Complimenti anche al mio allenatore: bravo zio non sbagli un colpo!
Matteo SIMONE
Il 25 aprile 2023 si è svolta la 50 Km di Romagna, corsa su strada valida quale Campionato Italiano FIDAL e UISP, con partenza e arrivo a Castel Bolognese (RA).
Il vincitore assoluto è stato il keniano Peter Wahome Murithi in 2h49’24”, precedendo il francese Ruel Guillaume 2h58’51”, il giapponese Haruki Okayama 3h00’06”, il marocchino Youness Zitouni 3h00’41”.
La vincitrice è stata la giapponese Mai Fujisawa 3h22’37”, precedendo la ceca Petra Pastorova 3h28’29” e Federica Moroni 3h29’18" che ottiene il titolo di Campionessa Italiana FIDAL, completano il podio del Campionato Italiano Eva Grisoni 3h31’21” e Luna Silvia 3h31’37”. Il titolo di Campionessa Italiana UISP è stato vinto da Ilaria Bergaglio 3h36’09”.
Da menzionare la prestazione di mio nipote Giusto Simone che all’esordio della 50km, con il crono di 3h11’46, diventa vicecampione italiano assoluto UISP (preceduto solo da Alessio Terrasi) e vicecampione italiano M35 FIDAL (preceduto da Simone Pessina 3h08’58”, completa il podio Marco Menegardi 3h13’12”).
Di seguito, approfondiamo la conoscenza di Giusto Simone (Atl. AVIS Castel S. Pietro/G.S. Lamone) attraverso risposte ad alcune mie domande.
Complimenti per il 2^ posto M35 alla 50km di Romagna? Soddisfatto? Grazie, complimenti anche al mio allenatore: bravo zio non sbagli un colpo! Decisamente sì, molto soddisfatto! Un altro esperimento andato bene: all'esordio in una 50km ho avuto buone sensazioni dal 1° all'ultimo km e questo è ciò che più mi rende soddisfatto, oltre alle medaglie e piazzamenti ottenuti, in mezzo a diversi campioni di livello assoluto!
Una grande prova per Giusto che da poco più di un anno e mezzo si è dato a questo sport, lasciando il calcio, e ha deciso di provare le prime maratone temendo un po’ il muro del maratoneta, oltre i 30km, ma con l’esperienza e l’allenamento è riuscito a preparare una grande gara di 50km con fiducia e maggior sicurezza accanto a tanti campioni italiani e di livello mondiale con record nelle diverse distanze. Davvero un esperimento riuscito benissimo, non improvvisato ma studiato e preparato a puntino.
Criticità? Al contrario di quanto potessi pensare prima di partire, devo dirti che martedì non ho avvertito criticità particolari; è stato tutto superlativo, sensazioni sempre buone, probabilmente il livello di concentrazione e il piano tattico di gara che avevamo preparato, ha funzionato alla grande! Aggiungo che ho avuto la fortuna di condividere dal 1km all'ultimo la gara con un amico e compagno di squadra Alessandro Raiti, e sicuramente questo ha aiutato.
Finché non si gareggia e si porta a conclusione una gara non si sa di preciso cosa aspettarsi ma l’esperienza aiuta a fare sempre meglio e a essere giudiziosi, accorti, attenti, pazienti, ottenendo sempre più padronanza di se stessi e del contesto di gara. Avere un compagno di squadra dello stesso livello aiuta a condividere la fatica e le gioie facendosi forza a vicenda e Giusto e Alessandro hanno fatto una gara eccezionale in progressione arrivando insieme felici e soddisfatti.
Potevi far meglio? Con il senno di poi si può far sempre meglio, ma sono contento della gara che ho fatto, perché l'unico obiettivo che mi ero prefissato al via, era fare gara in negative split; pertanto, mi sono dosato nella prima parte fino al km 30, per poi crescere dalla discesa del Monte Albano fino alla fine, ed è stato così. Mettiamola in questo modo, sono sicuro che faremo meglio!
Come hai deciso di partecipare? Ho fatto la maratona di Roma il 19/03 uscendo abbastanza bene e senza bisogno di recuperare troppo; quindi, ad un certo punto mi sono detto: siamo in ballo, balliamo! Teniamo lo stato di forma un altro mese e facciamo questo nuovo esperimento!
È più di un anno di esperimenti, prova dopo prova, gara dopo gara sempre centrando obiettivi sfidanti, impossibili ma non impossibili, anche l’anno scorso si doveva decidere se fare la mezza o la maratona di Ravenna e poi la forma c’era, il tempo di preparazione era sufficiente ed è stato un grande esperimento riuscito, così come altre gare, così come continueremo a fare, valutando volta per volta e rimodulando giorno dopo giorno obiettivi.
Come ti sei preparato? Mi sono preparato aumentando il kilometraggio settimanale, correndo di più, inserendo allenamenti collinari e approfittando della Maratona del Lamone, per fare un ulteriore allenamento lungo a buoni ritmi. Diciamo che ho continuato la preparazione della maratona di Roma, sfruttando lo stato di forma. Ho sperimentato le sensazioni da ultrarunner affrontando due maratone in 14 giorni, e inserendo anche allenamenti in collina, e devo dire che il fisico ha reagito piuttosto bene.
Gli allenamenti più importanti? Senza dubbio in questo caso le due maratone fatte sono stati ‘lunghi’ fondamentali di ottima qualità, ma non di meno le uscite collinari fatte da circa 25 - 28 km complessivi.
