lunedì 29 marzo 2021

Nicola D'Alessandro: Ho provato bellissime emozioni in tante manifestazioni

Matteo SIMONE
3804337230- 21163@tiscali.it

Lo sport permette di sperimentare sensazioni ed emozioni diverse e intense soprattutto partecipando a gare di ultramaratona per le tante ore di gara incontrando paesaggi, amici in gara, dove si può andare incontro anche a crisi e difficoltà.

Di seguito l’esperienza di Nicola attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Ti sei sentito campione almeno un giorno? “Nello sport mai, nella vita si!”. 
Qual è stato il tuo percorso nello sport? “Provengo dal calcio (5-17 anni), poi canoa olimpica ( 17-29 anni), triathlon (29-31 anni), in ultimo la corsa 

Ci sono tante modalità di fare sport individualmente o in squadra, è importante avere passione ed essere motivati per impegnarsi e credere allenandosi e gareggiando mettendosi in gioco e apprendendo sempre dall’esperienza.

domenica 28 marzo 2021

I meccanismi psicologici negli sport da combattimento

Matteo SIMONE 
Psicologo, Psicoterapeuta

Conoscenza e consapevolezza di sé stessi; risorse, capacità e limiti; credere in se stessi e non mollare; resilienza per gestire e superare momenti e periodi difficili; gestire stress e/o paura; sostegno e motivazione; obiettivi; autoefficacia, fiducia in sé stessi, ancorarsi a precedenti esperienze di competenza e successo.

Interessante la testimonianza di Umberto Framondino che riporto nel mio libro Sport, Benessere e Performance Aspetti psicologici che influiscono sul benessere e performance dell’atleta, Prospettiva Editrice, Civitavecchia (RM) 2017, pagg. 251-254, capitolo 7. Allenare la mente, paragrafo 1. Umberto Framondino, pugile: Allenare la mente è difficile. 

Francesco Capuano, pallanuoto: La squadra per me è un elemento fondamentale

 Lo sport è partecipazione e unione sia nel bene che nel male 
Matteo SIMONE

3804337230- 21163@tiscali.it


Lo sport
 contempla, gioco, stile di vita, gruppo di appartenenza, successi. Si inizia a fare sport, si incontrano amici, si fa pare di una squadra, si decidono ruoli, si seguono indicazioni di esperti e allenatori, si pianificano obiettivi individuali e di squadra. 

Di seguito Francesco racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande. 

Che significa per te praticare attività fisica? “L’attività sportiva è per me la possibilità di fare ciò che mi piace, cercando di dare sempre il massimo”.  

Quando ti sei sentito campione nello sport? “Mi sono sentito un campione nello sport quando a 17 anni e mezzo sono stato convocato a disputare una partita di pallanuoto in prima squadra”. 


Si cresce, si matura, si hanno grandi opportunità in diversi ambiti e contesti tra cui lo sport dove si viene notati per bravura e successo dimostrato e tutto ciò incrementa fiducia e motivazione nel continuare e nel fare sempre meglio impegnandosi costantemente con determinazione. 

sabato 27 marzo 2021

Jean-Louis Vidal: Ho scoperto l'ultra running all'età di 59 anni

 discovered ultra running at age 59 and decided to go for it for many years 

Matteo SIMONE

L’A.S.D. Transeo con il patrocinio della FIDAL, del Comune di Policoro e della IUTA (Associazione Italiana di Ultramaratona e Trail), ha organizzato la 2° edizione della 6 Days UMF - Winter Edition, manifestazione podistica agonistica sulle distanze di 1000 miglia, 10 Giorni, 1000 Km, 6 - 24 - 48 ore, 6 giorni, 100 km, 100 miglia, maratona e 50 Km.  

Le gare si sono svolte su di un anello di 1082 metri omologato FIDAL. La gara di 1000 miglia è stata vinta da Denis Orsini in 359h20’31”, precedendo il francese Jean-Louis Vidal in 370h38’09” e il finlandese Petri Mikael Perttilä in 380h05’08”. 
Di seguito Jean-Louis, nato il 31.07.1956 e della società AS Issou racconta la sua esperienza rispondendo ad alcune mie domande. 
Cosa ti spinge a correre 1.000 miglia? Sono appassionato delle incredibili possibilità del corpo umano. Non cerco prestazioni brutali ma piuttosto la gara in equilibrio. Ho notato durante le mie gare a tappe (TranseGaule-FRA-19 giorni-1190 km, DeutschlandLauf-GER-19 giorni-1350 km, Joggle-GBR-17 giorni-1400 km e HollandUltraTour-NED-14 giorni-900 km) che il mio corpo è migliorato dalla seconda settimana. Idem per i 6 giorni (800km) dove i giorni migliori sono gli ultimi 2. Ero curioso di sapere come si sarebbe comportato il mio corpo su una corsa non-stop di più di 6 giorni”.  

Le fasi della ripresa psicologia dell’atleta

La prima cosa da fare è partire dalle proprie sensazioni fisiche, corporee, sentirsi, fare una scansione corporea dalla sommità della testa e scendendo fino alle punte dei piedi. L’atleta può individuare le parti fragili, deboli, da potenziare. 

L’atleta può individuare eventuali criticità che lo abbiano portato all’infortunio, può valutare, studiare cosa migliorare e potenziare, può focalizzare la sua attenzione per evitare successivi infortuni, ridefinire le priorità che si era prefissato prima dell’incidente, allargare i suoi interessi anche ad ambiti non sportivi, continuando, contestualmente a mantenere i contatti con il suo mondo sportivo, l’allenatore e la squadra, accettare le emozioni negative legate all’infortunio, in attesa di riprendersi la sua identità di sportivo. 

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