Andrà tutto bene se coltiviamo
l’arte del rallentare e del fermaci
Quando non siamo disponibili al cambiamento, quando rinunciare ci fa stare troppo male, questi sono campanelli a cui dobbiamo prestare attenzione. Dobbiamo sempre cavalcare l’onda del cambiamento con pazienza, fiducia e resilienza. Tutto muta e si trasforma, ma questo non deve essere un problema anzi può diventare uno stimolo per nuove esperienze. Fermarsi ogni tanto è importante per riflettere e coltivare altre pratiche come la meditazione.
A volte cambiamenti di vita drastici e
improvvisi possono essere considerati un’opportunità per riscoprire il piacere
di rallentare o fermarsi riprendendo tante buone abitudini messe da parte per
la frenesia della vita quotidiana, ad esempio: esercizi di respirazione,
visualizzazioni positive, meditazione, esercizi di mobilità articolare,
scrittura, lettura, cura di sé, visione vecchie foto, yoga, cibi e bevande sani
come acqua, frutta e verdure.
Nella mia attività ho sviluppato un
modello dal nome R.O.SA che è l’acronimo di Respiro, Osservazione, Sensazioni,
Autoconsapevolezza. È importante fermarsi e ascoltarsi, notare il proprio
respiro, guardarsi dentro e anche percepirsi come parte di un tutto: l’ambiente
circostante, le persone che ci circondano. È fondamentale sviluppare più
autoconsapevolezza attraverso la percezione di sé stessi, delle proprie
sensazioni corporee, avvertire il dolore, il caldo o il freddo, ad esempio.
È importante accettare e rispettare le
raccomandazioni suggerite del momento per un congruo periodo di tempo in attesa
di ritornare alla quotidianità, a tal proposito segnalo il DECRETO DEL
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11 marzo 2020 - Ulteriori disposizioni
attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in
materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19,
applicabili sull'intero territorio nazionale. (GU n.64 del 11-3-2020)
Interessante la dichiarazione in diretta
video del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, di cui riporto alcune
parole: “Vorrei cominciare ringraziando
prima di tutto, ancora una volta, i medici, gli operatori sanitari, i
ricercatori che mentre vi parlo stanno lavorando senza sosta negli ospedali per
combattere l’emergenza sanitaria, per curare i nostri malati. Il mio grazie va
anche a tutti voi, che state rispettando le misure che il Governo ha adottato
per contrastare la diffusione del virus. Vi ringrazio perché so che state
cambiando le abitudini di vita, state compiendo dei sacrifici, so che non è
facile, ma sappiate che con questa vostre rinunce – piccole o grandi – stanno
offrendo grande contributo prezioso al Paese. Soli pochi giorni fa vi ho
chiesto di cambiare le vostre radicate abitudini di vita, rimanendo a casa il
più possibile, uscendo solo lo stretto necessario. La stragrande maggioranza di
voi italiani ha risposto in modo straordinario. Quando ho adottato queste
misure – che limitano anche alcune delle nostre amate libertà - ero consapevole
che si trattava di un primo passo e ragionevolmente non sarebbe stato l'ultimo,
che a breve sarebbe stato necessario un passo ulteriore. Ora, questo è il
momento di compiere un passo in più. Ma ora disponiamo anche la chiusura di
tutte le attività commerciali, di vendita al dettaglio, ad eccezione dei negozi
di generi alimentari, di prima necessità, delle farmacie e delle parafarmacie.
E voglio dirvi un’ultima cosa: se saremo tutti a rispettare queste regole,
usciremo più in fretta da questa emergenza. Il Paese ha bisogno della
responsabilità di ciascuno di noi, della responsabilità di 60 milioni di
italiani che quotidianamente compiono piccoli grandi sacrifici. Rimaniamo
distanti oggi per abbracciarci con più calore, per correre più veloci domani.
Tutti insieme ce la faremo".
