazioni per far sì che ognuno sia una risorsa per l’altro, per essere insieme una collettività resiliente.
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport? Abbandonate il divano, uscite, state all’aria aperta, mettete in circolo le endorfine, la fatica, il sudore, la stanchezza muscolare sono sensazioni uniche! E poi il cuore e la mente non possono che beneficiarne. Lo sport serve non solo a stare meglio ma ad affrontare la vita in modo un po’ più semplice e sereno. Avanti tutta a tutti!

Lo sport aiuta in molte circostanze e in molte fasi della vita, a iniziare da ragazzi per giocare soprattutto all’aria aperta, per conoscere cosa sono capaci di fare se ascoltano la lezione e con l’impegno costante.
C'è stato il rischio di incorrere nel doping? Un messaggio per sconsigliarne l'uso?Assolutamente no. Sono contro ad ogni tipo di doping, pure alla tachipirina prima di una gara! Lo sport deve essere sano e consapevole. Siamo esseri umani con i nostri limiti, non abbiate paura di affrontarli, superarli e se non possibile accettarli. Senza compromettere la salute”.

Infatti siamo fatti per funzionare bene con acqua e prodotti naturali, non forzare il nostro organismo con altri carburanti che non potrebbe accettare che potrebbero essere deleteri ma soprattutto che lede la sportività e la lealtà.
Familiari e amici cosa dicono del tuo sport? Ho tanti amici che corrono e ovviamente appoggiano ogni mia scelta. In famiglia sono tutti orgogliosi di me, vedono i sacrifici che faccio e le difficoltà per gestire le giornate. I colleghi dopo ogni gara mi festeggiano sempre”.

In genere gli atleti sono sempre visti bene da alcuni e male da altri, bisogna farsene una ragione e trovare sani equilibri e compromessi fare del proprio meglio per sé stessi e per gli atri rispettando sé stessi e gli altri e stando in pace con sé stessi.
Cosa hai scoperto di te stessa nella pratica dell’attività fisica?Ho scoperto di essere più testarda di quello che pensavo di essere, ho scoperto una tenacia infinita e soprattutto ho scoperto di avere un forte coraggio e positività, che riesco piacevolmente a trasmettere ad altri”. 
Ritieni utile lo psicologo dello sport?Per ora no, ma il mio coach mi sostiene anche un po’ psicologicamente quando affronto le difficoltà”.

Lo sport aiuta a sviluppare consapevolezza, autoefficacia e soprattutto resilienza facendo pare di squadra che condividono regole e ideali e raccolgono premi e momenti insieme di fatica e di conoscenza reciproca.
Prossimi obiettivi? Sogni realizzati e da realizzare?Maratona di Parigi 5 aprile. Ho un altro sogno grande da realizzare, le 6 majors, le 6 maratone mondiali più importanti. Chissà!”.
Un messaggio per le ragazze del mondo?Siamo donne e siamo fortissime, facciamoci strada anche nella corsa, dimostriamo che siamo un passo più avanti anche lì! È uno sport troppo bello per noi, da modo di gestire allenamenti in modo autonomo e riesce a creare legami e amicizie uniche! Provateci!”.

È importante avere obiettivi per poter stilare piani e programmi di allenamenti ma sempre pronti a rimodularli se cambiano le condizioni, così come sta accadendo in questo periodo che bisogna tirare i remi in barca e aspettare tempi migliori o comunque organizzarsi diversamente per continuare a praticare un minimo di sport con fiducia e ottimismo sperando che il meglio debba ancora venire.
Come ti vedi a 50 anni?Di corsa, ovviamente! Vorrei programmare una maratona oltreoceano e poi prolungare una vacanza in Polinesia un regalo per i miei 50 anni! Non brutta l’idea no?!”.

Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it  
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR 

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