lunedì 10 aprile 2023

Alan Di Caprio, voga e corsa: La testa è più difficile da allenare

 Obiettivi da raggiungere sono difficili ma non impossibili 
Matteo Simone


La pratica di una disciplina sportiva permette di allenare corpo e psiche, decidendo obiettivi da raggiungere e impegnandosi con costanza e determinazione per poterli conseguire, migliorando sempre di più e non tralasciando l’aspetto mentale, soprattutto quando la crisi è in agguato e bisogna essere resilienti e saper gestire ogni situazione.
 

Di seguito, approfondiamo la conoscenza di Alan attraverso risposte ad alcune mie domande. 
Qual è stato il tuo percorso nello sport? Da giovanissimo a 14 anni ho iniziato con la palestra di pesi, poi a 17 anni ho cominciato con la voga alla veneta dove tuttora partecipo, nel 2015 stanco di stare in palestra a sollevare pesi in inverno ho cominciato a correre. 

Si cambia, si vanno incontro a esigenze da soddisfare, si conoscono nuove opportunità di mettersi in gioco soprattutto nello sport. 
Nello sport cosa e/o chi contribuisce al tuo benessere e/o performance?
Nello sport chi mi aiuta nelle performance è mia moglie e il mio carattere testardo da capricorno. 
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva? I miei familiari sono entusiasti dei miei risultati e dei miei limiti molto alti, gli amici pensano che quello che faccio sia intangibile, anche se penso che non sia vero e che non sanno trovare il loro limite nello sport. 
Quali capacità, risorse, caratteristiche, qualità hai dimostrato di possedere? Questa è una bella domanda, mi sento molto spartano negli obbiettivi da raggiungere, anche se so che sono difficili ma non impossibili da raggiungere è quello il bello del gioco. 

In effetti ogni obiettivo che vogliamo raggiungere è possibile se ci crediamo e ci impegniamo ogni giorno, non sottovalutando nessun aspetto che potrebbe contribuire alla riuscita. 
Che significato ha per te una vittoria o sconfitta?
La vittoria è il raggiungimento di un obbiettivo e quando lo raggiungo non lo godo al massimo perché penso dove posso arrivare, la sconfitta è un buon modo per capire dove ho sbagliato e dove posso migliorare. 

Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? I miei sbagli, sottovalutando il tipo di gara, mi hanno fatto crescere. Per quanto riguarda gli infortuni, ho avuto un incidente stradale, sono stato investito da una macchina, sono stato ricoverato in terapia intensiva e messo in coma farmacologico a causa di un fracasso facciale, polmoni bucati, costole fratturate, clavicola e scapola rotte, uscito dalla terapia intensiva sono andato in riabilitazione dove mi hanno rinsegnato a camminare, non pensavo che dopo un mese fermo sarei stato più in grado di stare in piedi da solo. Con la mia tenacia, dopo un anno e mezzo dell’accaduto, mi sono iscritto a un trail e tre mezze maratone e ho ricominciato a remare partecipando anche a un Campionato Italiano di fondo.

Si può sempre migliorare, si può sempre apprendere da ogni situazione, di riuscita o di sconfitta, si portano a casa insegnamenti molto utili per ricominciare e puntare sempre più in alto. Alan si è dimostrato molto resiliente in seguito all’infortunio riprendendosi e riorganizzando la propria vita con le risorse residue sperimentando una vera e completa crescita post traumatica. Alan in coppia con Stefano Mazzurega (Remiera Peschiera ASD), hanno conquistato il terzo posto al 1° Campionato italiano di fondo organizzato domenica 18 aprile 2021, a Pisa. I due atleti, l’11 aprile 2021, si erano classificati al 1° posto nella seconda regata nazionale promossa dalla Fics, tenutasi a Gardone Riviera.
Quali sensazioni sperimenti prima, durante e dopo una gara? Prima di una gara sono teso al pensiero della ben riuscita della competizione, durante la gara il mio cervello mette in atto le pianificazioni prefissate, a fine gara tiro le somme sul risultato. 
Cosa c’è dietro un successo? Dietro a un successo c’è un periodo di sacrifici personali e familiari. 