Si è in tanti ad intervenire, ognuno
diventa una risorsa se ben organizzata, se ben strutturata. Si creano
relazioni, nuovi ponti, collaborazioni per aiutare coloro che hanno bisogno in
questo momento a causa di qualcosa molto grande e terribile. L’aiuto
psicologico può aiutare a riorganizzarsi, a trovare nuove risorse individuali,
familiari, amicali, di rete locale. L’aiuto psicologico può aiutare a sviluppare
fiducia in sé stessi e negli altri.
Anche il Governo ha avviato la campagna
#iorestoacasa, per partecipare basta scaricare il cartellino: stamparlo,
piegarlo, incollarlo, tagliarlo e poi appenderlo alla porta.
In tanti si stanno mobilitando per invogliare
le persone a restare a casa e riporto di seguito le motivazioni della
testimonial Chiara Chiavetta, attrice palermitana, attraverso un suo video dove
elenca cinque motivi per stare in casa: ”1. Non voglio contagiare gli amici
e chi mi sta intorno. 2. Non voglio tornare nella mia città di origine,
Palermo, per non rischiare contagiare la mia famiglia. 3. Con gli amici basta
mandarsi messaggi e telefonarsi. 4. Credo in una Italia solidale. 5. Ho
scoperto la lettura, la scrittura e soprattutto la pittura. Mi sto divertendo
tantissimo!”
L’aiuto psicologico può avere l’obiettivo
di sviluppare la resilienza nelle persone, aiutare a ricostruire fiducia e
relazioni, ricostruire sé stessi, la propria attività. L’aiuto psicologico può
avere l’obiettivo di incrementare fiducia e pazienza in attesa di ritornare
gradualmente alla quotidianità, di riprendere le cose lasciate in sospeso, di
prendersi cura di sé.
L’impatto di un evento considerato
imprevedibile, devastante, stressante sui bambini e gli adulti comporta
sensazioni intense e insolite, forti emozioni, pensieri bizzarri, comportamenti
non abituali, è possibile che si possa manifestare panico, confusione,
congelamento, tutte sensazioni ed emozioni terribili che nessuno vorrebbe
sentire e sperimentare che spiazzano. Si rimane sorpresi e impotenti davanti
all'imprevisto e inimmaginabile che crea danni, lutti, dolore, perdite enormi.
Interessanti i consigli dell’Istituto
Superiore di Sanità del 6 marzo 2020: “Colpiti
dallo stress anche i bambini, più agitati, inquieti ed insistenti nelle loro richieste.
Possiamo e dobbiamo aiutarli, come suggerisce l’OMS. Hanno bisogno anche loro
di essere rassicurati, di una carezza in più, di spiegazioni, di ascolto. In
caso di separazione, ad esempio per ricovero in ospedale, stabilite comunque
contatti regolari con i vostri bambini, anche per telefono, e rassicurateli
fornendo spiegazioni chiare con linguaggio adatto alla loro età: ad esempio, la
mamma, il papà, o altra persona della famiglia, potrebbero iniziare a non
sentirsi bene e potrebbero andare in ospedale per un po’ di tempo.”
Gli psicologi possono intervenire per
contenere ed elaborare dolore, sofferenza, panico, disperazione, per
accompagnare vittime e familiari per indirizzarli ad accettare e affrontare
l’onda del cambiamento imposta della routine giornaliera in attesa di poter gradualmente
ritornare alla quotidianità quando sarà possibile.
Interessanti le parole dell’Arcivescovo
Ordinario Militare per l’Italia Santo Marcianò, del 9 marzo 2020, soprattutto
la parte finale: “Dobbiamo sentire
fratelli gli uomini di scienza, che si stanno adoperando nella ricerca e nelle
cure, nella speranza di vincere questa dura battaglia per la vita; gli uomini
delle Istituzioni, impegnati a ridare al Paese ordine e protezione, per
limitare la diffusione del contagio; e come non ringraziare con forza il nostro
Presidente della Repubblica, capo delle Forze Armate, che tanto equilibrio,
lucidità di guida, forza d’animo e capacità di incoraggiamento sta mostrando
anche in questo frangente? Dobbiamo sentire fratelli gli uomini e le donne che
più ci sono vicini e più hanno bisogno di noi, perché anziani, fragili, soli.
