mercoledì 24 gennaio 2018

Dory, softball: Lo sport di squadra, all'aria aperta, mi ha dato equilibrio e libertà

Matteo SIMONE 
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Lo sport ti permette di far parte di una squadra, di condividere obiettivi individuai e di squadra difficili e sfidanti, ti permette di fare un percorso insieme di prendere una direzione verso mete ambite e sfidante confrontandosi e aiutandosi, ti permette di far parte di un gruppo che si allena per sperimentare benessere e anche performance, per migliorare, per essere una squadra sempre più coesa.

Di seguito l’esperienza di Dory attraverso risposte ad alcune mie domande.
Ti sei sentita campionessa nello sport almeno un giorno della tua vita?Sì, quando un bambino che allenavo ha fatto un tema in classe dove doveva descrivere un campione dello sport, e lui ha parlato di me.”
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta?Un percorso di sacrifici...allenamenti lontano da casa, ho accettato la sfida di chi non credeva in me...la mia passione per il softball, però, è stata più forte: sono arrivata alla serie A2, pur avendo cominciato a 18 anni, e ho praticato fino a tre anni fa, ne avevo 48.

venerdì 5 gennaio 2018

Cotugno Giovanni selezionatore rappresentativa Puglia per 3° Trofeo Regioni 2018

Matteo Simone 

La Iuta Italia (Italian Ultramarathon and Trail Association) ha indetto per il 2018 il 3° Trofeo delle Regioni, manifestazione con cadenza annuale articolata su 3 prove, riservata sia alla categoria femminile che a quella maschile e rivolta alle Rappresentative Regionali di Ultra Trail.


In ciascuna prova, ogni Rappresentative Regionali, maschile e femminile, potrà essere composta, a discrezione del Selezionatore Regionale, da un massimo di 6 elementi residenti nella regione che rappresentano, dei quali, solo i primi 3 faranno classifica. 
I componenti di ciascuna Rappresentative Regionali potranno essere diversi rispetto alla/e prove precedenti.
L'Area Trail della IUTA ha conferito a Cotugno Giovanni il ruolo di Selezionatore per la Rappresentativa Regionale della Puglia che parteciperà al Trofeo delle Regioni di Ultra Trail.

giovedì 4 gennaio 2018

Vito Intini, record del mondo 24h di corsa sul tapis roulant 2017

Matteo SIMONE 

Vito Intini a Reggio Emilia ottiene il record del mondo delle 24 ore di corsa sul tapis roulant con 253,83km.

Il precedente era di 248,12 km detenuto dall'australiano Luca Turrini. 
Vito deteneva quello italiano di 234,2 km, alla 22^ ora ha superato il suo record italiano.
Nel 2019, stabilisce il record mondiale di tapis roulant di 24 ore, correndo 265,20km.
Non c’è un età per iniziare a fare sport o per essere competitivi, così come non c’è un’età per smettere di fare sport o di smettere di essere competitivi, Vito Intini ha quasi 50 anni, continua a essere motivato nella pratica della sua disciplina che è l’ultramaratona, continua a mettersi in gioco e a ottenere risultati di rilievo come quest’ultimo record.
Di seguito approfondiamo la sua impresa attraverso risposte ad alcune mie domande.

mercoledì 3 gennaio 2018

Roldano Marzorati, ultrarunner: Entrare in una sorta di trance vigile


Chi sceglie di essere ultramaratoneta e di partecipare a gare estreme sembra che non abbia limiti, vuole andare avanti, vuole cercare competizioni sempre più dure, difficili, e solo l’infortunio, l’incidente, un malessere può fermarli.

Gli atleti considerano l’importanza del fattore mentale, affermando che non basta solamente l’allenamento fisico ma è opportuno sviluppare anche aspetti mentali quali la caparbietà, la tenacia, la determinazione e questi aspetti poi saranno utile anche per la vita quotidiana, infatti permetteranno di saper gestire ed affrontare determinate situazioni considerate difficili.

Matteo Nocera, ultrarunner: Quest’anno sto lavorando sulla distanza

Matteo SIMONE

Matteo Nocera nel 2017 entra nel mondo delle ultramaratone partecipando a gare da 6 ore vincendone alcune e poi man mano che si allena, si mette in gioco in gare, si confronta con altri atleti maturando la consapevolezza che lui può essere un uomo delle lunghissime distanze e infatti vince la gara di 100 miglia uscendone con nuove consapevolezze fino a convincersi che lui può far bene stando ore e ore correndo sulla strada.
Nella sua mente matura l’idea di provare gare di 24 ore che vince al primo debutto in tale specialità e così facendo sperimenta e apprende dalla scuola dello sport di strada e ora è orientato a conquistarsi una maglia azzurra per partecipare agli europei del 2018.

Francesco Cannito, l'uomo immagine che ogni gara vorrebbe avere


Grandissimo Francesco Cannito, l'uomo immagine che ogni gara vorrebbe avere per coinvolgere persone a fare sport e condividere gioia e fatica, l'uomo che guida al traguardo tante persone come se fosse un capotreno che guida il treno dello Sport, se la segnaletica non è esatta ci pensa lui a portarti sulla giusta via sempre sul treno dello Sport, se i ristori non sono sufficienti ci pensa lui a consigliarti come integrarti, grande amico ultrarunner.

Conosco Francesco Cannito, persona umile felice e resiliente, conduttore non solo di treni a rotaie ma anche di treni dello Sport, conduce felicemente e resilientemente al traguardo non solo se stesso ma anche sua moglie e tanti altri vagoni di persone che attraverso lo sport si risentono vivi al mondo.

Il treno dello sport a volte passa e bisogna per prenderlo al volo

Matteo SIMONE 

Il nuovo giorno non ci porta niente se stiamo ad aspettare il corso degli eventi, se rimandiamo, se restiamo troppo nella zona di confort. 

Sta a noi rimboccarsi le maniche e andare verso nuovi orizzonti, verso quello che vogliamo. 
Ora è il momento.
Ogni tanto uscire fuori dalla zona di confort  fa incontrare cose semplici e stimolanti che fanno apprezzare cose che non consideri, il treno del cammino permette di approfondire conoscenza personale, dell'altro e del territorio, la fatica premia.

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