giovedì 27 aprile 2023

Eugenio Ducoli, ultrarunner: Lo sport mi ha donato e insegnato molto

 Il movimento ci fa sentire veramente e dignitosamente vivi 
Matteo SIMONE
3804337230- 21163@tiscali.it

Lo sport è davvero un’ottima palestra e scuola di vita per tutti e per ogni età, dove si può apprendere a stare al mondo nel migliore dei modi, condividendo spazi e contesti con altri. 

Di seguito, approfondiamo la conoscenza di Eugenio attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Qual è stato il tuo percorso per diventare atleta? Grazie al costante e quotidiano sostegno e supporto dei miei familiari, che mi hanno elargito il dono più grande che si possa concedere a un figlio...hanno creduto in me. Grazie al fatto che anche loro, in diversi contesti, hanno praticato differenti discipline motorie e soprattutto per merito di una mia personale convinzione, nonostante la mia giovane età, fin dalle mie prime esperienze natatorie, subacquee, calcistiche e podistiche, che il corpo umano ha bisogno di movimento perché nasce per muoversi, e una regolare attività fisica aiuta a diminuire il rischio di patologie e ha effetti positivi sulla salute psichica della persona… 

Come sei cambiato attraverso lo sport? Carissimo Matteo, lo sport mi ha donato e insegnato molto...a esempio a condividere e a socializzare! Mi ha educato alla disciplina e all'organizzazione! Mi ha trasmesso l'insegnamento dell'importanza dello sforzo, dell'impegno e della regolarità! Ha incrementato progressivamente in me l'autostima! E soprattutto, mi ha insegnato la più alta e unica forma di rispetto, inclusione e valorizzazione del prossimo…


Bellissime e significative le parole di Eugenio che saltano l’utilità e il vantaggio dello sport individuale e di gruppo, dal benessere alla performance, all’insegnamento di valori. 
Nello sport chi e cosa contribuiscono al tuo benessere o performance? Nello sport come nella vita, ciò che mi ha sempre permesso di mantenere una buona condizione di salute psicofisica ed emotiva ma non solo, sono in primis i miei genitori, i miei familiari, i miei figli, le mie passioni e, nonostante l'arduo calvario, che ormai da molti anni stiamo attraversando...la bellezza e la semplicità delle persone e del mondo che ci circonda…

Inoltre, grazie al mio precedente contesto professionale, educativo, riabilitativo e sportivo e soprattutto,  alle numerose relazioni amicali e non, create con belle persone, che io chiamo guerrieri di vita, ho imparato la genuina e autentica calma della mente, l'auto aiuto a moderare lo stress, come migliorare l'umore anche in condizioni profondamente strazianti, a combattere la depressione quotidiana che assale ciascuno di noi, e a non cedere alle perverse tentazioni delle vita, inoltre mi sono reso conto negli anni, che certe abitudini personali, aiutano molto a prevenire e aiutare a gestire anche i problemi di salute mentale sempre più gravi e sempre più diffusi…

In effetti, dice ben Eugenio lo sport aiuta tantissimo le persone a prendersi cura di se stessi nel corpo e nella mente, a trovare serenità esistenziale coltivando una passione e e cercando di migliorare nella ricerca della performance e inseguendo obiettivi, sogni e mete sfidanti ma non impossibili, applicandosi con costanza, metodo, determinazione. 
La gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle? Caro Matteo, rispondo alla tua quarta domanda con una risposta apparentemente non pertinente al contesto prettamente sportivo, ma, dato che per me lo sport è vita e la vita è sport, ti dirò che la gara più emozionante, più soddisfacente, più ardua e la più impegnativa, l'ho iniziata il giorno in cui è nato mio figlio maggiore Lorenzo e, per tutto ciò che Dio ha voluto e vorrà per noi, noi ci batteremo come veri atleti fino alla fine…


Ognuno di noi segue dei percorsi di vita che siano sportivi, familiari, relazionali, lavorativi, scolastici e a volte le prove sono davvero durissime e ci vuole pazienza e fiducia in se per restare lungo il percorso senza mollare e senza lamentarsi troppo ma accettando qualsiasi sfida e cercando di fare il meglio che si può, godendo di ciò che si può ogni momento, ogni giorno, apprezzando il gusto delle semplici cose. 

Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva? Carissimo Matteo, forse un giorno ti racconterò di persona dell'arduo calvario che ormai da più di cinque anni sto e stiamo attraversando quotidianamente...Se non fosse stato per il sincero ed autentico sostegno dei miei familiari e dell'amore per lo sport, forse oggi non sarei più un uomo, una persona con diritti e dignità...non sarei più Eugenio…

Ringrazio Eugenio per il suo coraggio e fiducia a raccontare di sé e della sua famiglia rendendo la sua situazione accettabile e gestibile così come succede in diversi ambiti e contesti della vita quotidiana di ognuno di noi, affrontando ogni situazione come una gara da impegnarsi e crederci per portarla a termine. 

Cosa hai scoperto di te stesso praticando sport? Nel corso degli anni, con tutti gli alti e bassi della vita, ho scoperto che il movimento ci fa sentire veramente e dignitosamente vivi…Infatti, grazie alle numerose discipline sportive che ho sperimentato o praticato, ho capito che non è necessario praticare una disciplina a livello agonistico ma è sufficiente allenarsi qualche ora a settimana per sentirsi già meglio. 
Credo molto nella famosa frase “Mens sana in corpore sano”, ovvero, mente sana in un corpo sano, sono infatti fermamente convinto che si riferisce proprio alla stretta relazione che deve esserci tra benessere mentale e fisico...ed io aggiungerei anche spirituale! Grazie allo sport che ho sempre praticato e a tutti i sentimenti, le emozioni, le paure, le incertezze e le difficoltà che ne sono derivate, ho approfondito la consapevolezza che nello sport come nella vita si può costantemente migliorare lo sviluppo cognitivo, la creatività e la concentrazione. Si può accrescere la definizione di obiettivi, il coordinamento con il tema e il lavoro per raggiungerli, aumentando l’autostima e la fiducia in sé stessi e verso gli altri, oltre che l’auto-affermazione.  

Da anni, ho capito che lo sport consente di passare più tempo all’aria aperta e liberare la mente dalle preoccupazioni, migliorando la condizione vitale di ciascun essere umano. Infine, grazie allo sport, traslabile poi necessariamente nella regolare quotidianità di chiunque, si migliorare l’attenzione, l’autocontrollo e il problem solving, per coesistere in armonia e collaborare sinergicamente su questa terra, in una condizione di autentica accettazione dell'altro e di totale inclusione individuale…

Un’ottima testimonianza e consapevolezza dei vantaggi dello sport a diversi livelli fisici e mentali, con tanti aspetti dai progetti da portare avanti all’incremento della fiducia in sé.  

Hai sperimentato l'esperienza del limite nelle tue gare? Più volte ho sperimentato l'esperienza del limite e della possibilità di superare i miei limiti...La mia filosofia personale consiste nel decidere che una cosa costruttiva e positiva può e sarà fatta e poi... trovare il modo per farla…Carissimo Matteo, nello sport come nella vita, per mantenere acceso il nostro motore umano, serve del genuino carburante, ed esso lo reperiamo nel rispetto di noi stessi e degli altri, nella valida motivazione, nella disciplina e soprattutto nella passione…
Sono fermamente convinto che quando ci dicono che non possiamo farcela, ci stanno mostrando i loro limiti...non i nostri…Come disse tempo fa la Williams: "Credi in te stesso quando nessun altro lo fa…Ciò, ti renderà all’istante un vincitore." 
Quali sensazioni sperimenti facendo sport (allenamento, pre-gara, gara, post-gara)? Lo sport come la vita è una costante esperienza carica di tante emozioni...Nel vivere, come nel praticare quotidianamente sport, io avverto un positivo cambiamento nella percezione di me stesso. Un incremento dell’energia e maggior entusiasmo durante lo svolgimento delle attività di tutti i giorni. Un incremento progressivo del mio stato di prontezza mentale. Un aumento del piacere, della soddisfazione e del godimento per l’esercizio fisico. 