La vita è tutta un esperimento senza improvvisare troppo, si valuta, si decide, si prova, ci si impegna per fare del proprio meglio e si raccolgono grandi risultati.
Cosa pensano familiari e amici di questa prestazione? Da una parte pensano che sia un po' matto, dall'altra sono abbastanza increduli dalla dedizione che vedono e dai sacrifici (per loro sono sacrifici uscire alle 4.30/5 di mattina per correre). Io sono abbastanza determinato per natura e quindi quando mi prefisso un obiettivo, faccio tutto ciò che è possibile per raggiungerlo, ma sempre con consapevolezza e costanza. Sono dell'idea che il segreto sia fare gli step gradualmente poco per volta senza esagerare, ma lavorando sodo già con le idee chiare su dove si vuole arrivare: piccoli micro-obiettivi intermedi, per arrivare al grande risultato finale.
Dedichi a qualcuno questa prestazione? Questa prestazione la dedico a mia moglie Chiara e ai miei figli Camilla e Leonardo, perché sono una parte fondamentale di ogni mio successo, che possa essere una gara o altro. Loro ci sono sempre e mi sostengono sempre, quando va bene e quando va male. Spero di dimostrare loro che facendo dei sacrifici, lavorando a testa bassa, perseverando e ponendosi degli obiettivi si possono raggiungere grandi traguardi.
Una bella dedica e un bell’esempio di lavoratore, marito, padre che si dà da fare per ottenere successi soddisfacenti, che siano lavorativi, di studio come la laurea lo scorso novembre o lo sport come alcune vittorie o grandi prestazioni.
Cosa e chi ti ha aiutato? Mi ha aiutato una grande persona di esperienza che è il mio zio nonché preparatore (conosci?), nel darmi i giusti consigli e proponendomi un'avventura nuova di questo tipo; la mia famiglia che accetta le mie follie; alcuni compagni di viaggio: Alessandro Raiti con cui ho condiviso allenamenti di qualità insieme (oltreché la gara ovviamente), Matteo Lucchese con cui ho condiviso qualche allenamento e dalla quale cerco di rubare qualche prezioso consiglio vista la sua esperienza e Giuseppe Rocco che è un amico che ho ritrovato dopo diversi anni e con la quale condivido qualche uscita mattutina in compagnia e che ha fatto una gran 50km anche lui in ottica 100 del Passatore.
Non riesco ancora a crederci che mio nipote corre, corre forte, è diventato maratoneta, maratoneta forte, ultrarunner, tra i più forti e che ho iniziato ad allenare con la mia esperienza di runner, ultrarunner e psicologo dello sport, davvero un grande esperimento.
Cosa cambia ora? Cambia la consapevolezza, adesso sappiamo che possiamo dire la nostra anche oltre i 42 km. Prossimo step potrebbe essere la 100 km del Passatore!
Cosa hai scoperto di te stesso in questa gara? Ho scoperto che posso fare una gara di lungo kilometraggio in negative split, che ho una buona tenuta mentale e che posso spingermi oltre i 42 km.
Certo, l’appetito vien mangiando, provare una maratona e poi un’altra e un'altra ancora, la 50km e uscendone bene perché no raddoppiare? Si può fare ma sempre lavorando oculatamente con criterio e giudizio.
Quali sensazioni hai sperimentato nel pre-gara, in gara, post-gara? Nel pre-gara mi riferisco ai giorni che precedono la gara: tensione, abbastanza! La mattina prima della gara invece ero molto focalizzato e concentrato, carico di adrenalina e convinto che in qualche modo avrei superato ogni difficoltà, quindi belle sensazioni. In gara ho sperimentato sensazioni di benessere fino al 30° km, un po' di sofferenza in salita dal 25 al 30, e poi dal 30 in poi più i km passavano e più mi caricavo perché sentivo le gambe spingere e i km diminuire, la sensazione che ho sempre cercato in maratona e che fino a martedì non avevo mai sperimentato in gara; questo da una parte un po' mi ha stupito, e dall'altra mi caricava metro dopo metro! Post gara, tanta tanta felicità e soddisfazione! In un palcoscenico clamoroso anche noi abbiamo detto la nostra!
Quali erano tuoi pensieri in gara? Riuscirò a spingere di più dopo il 30km? Non è che sto andando al risparmio e poi non riesco a progredire? Questo è quello che ho pensato quasi tutta la gara, ma ho avuto fiducia, e la fiducia è stata ripagata!
Tutto ciò è frutto delle precedenti maratone, di allenamenti mirati, di ritmi di gara simulati in allenamento, di confronti continui.
Come hai superato eventuali crisi durante la 50km? Ti rispondo alla prossima 50 km!
Sogni da realizzare? Mezza sotto 1h10’, Maratona sotto 2h30’, 50km sotto 3h05’, 100km del Passatore sotto 7h15'.
Prossimi obiettivi? Mezza sotto 1h10', Maratona sotto 2h30, 50km sotto 3h05', dall'anno prossimo almeno 100km del Passatore sotto 7h15'.
Una frase o parola che ti ha aiutato durante i 50km? In qualche modo ce l'ho sempre fatta fino a oggi, perché proprio oggi non dovrei? Grazie caro Coach. Un abbraccio e a presto!
Grande emozione e soddisfazione per questa grande testimonianza, risultati, progetti, confronto, complicità, avanti così! Il meglio deve ancora venire, senza stress, senza fretta.
Psicologo, Psicoterapeuta
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