Chi è solo ha paura e non ritrova motivi per sperare. La storia di questo
virus, con le restrizioni imposte, ci sta ricordando il valore della vita, di
ogni suo attimo e del suo orizzonte di eternità, ben superiore a guadagni
personali e bilanci pubblici, e ci sta insegnando che possiamo fare a meno di
tante cose superflue, persino di tante cose utili… Ma non possiamo fare a meno
gli uni degli altri!”
A seguito di eventi critici, oltre alle
cure mediche, ai consigli da parte della comunità scientifica, ai provvedimenti
delle istituzioni; l’aiuto psicologico può essere importante e fondamentale per
la persona che ha bisogno di sentirsi tutelato, compreso, ricevere un rinforzo
sulle proprie capacità di affrontare la situazione.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha
diffuso un vademecum intitolato “Gestire lo stress durante l’epidemia di
Coronavirus”.
Il Consiglio nazionale ordine psicologi italiani
ha realizzato un vademecum psicologico.
Per far fronte alle possibili domande
della popolazione in merito agli aspetti psicologici dell’emergenza Covid-19,
l'Ordine degli Psicologi della Liguria, in collaborazione con il Corpo Italiano
di Soccorso dell’Ordina di Malta (CISOM), Croce Rossa, Emdr e Sipem, abbiamo
attivato un servizio di ascolto psicologico telefonico rivolto alla popolazione
e attivo 7/7 giorni nelle fasce orarie: 9-12, 14-17, 20-22. Il servizio è attivo dal giorno
19/03/2020.
In Lombardia è attivo il servizio PRONTO
PSY - Covid.19 organizzato dall’associazione SIPEM SoS Federazione - Società
Italiana Psicologia dell'Emergenza (che fa parte dell’elenco nazionale delle
strutture operative della Protezione Civile): si tratta di un servizio GRATUITO
di supporto psicologico TELEFONICO offerto da SIPEM SoS - Lombardia
(Associazione di volontariato di Psicologia dell'Emergenza). Si rivolge
principalmente ai cittadini che si trovano in isolamento o quarantena
domiciliare a seguito dell'emergenza Coronavirus. Per accedere al servizio è
necessario innanzitutto inviare una mail all'indirizzo sipemsoslombardia@gmail.com
fornendo il proprio recapito telefonico o telefonando al numero telefonico
indicato in modo da lasciare un recapito telefonico. Nelle 48 ore successive
all'invio della mail uno psicologo volontario della Sipem SoS - Lombardia
ricontatterà il cittadino per fissare un colloquio telefonico (anche via
whatsapp o skype).
L'Ordine degli Psicologi della regione
Puglia ha attivato una task force per intervenire in merito a richieste di
aiuto relative a condizioni psicologiche di ansia, angoscia, paura del contagio
e fragilità emotive. Le referenti, da contattare anche per coordinare gli
psicologi disponibili, di tutte le province, ad intervenire, sono le
consigliere dell'Ordine: Dott.ssa Anna Palumbo tel. 3334698723 Dott.ssa Laura
Corvaglia tel. 3471108358.
Di seguito alcune informazioni utili, a
cura degli psicologi dell’emergenza CISOM, che possono aiutarci ad evitare due
errori possibili: sopravvalutare o sottovalutare (negare) il problema.
Andrà tutto bene se coltiviamo l’arte del
rallentare, fermaci, della creatività, fiducia apprendendo dall'esperienza,
qualsiasi esperienza. Se riusciamo a essere pazienti e responsabili possiamo
sviluppare resilienza e potremmo uscirne fuori anche più rafforzati.
Anche le emozioni sono contagiose e
possono alleviare e ricaricare soprattutto chi sta in prima linea e vorrebbe
tanto restare in una casa al sicuro, andrà tutto bene se ognuno di noi fa del
proprio meglio cercando di essere una risorsa preziosa per sé stesso e per gli
altri continuando ad andare avanti anche se ora c'è paura, ansia, disperazione,
sconforto.
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delle donne. Donne sempre più determinate, competitive e resilienti; Sport, Benessere e Performance. Aspetti
psicologici che influiscono sul benessere e performance dell’atleta; Ultramaratoneti e gare estreme.
Psicologo,
Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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