Di giorno in giorno inoltre, percepisco sempre più, un aumento del buon umore e una diminuzione dello stato depressivo e dell'insorgenza di condizioni nocive di stress cancerogeno. Infine, grazie alla regolare applicazione nella pratica sportiva, percepisco una sempre maggiore fiducia in me stesso… 
Quali sono i tuoi pensieri in allenamento e in gara? Caro Matteo, dato che lo sport mi consente di gestire lo stress, allenare la mente e aumenta l'autostima, oltre che il senso di autoefficacia e la valida motivazione, i miei principali pensieri sono sempre rivolti a migliorare in positivo me stesso, per contribuire nel mio piccolo a migliorare la vita delle persone che amo e anche di coloro che incontro lungo il mio pellegrinaggio quotidiano. Lo sport carissimo Matteo è uno stile di vita, trasversale alle diverse stagioni dell’esistenza di ogni individuo, nell’ottica di un benessere fisico, psicoemotivo e spirituale. 
Ritengo che essere o meno “sportivi” sia una scelta di fondo di chi vuole investire su se stesso, prima ancora che sulla propria salute, con l’impegno e la dedizione che rendono lo sport una metafora della vita: vittorie e sconfitte, valori, regole, disciplina, obiettivi, collaborazione, sacrificio, realizzazione, fiducia, rispetto, consapevolezza, cadute e delusioni ecc...
Continuerò sempre a sostenere, da essere umano, uomo, genitore, sportivo, educatore e non solo, che chiunque dovrebbe prendere consapevolezza che, per i nostri figli, per le future generazioni, noi rappresentiamo una base sicura, da cui partire e verso cui tornare; così, gli istruttori sportivi e gli insegnanti di educazione fisica, i genitori e gli appassionati, dovrebbero sempre più riconoscersi come punto di riferimento, come un faro che illumina e orienta. 

Bellissime le parole di Eugenio, atleta, sportivo, genitore, educatore. Lo sport è davvero un’ottima opportunità per esprimersi, per conoscersi, per apprendere tecnica, strategie, valori, per sviluppare consapevolezze, per incrementare autoefficacia e soprattutto per sviluppare resilienza, imparando a gestire ogni momento, ogni situazione anche se può apparire al primo impatto irrisolvibile. 
La tua gara più estrema o più difficile? Carissimo Matteo...non potendo scindermi da me stesso e soprattutto non potendo frazionarmi in più individui, accorperò e unificherò la seguente risposta in un unico dogma centrale per la mia persona...Mio caro amico, dal mio punto di vista, il concetto di gare estreme si può estendere a molteplici settori e aree.  

Ci sono, a esempio, le gare sportive alle quali ho partecipato, a esempio competizioni di Skyrunning in alta quota dove ti sembra di poter sfiorare il cielo con un dito, piuttosto che gare podistiche/ultramaratone su lunga distanza, dove a volte, in certi momenti, percepisci l'armonia dell'avventuriero e l'esperienza del pellegrino...in queste come in altre, spesso si vedono fronteggiarsi campioni o aspiranti tali di fronte a un pubblico di tifosi più o meno numeroso…Ma per me, semplicemente essere umano appassionato, esistono anche gare personali e professionali, che ci aiutano a crescere nel nostro percorso di vita e, non meno importanti ovviamente, le gare sentimentali...Ritengo infatti, che sia nelle competizioni sportive che in quelle della vita di tutti i giorni, la sconfitta, non sia il peggior fallimento...Non aver tentato affatto, è per me il peggior fallimento… 
Negli anni, in seguito a numerose "cadute", delusioni, paure e tentativi di fuga, mi sono finalmente convinto che essere capaci di sorridere dopo una sconfitta è la migliore vittoria...perché forse, come dissero tempo fa, in questa vita è più importante saper perdere che saper vincere. Eppure, quasi sempre, a partire dalla scuola, si sforzano di insegnarci la meno importante delle due cose. 

In effetti ci sono gare sportive e gare di vita personali da affrontare, gestire, superare apprendendo sempre da ogni esperienza che sia di vittoria o sconfitta. Importante è non evitare l’esperienza ma mettersi in gioco.  
Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport? Io, ho sempre creduto che la pratica dello sport, contribuisce a definire il nostro stile di vita: ci sono molteplici fattori che portano a dedicarsi alle discipline sportive e a non mollare secondo me! Nel mio caso specifico, i costanti fattori stimolanti, che mi hanno consentito di progredire lungo questo impervio cammino sportivo e non solo, sono stati il mantenimento e il miglioramento dello stato di salute, la necessità di distrazione dalla vita frenetica quotidiana, la volontà di mantenermi in equilibrio psicofisico, lo spirito di competizione sano, la voglia di svago, la passione il divertimento...ecco caro Matteo, queste sono solo alcune delle motivazioni che mi spingono giorno dopo giorno sempre più verso lo sport. 
Inoltre, da sempre, considero lo sport come un modello di valori. I valori, in senso ampio, ritengo siano convinzioni molto profonde e forti che determinano le nostre azioni, ma che incidono anche sulle nostre amicizie e relazioni. I valori caro Matteo, ci vengono trasmessi sia dal contesto che ci circonda (famiglia, scuola, lavoro), dai rapporti che instauriamo (le amicizie) e dalla pratica sportiva. Per questo, sono profondamente convinto che lo sport concepito in maniera sana, ha la capacità di insegnarci e farci apprendere condotte utili per la crescita personale. 

Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? Mio carissimo Matteo, è una verità tanto lampante quanto scomoda: le sconfitte, i dolori, le delusioni...sono parte integrante dell’esistenza. Piccole e grandi, nella sfera privata, in quella sportiva come in quella lavorativa, segnano la vita di tutti noi. Ma il modo in cui lo fanno e le conseguenze che hanno sono diverse da individuo a individuo…Ho imparato negli anni, soprattutto nell'ultimo periodo di drastico calvario, che ci sono quelli che si lasciano travolgere e quelli che reagiscono. Per i primi purtroppo sono un dramma (spesso insuperabile), mentre per gli ultimi rappresentano una opportunità...Qualcosa da cui trarre insegnamento per ripartire con maggiore consapevolezza ed esperienza e raggiungere gli obiettivi desiderati. 
Amico mio, purtroppo non posso negare che la sconfitta è sempre dolorosa. Colpisce la nostra autostima profondamente e la sicurezza in noi stessi e rende difficile guardare con ottimismo al futuro. Ho capito, anche grazie alla quotidiana lotta di mio figlio Lorenzo contro l'esclusione da diversa abilità, che primo passo per reagire consiste proprio nel riconoscere che la sconfitta non è la fine di tutto. Piuttosto si tratta di una battuta d’arresto, qualcosa che mette fine a una fase della vostra vita. Ma che non preclude assolutamente l’inizio di un’altra.  

In effetti la vita è ciclica e imperfetta, bisogna accettare e prendere quello che ci viene regalato e utilizzarlo trasformandolo nel migliore dei modi, cercando di non subire ma cavalcare qualsiasi disagio o situazione anche se fosse destabilizzante ma che non deve bloccare qualsiasi processo o percorso di crescita o sviluppo personale. 
Un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport? Carissimi ragazzi, grandi costruttori di futuro, progettisti di nuovi orizzonti...è stato detto che il passato è storia, il domani è un mistero, oggi è un dono che dobbiamo appunto valorizzare come il più raro presente (regalo) che ci sia mai stato concesso...quindi, amici miei, iniziamo ora a valorizzare le nostre abilità, le nostre competenze e soprattutto le nostre passioni costruttive… 
Per quanto concerne la realtà sportiva, avendola praticata quasi da sempre, posso dirvi per certo che i principali valori educativi che derivano dallo sport sano, rispettoso ed inclusivo riguardano: Rispetto, Collaborazione, Risultato, Integrazione e Appartenenza, Competizione sana, Emozione, Disciplina e Costanza, Impegno e Sacrificio, Motivazione, Autostima, Etica. Ma in cima a tutto miei cari ragazzi, io pongo l'assoluto e universalmente Rispetto… 

Io ritengo che il rispetto, sia uno dei valori fondamentali che sono alla base dello sport e della vita. Il rispetto è un atteggiamento che favorisce le relazioni interpersonali. Rispettare noi stessi è forse la prima forma di rispetto da considerare: lo sport ci aiuta a comprendere i nostri bisogni e accettare i nostri limiti. La corretta pratica sportiva ci insegna anche il rispetto verso i propri compagni di squadra e verso l’allenatore e per ultimo, ma non meno importante, il rispetto verso gli avversari. 
Un vero sportivo, cari atleti del futuro, deve insegnare a un allievo le tecniche e le tattiche per vincere una gara, ma deve soprattutto educarlo a essere leale, inculcando il concetto che l’avversario non è il nemico, ma un atleta che si sta sforzando di conseguire un risultato come il suo…Spesso troviamo la terminologia Fair play, la quale ovviamente non è una regola scritta...Ma per me sta alla base di tutto, il suo significato è quello di rispettare le regole e l’avversario, accettare e riconoscere i propri limiti, sapere che i risultati sportivi ottenuti sono connessi all’impegno impiegato, promuove valori tanto importanti nella vita quanto nello sport come l’amicizia, lo spirito di gruppo e il rispetto del prossimo. 
Per quali aspetti e in quali fasi potrebbe essere utile lo psicologo nello sport? Caro Matteo, io ritengo che la Psicologia dello sport possa offrire agli atleti tecniche per gestire le emozioni, di rilassamento e di training mentale per migliorare la performance agonistica. Avendo letto, studiato, pratico e approfondito molto il contesto della realtà sportiva, posso esporre, come tra l'altro numerosi giornalisti e studiosi dell'ambiente motorio hanno più volte affermato, che da molto tempo si è affermata la concezione sociale dello sport intesa come modello educativo, di integrazione sociale o come veicolo di salute e benessere psico-fisico che rendono lo sport un ‘diritto di cittadinanza’ in tutte le fasi del ciclo di vita. In questo senso, credo che la psicologia dello sport possa offrire programmi e progetti che facilitano l’avviamento allo sport nelle varie fasce di età, in particolare quelle più deboli e soprattutto il mantenimento dell’attività sportiva nel lungo termine, per il benessere psico-fisico ed emotivo personale e soprattutto per l'accettazione di noi stessi e del prossimo. 
Sogni realizzati e da realizzare? Prossimi obiettivi? Al momento, mio carissimo amico, il mio sogno più grande, più sconfinato e più travagliato, ovviamente seguito da obbiettivi molto nitidi e precisi, proprio perché i sogni se non si basano su fondamenta solide di obbiettivi autentici e genuini, non si concretizzeranno mai, è quello di tornare ad una condizione di vera libertà e soprattutto di potermi riavvicinare alle persone che tanto amo...ecco, questa al momento, è la mia corsa più impegnativa, dolorosa e difficile...ma come dicono dalle mie parti: Mai Molà... 

