mercoledì 7 settembre 2016

Gianluca Taverna: Ho battuto gente molto più in forma di me usando la testa

Ero la metà degli altri fisicamente!

Per essere performanti e sperimentare successo non basta il fisico ma anche una grande forza mentale, di seguito Gianluca ci racconta la sua esperienza di atleta.
Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita? “Si, quando ho vinto una gara sulla spiaggia organizzata da Radio Deejay. Avevo 25 anni e ho battuto gente molto più in forma di me usando la testa dove il fisico non arrivava, e sono riuscito a stupire anche lo speaker che era smaccatamente contro di me (aveva anche ragione, ero la metà degli altri fisicamente!)”
Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta? “Mi è sempre piaciuto lo sport e ne faccio molto da oltre 15 anni, ma 5 anni fa ho deciso di provare a spingere un po’ di più di quanto avessi fatto fino a quel momento è ho iniziato a praticare sport a livello agonistico.”
Hai dovuto scegliere nella tua vita di lasciare uno sport a causa di una carriera scolastica o lavorativa? “No, ma ho dovuto rallentare molto, ed in alcuni momenti anche abbandonare, per la nascita delle mie figlie e i loro primi anni.”
Quali sono i fattori che hanno contribuito al tuo benessere o alla tua performance? “I fattori che contribuiscono maggiormente sono quelli psicologici, cioè il pormi degli obiettivi e raggiungerli. La motivazione nasce da questo e spinge il fisico.”

A volte è la testa che spinge il fisico, puoi essere fisicamente aitante e forte quanto vuoi ma se non ci metti la testa non vai da nessuna parte, il corpo si rifiuta. La testa può convincere te stesso ed il corpo che se vuoi puoi, la testa può far credere te stesso delle tue capacità e quindi farti impegnarti per raggiungere gli obiettivi prefissati in modo da trasformare i sogni in realtà.

martedì 6 settembre 2016

Anonimo: Lo sport mi ha sempre aiutato a superare i momenti brutti della mia vita

Matteo SIMONE  21163@tiscali.it 

A volte lo sport diventa un toccasana e un modo per andare avanti, per risollevarsi dalle ceneri, per elaborare situazioni. Di seguito l’esperienza di una donna atleta.

Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita o sempre una comune sportiva?Sono una comune sportiva che si è sempre impegnato e continua a farlo per avere sempre ottimi risultati.”
Come ha contribuito lo sport al tuo benessere?Lo sport mi ha sempre aiutato a superare i momenti brutti della mia vita, mi ha dato sempre la carica per andare avanti.”
Come hai scelto il tuo sport?Sono stata sempre appassionata di sport e quindi gli sport da praticare che ho scelto sono quelli più simili al mio carattere. La corsa l’ho scelta perché per me è lo sport ‘di liberazione del fisico e della mente’ per eccellenza, quando corro sono libera da pensieri di ogni genere.

Lo sport aiuta a espellere tossine dal fisico, a liberare ed elaborare la mente da pensieri che a volte diventano disturbanti, aiuta anche a progettare il futuro giorno per giorno.

lunedì 5 settembre 2016

Rio 2016, Riccardo De Luca 5° nel pentathlon moderno individuale

Matteo SIMONE

Massimiliano Monteforte, atleta, allenatore, una vita per lo sport, tanti progetti, tanti allenamenti. Molto sensibile. 

Un po’ di tempo fa Massimiliano Monteforte rispose a un mio questionario di psicologia e sport per il benessere e la performance (Il punto di vista dei comuni sportivi e dei campioni, quali sono gli aspetti che incidono sul benessere e quali sulla performance) e tra le tante domanda vi era la seguente: Cosa hai scoperto del tuo carattere nel praticare attività fisica?Che ho una determinazione ed un metodo che altri non hanno. Questo mi ha permesso, dopo 30 anni di attività agonistica di diventare un allenatore professionista.”

