Un problema particolarmente grave è
quello dell’insorgenza dell’obesità nei bambini e adolescenti,
esposti fin dall’età infantile a difficoltà respiratorie, problemi articolari,
mobilità ridotta, ma anche disturbi dell’apparato digerente e di carattere
psicologico.
La
classificazione della popolazione in base al peso viene fatta utilizzando
l’indice di massa corporea (Bmi = body mass index, secondo la definizione
americana), considerato il più rappresentativo della presenza di grasso
corporeo in eccesso. Il Bmi si calcola secondo la formula seguente: Bmi = peso
(in kg) diviso per il quadrato dell’altezza (in metri).
Le
classi di peso indicate dal Bmi sono:
•
< 18,5 sottopeso
•
18,5 – 24,9 normopeso
•
25 – 29,9 sovrappeso
• > 30 obesità.
L’obesità può essere prevenuta
adottando stili di vita sani, ovvero con un’alimentazione corretta e
un’attività fisica adeguata.
L’esercizio
fisico regolare comporta effetti positivi sulla salute fisica, svolgendo un
ruolo protettivo nei confronti delle malattie cardiovascolari, osteoarticolari,
cerebrovascolari, delle patologie del metabolismo, e della salute mentale, con
una ricaduta positiva sull’umore. Nonostante la lotta alla sedentarietà sia
negli ultimi anni entrata a far parte dell’agenda europea tra le azioni da
intraprendere per promuovere la prevenzione primaria delle malattie
cardiovascolari, in Italia uno stile di vita sedentario caratterizza nel 2013
ancora il 41,3% delle persone di 14 anni e più.
Il saggio Psicologia dello sport e dell'esercizio
fisico (dal benessere alla prestazione ottimale) offre uno spunto di
riflessione su aspetti quali la salute e lo sport.
L’obesità ha una genesi
multifattoriale, essendo il risultato di diverse cause più o meno evidenti che
interagiscono tra loro; in primo luogo una eccessiva/cattiva alimentazione,
legata o meno ad una ridotta attività fisica e a fattori di tipo
genetico/familiare; rari i casi ad alterazioni ormonali quali ipotiroidismo o
disfunzioni surrenali.
Per tutti il pilastro della longevità e della salute è
la presenza costante di una buona attività fisica, che sia varia e
possibilmente divertente per non essere abbandonata.
La Fondazione Italiana per la
Lotta all'obesità Infantile ci tiene a precisare che l’obesità non deriva
solamente da un’unica causa come ad esempio l’assunzione di grassi ma da più
fattori e di conseguenza è importante che i mass media facciano attenzione alle
informazioni che diffondono.
Infatti, più che di
assunzione solamente di grassi, la causa è da attribuire dallo stile di vita e
cioè dall’insieme di comportamenti malsani che moltiplicano il rischio di
obesità come ad esempio il fumo, la mancata attività fisica, l’assunzione di
alcool.
Di conseguenza è importante
cercare di coinvolgere le persone nel seguire sani stili di vita più che dare
informazioni spot negative come i cibi grassi fanno diventare obesi oppure il
fumo fa venire il cancro che non riescono ad attecchire sulle persone.
Il cammino rappresenta il primo
livello per tutti coloro che desiderano iniziare a dedicarsi alla propria
salute. Camminare ogni volta che è possibile, ricordandoci che i benefici
maggiori si ottengono con la continuità.
Camminare
rappresenta un’attività motoria indicata per ogni categoria di persone, senza
preclusione di sesso o di età, è un’attività che svolge un ruolo importante sia
nella prevenzione primaria che secondaria delle malattie cardio-vascolari, può
rappresentare un modo per riscoprire il valore del dialogo, dell’amicizia,
della compagnia degli altri.
Quattro ore di sport a settimana sono il segreto per
mantenersi in salute secondo le raccomandazioni dell'Istituto Superiore di
Sanità emanate nell'ambito del programma "Guadagnare Salute" sulla
linea delle Global recommendations on physical activity for health redatte
dall'OMS.
Uno dei compiti dell’Organizzazione
mondiale della sanità (Oms) è di indicare ai governi centrali e locali
soluzioni al problema dell’inattività fisica della popolazione basate su
evidenza scientifica e realisticamente perseguibili. Tra i campi di lavoro
individuati spicca la promozione dell’esercizio fisico e dello sport nella
scuola, nel tempo libero e in altri contesti. L’area di lavoro più promettente,
tuttavia, è quella che si propone di introdurre nuovamente l’attività fisica
all’interno delle azioni della vita quotidiana, soprattutto quelle connesse
agli spostamenti delle persone durante la giornata per andare al lavoro, a
scuola, a fare la spesa, dagli amici o dai parenti.
Il saggio Psicologia dello sport e dell'esercizio
fisico (dal benessere alla prestazione ottimale) offre uno spunto di
riflessione su aspetti quali la salute e lo sport.
Bibliografia
AIMATI M., FARINELLI C., PRESS KIT, Fondazione Italiana per la Lotta all'obesità Infantile, Roma,
Marzo 2014.
Patologie alimentari e
conseguenze per la salute in GUIDA ALLA SICUREZZA ALIMENTARE, Progetto finanziato dal Ministero
dello Sviluppo Economico ai sensi del decreto 21/03/2013, pp. 12-14.
Simone M., Psicolgia dello sport e non solo,
Aracne editrice, Roma, 2011.
-
Psicologia dello sport e dell’esercizio fisico. Dal
benessere alla prestazione ottimale, Sogno Edizioni, Genova, 2013.
-
O.R.A. Obiettivi, Risorse, Autoefficacia. Modello di
intervento per raggiungere obiettivi nella vita e nello sport,
Edizioni ARAS, Fano, 2013.
-
Sviluppare la Resilienza Per affrontare crisi,
traumi, sconfitte nella vita e nello sport. MJM, Meda (MI), 2014.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta
www.psicologiadellosport.net
380-4337230 - 21163@tiscali.it
www.mjmeditore.it/autori/matteo-simone
Psicologo, Psicoterapeuta
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