Bisogna crederci fino alla fine impegnandosi, con la consapevolezza che si può fare, può accadere, se siamo davvero motivati, se lo desideriamo davvero tantissimo, se la riteniamo un a cosa importantissima per noi. 
Una frase o parola che ti aiuta nelle difficoltà? Carissimo Matteo, una frase che mi ha sempre e costantemente accompagnato lungo il mio quotidiano percorso di vita, che tanti anni fa mio zio che purtroppo non c'è più mi disse, ricollegabile a una citazione di Alessandro Magno, dal quale tra l'altro ho tratto il nome per chiamare il mio terzo splendido figlio..."Per aspera sic itur ad astra"...Mentre, un altrettanto straordinaria frase di buon auspicio che tempo fa rivolsero a me, e io molto spesso dedico alle persone che ammiro e stimo..."Ti auguro di avere sempre il vento in poppa, che il sole ti risplenda in viso e che il vento del destino ti porti con sé a danzare tra le stelle". 

Per aspera sic itur ad astra” è una frase latina, spesso usata quale motto o incitazione, che significa letteralmente: «attraverso le asperità sino alle stelle». 
Ti ispiri a qualcuno? In realtà, ho imparato negli anni e in seguito a numerose peripezie e avversità che la vita mi ha posto di fronte, che la più alta forma di ispirazione la possiamo trarre da tutti coloro che quotidianamente, con sincerità, trasparenza, onestà e rispetto, ci accompagnano nella nostra crescita personale interiore…Perché come disse il grande Antoine de Saint-Exupéry..."Ed ora ecco il mio segreto, un segreto molto semplice: è solo con il cuore che si vede bene; l’essenziale è invisibile agli occhi." 
Come ti vedi tra 10 anni? Tra dieci anni mio caro Matteo non mi vedo affatto...ho imparato da tempo a vivere giorno per giorno, passo dopo passo e soprattutto a valorizzare la bellezza della semplicità che circonda
Cosa dà e cosa toglie lo sport?
Mio carissimo Matteo, lo sport mi ha solo che donato...sogni, speranze, desideri e soprattutto autentiche amicizie...perché in fondo amico mio, l'amicizia è l'unico cemento capace di tenere insieme il mondo…Uno dei miei motti personali è sempre stato: "Allenati come un atleta. Mangia come un nutrizionista. Dormi e divertiti come un bambino. Vinci come un campione." In fondo, mio caro Matteo, come disse Gabriele D'Annunzio..."Fare sport è una fatica senza fatica." In attesa di poter finalmente conoscere un serio e competente professionista come te, ti auguro ogni bene possibile e un buon proseguimento per la tua avventura professionale...Con affetto e gratitudine. 

Ringrazio davvero tantissimo di cuore Eugenio per la sua cortesia e disponibilità a rispondere riccamente e trasmettendo davvero un forte interesse e amore per sport e per la vita di ogni momento, ogni giorno, ogni situazione da vivere e apprezzare intensamente, qualsiasi situazione, qualsiasi momento. 

Matteo SIMONE 380-4337230 - 21163@tiscali.it
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

1 commento:

Claudia ha detto...

Trapela una autentica convinzione che contagia! Grazie Eugenio! Le tue parole sono incoraggianti e si sente un entusiasmo che fa bene allo spirito! Incoraggiare i nostri giovani ad abbracciare uno sport e' un atto di grande responsabilità e di amore verso di loro! L'allenamento quotidiano aiuta ad affrontare le sfide della vita...grazie!

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