Matteo Simone
Psicologo, Psicoterapeuta
Non si è mai pronti a cambiamenti di vita drastici e improvvisi.
Quanto meno te lo aspetti succede l’imprevisto inaspettato
e non si è pronti a gestire il dolore, la sofferenza, la rabbia, la
frustrazione, la vergogna, l’incredulità.
A seguito di eventi critici,
disturbanti, traumatici; oltre alle cure mediche, ai consigli da parte della
comunità scientifica, ai provvedimenti delle istituzioni; l’aiuto psicologico è
importante e fondamentale per la persona che ha bisogno di sentirsi tutelato, compreso,
ricevere un rinforzo sulle proprie capacità di affrontare la situazione.
Gli psicologi possono intervenire dove
c’è trauma e tragedia per contenere ed elaborare dolore, sofferenza, panico,
disperazione, per accompagnare vittime e familiari per indirizzarli ad
accettare e affrontare l’onda del cambiamento imposta della routine giornaliera
in attesa di poter gradualmente ritornare alla quotidianità quando sarà
possibile.
L’impatto di un evento considerato imprevedibile,
devastante, stressante sui bambini e gli adulti comporta sensazioni intense e
insolite, forti emozioni, pensieri bizzarri, comportamenti non abituali, è
possibile che si possa manifestare panico, confusione, congelamento, tutte
sensazioni ed emozioni terribili che nessuno vorrebbe sentire e sperimentare
che spiazzano.
Si rimane sorpresi e impotenti davanti all'imprevisto e inimmaginabile
che crea danni, lutti, dolore, perdite enormi.
Interessanti i consigli dell’Istituto Superiore
di Sanità del 6 marzo 2020:
“Colpiti dallo stress anche
i bambini, più agitati, inquieti ed insistenti nelle loro richieste. Possiamo e
dobbiamo aiutarli, come suggerisce l’OMS. Hanno bisogno anche loro di essere
rassicurati, di una carezza in più, di spiegazioni, di ascolto. In caso di
separazione, ad esempio per ricovero in ospedale, stabilite comunque contatti
regolari con i vostri bambini, anche per telefono, e rassicurateli fornendo
spiegazioni chiare con linguaggio adatto alla loro età: ad esempio, la mamma,
il papà, o altra persona della famiglia, potrebbero iniziare a non sentirsi
bene e potrebbero andare in ospedale per un po’ di tempo.”
Un po’ alla volta bisogna comprendere
quello che è successo, quello che ci sta accadendo, quello che non siamo pronti
ad affrontare, gestire, superare e organizzarsi. Ognuno diventa una risorsa per
l’altro, in base alle proprie competenze, esperienze, professionalità.
C’è
bisogno di sanitari, parasanitari e volontari che si prendono cura, che si occupano
dell’altro con proprie competenze e professionalità, dedizione e motivazione.
Si è in tanti ad intervenire, ognuno
diventa una risorsa se ben organizzata, se ben strutturata. Si creano
relazioni, nuovi ponti, collaborazioni per aiutare coloro che hanno bisogno in
questo momento a causa di qualcosa molto grande e terribile. L’aiuto
psicologico può aiutare a riorganizzarsi, a trovare nuove risorse individuali,
familiari, amicali, di rete locale. L’aiuto psicologico può aiutare a
sviluppare fiducia in se stessi e negli altri.
Interessanti le parole del Presidente
FITri Luigi Bianchi, del 09 marzo 2020 Prot. n° 309 indirizzata A tutte le
ASD/SSD affiliate, Ai CCRR FITri, Ai Delegati regionali e provinciali FITri. Soprattutto
nella parte finale:
“Consapevole delle
problematiche che tutto ciò sta producendo, ma anche dell’eccezionalità del
momento storico che tutti noi stiamo vivendo, chiedo la collaborazione di tutti
voi, in attesa che la situazione gradualmente migliori per tornare presto alla
normalità. Detto questo, voglio esortarvi a non mollare in questo momento di
difficoltà collettiva. Non è una frase fatta dire che dalle crisi possano
nascere nuove opportunità. Continuate a fare allenare i ragazzi, magari con
modalità innovative, fuori dagli schemi, anche individualmente, se necessario
ciascuno presso la propria abitazione, ove non fosse possibile rispettare i
dettami del Decreto, ma non molliamo. Confido nella capacità e nelle competenze
dei tecnici delle società che riusciranno ad escogitare sistemi alternativi, ma
comunque molto efficaci, per proseguire in maniera produttiva i programmi di
allenamento e sono certo che, quando riusciremo a riprendere l’attività a pieno
regime, sarete tutti pronti.”
L’aiuto psicologico può avere l’obiettivo di sviluppare la resilienza nelle persone, aiutare a ricostruire fiducia e relazioni, ricostruire se stessi, la propria attività.
L’aiuto
psicologico può avere l’obiettivo di incrementare fiducia e pazienza in attesa
di ritornare gradualmente alla quotidianità, di riprendere le cose lasciate in
sospeso, di prendersi cura di sé.
Il Consiglio nazionale ordine psicologi italiani
ha realizzato un vademecum psicologico.
Di seguito alcune informazioni utili, a
cura degli psicologi dell’emergenza CISOM, che possono aiutarci ad evitare due
errori possibili: sopravvalutare o sottovalutare (negare) il problema.
Andrà tutto bene se coltiviamo l’arte del
rallentare, fermaci, della creatività, fiducia apprendendo dall'esperienza,
qualsiasi esperienza. Se riusciamo a essere pazienti e responsabili possiamo
sviluppare resilienza e potremmo uscirne fuori anche più rafforzati.
Sviluppare la resilienza;
Sport,
Benessere e Performance. Aspetti psicologici che influiscono sul benessere e
performance dell’atleta.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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