Lo sport permette di organizzarsi per partecipare a un’eventuale gara, cercando di avere tutto sotto controllo e in gara c’è la resa dei conti, la messa alla prova per vedere se si riesce a fare quanto prestabilito, poi si tratta di raccogliere frutti preziosi e godere rilassandosi di quanto riusciti a fare.
 
Nella pratica dei tuoi sport quali sono le difficoltà e i rischi? Nei miei sport la difficoltà è la concertazione, il rischio è non farcela fisicamente. 

Quando si cerca di fare cose importanti bisogna essere centrati e focalizzati in quel momento reclutando ogni energia da ogni parte del corpo, energie fisiche e mentali per arrivare sani e performanti fino alla fine della gara o dell’allenamento. 
Quali abilità fisiche e/o mentali bisogna allenare? Come abilità fisiche bisogna allenare tutto il fisico ed è la parte più semplice, è la testa che è più difficile da allenare ci vuole più tempo ed esperienza. 

Il fisico si può allenare bene fino a portarlo a risultati straordinari e contestualmente bisogna allenare la testa a d andare avanti anche se ci sono condizioni avverse che potrebbero scoraggiare e/o ostacolare.
 
Per quali aspetti e in quali fasi ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Caspita questa domanda non me l’ha fatta mai nessuno, penso che ogni sportivo abbia necessità di uno psicologo per migliorare la performance. 
La tua gara più difficile? Le maratone: la prima maratona di Verona; anche la seconda non è stata una passeggiata, perciò, la maratona mio tallone di Achille. 

Alan ha corso la maratona di Verona il 18 novembre 2018 in 4h12’06” e il 17 novembre 2019 in 4h15’18”. 
Un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport? Mettersi in gioco con i propri limiti e alzare l'asticella non ha prezzo, è una cosa indescrivibile e da soddisfazioni incredibili.
C'è stato il rischio di incorrere nel doping nella tua carriera sportiva? Mai pensato a doparsi. 
Un messaggio per sconsigliare l'uso del doping?
È da falliti se vuoi vincere facile. 
Hai un modello di riferimento? Ti ispiri a qualcuno? Ci sono più modelli o persone che mi ispirano, dai più famosi o da persone umilissime che poche le conoscevano ma che davano tanto. 
Una parola e/o frase che ti aiuta a crederci e impegnarti? Mai mollare. 
Sogni realizzati e da realizzare? Sogni realizzarti: bandiera del lago, mezza maratona, maratona, trail . Da realizzare più bandiere del lago, campione d’Italia di voga, tempi migliori nella corsa. 

Alan Di Caprio con gli amici di equipaggio rematori della bissa (tipica imbarcazione del Garda) di Peschiera del Garda, ha vinto due edizioni del Palio della Lega Bisse del Garda, valevole per il trofeo della Bandiera del Lago (tradizionale palio di voga alla veneta delle bisse: nel 2012, la 45^ edizione con la bissa Ichtya (Franco Caldana, Devid Brusco, Alan Di Caprio, Stefano Mazzurega); nel 2019 la 52^ edizione con la bissa Arilica (Alan Di Caprio, Marco Dolza, Raffaele Barbieri e Stefano Mazzurega). 
In che modo ti senti un riferimento per gli altri atleti?
Non mi sento un riferimento per gli atleti, quello che ho fatto è possibile a tutti. 
Cosa toglie e cosa dà lo sport? Lo sport non toglie niente da solo. 
Quali sono i tuoi allenamenti più importanti e decisivi? Non c’è un allenamento importante o decisivo, è la costanza di farli tutti i giorni, una vita da sportivo. 

Matteo SIMONE 
Psicologo, Psicoterapeuta  
380-4337230 - 21163@tiscali.it 

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