Gabriele Abate: Mi è mancata la vittoria Europea e Mondiale individuale per pochi secondi

Matteo SIMONE 
3804337230- 21163@tiscali.it 

Gabriele Abate, una vita da campione prediligendo la Montagna ma si è saputo esprimere dal mezzofondo alla maratona con successi individuali e di squadra in tutto il mondo. 
Ideatore e organizzatore del Valsusa Trail uno dei trail più belli con la Sacra di San Michele www.valsusatrail.it
Di seguito le sue miglior prestazioni e i suoi successi e a seguire una breve intervista.
Personali: Maratona 2h20'34" Milano 2008, ½ Maratona 1h06'19" Padenghe sul Garda (BS) 27/11/2011, 10 km 30'40", 5km 14'20", 3.000 m 8'13", 1.500 m 3'53".
Migliori prestazioni 2012: Campione Europeo a squadre Corsa in Montagna - Denizli (Turchia), Campione Italiano Lunghe Distanze Carovilli (IS), Vice Campione Italiano Kilometro Verticale Chiavenna, Vice Campione Italiano Corsa in Montagna.
Migliori prestazioni 2011: Campione Europeo e mondiale a squadre Corsa in Montagna, Campione Italiano Lunghe Distanze Monte Mondone (Trento).

venerdì 19 agosto 2016

Max Monteforte: La corsa è forza, divertimento, allegria e benessere


Massimiliano Monteforte, una vita per lo sport, da atleta, allenatore, tanti progetti, tanti allenamenti.

Molto sensibile, lo conosco da un po’ di anni ed è nata una sorta di collaborazione di intenti per il benessere nello sport, per la sensibilizzazione alla lotta al doping. 
Max è anche un organizzatore di gare e tra l'altro gestiva il settore Top Atleti della Maratona di Roma.
Disponibilissimo a rispondere ad un questionario di psicologia e sport per il benessere e la performance (Il punto di vista dei comuni sportivi e dei campioni, quali sono gli aspetti che incidono sul benessere e quali sulla performance).

I vari tipi di terreno nella corsa

STEFANO SEVERONI


  La corsa è un’azione ciclica, che prevede in successione una fase di appoggio del piede sul terreno e una fase di volo, ed è finalizzata al rapido avanzamento del corpo nello spazio. La durezza del fondo ha un effetto diretto sulla velocità che un atleta può mantenere su una certa distanza. Il tempo d’appoggio dei piedi su una superficie morbida è tre volte superiore rispetto a quello su una superficie dura. Ma se una superficie dura favorisce dei tempi più veloci, rende anche più facile incorrere in un infortunio da stress o da sforzo prolungato. Il fondo da prediligere per le corse di un atleta dipende dall’obiettivo del proprio allenamento.
                                                                        ASFALTO 
   La maggior parte delle gare di corsa su strada si svolge sull’asfalto. La sua consistenza facilita il mantenimento del ritmo. Per chi si allena d’abitudine su questo tipo di fondo – non certo morbido –è necessario procurarsi un paio di scarpe da corsa ben ammortizzate e non usurate.
                                                                        CEMENTO
  
Il cemento è un materiale assai duro e non va bene correrci sopra troppo spesso o troppo a lungo, senza scarpe adeguatamente ammortizzate. L’unico aspetto positiva del correre sui marciapiedi, è che si hanno inferiori probabilità di essere investiti da un’autovettura o motoveicolo.
   

giovedì 18 agosto 2016

Enrico Mandile, gara della vita: la più dura, la 100miglia del Magredi

Matteo Simone 

A volte si cerca di cambiare stile di vita, per esempio si arriva alla consapevolezza che il fumo tutto sommato può nuocere alla salute e allora può capitare di incontrare la corsa che all’inizio può sembrare faticosa, noiosa ma poi gli allenamenti e le gare diventano come ciliegie l’una tira l’altra.

Di seguito l’esperienza dell’ultrarunner Enrico Mandile.
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Gradualmente, prima come alternativa al fumo, dopo come piacere.”
Quali fattori hanno contribuito al tuo benessere o performance?Non avendo mai praticato la corsa, ho scoperto un mondo nuovo. Le lunghe distanze sono arrivate poco dopo quando ho iniziato gradualmente ad aumentarle.

La gradualità è fondamentale per innamorarsi di qualcosa come può essere anche un’attività fisica come la corsa.

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