mercoledì 15 gennaio 2025

Luca Antonelli, maratona: Una sfida più con se stessi che con gli altri

Credo di avere una buona resistenza mentale alla fatica prolungata 
Dott. Matteo Simone 21163@tiscali.it 

Nello sport e nella vita per ottenere successi c’è bisogno di predisposizione, talento, motivazione ma anche tantissimo impegno. 

Di seguito approfondiamo la conoscenza di Luca (C.U.S. Camerino) attraverso rispose ad alcune mie domande. 
Come ti definisci atleticamente? Sicuramente atleticamente mi definisco un atleta che non ha grossissime potenzialità e talento però sono un atleta che mi piace allenarmi e correre tanto e quindi questo mi ha consentito di ottenere i risultati che ho ottenuto. 
L'evento sportivo in cui hai vissuto le emozioni più belle? La maratona ultima di Valencia, dove ho fatto 2h27, una bellissima emozione per tutta la gente e per il clima. 

Luca ha dimostrato di essere un fortissimo atleta con prestazioni altissime, tra le quali: 5000 metri, 6 giugno 2024, 15’07”04, Foligno; 10000 metri, 13 aprile 2024, 314245, Tolentino; Corsa strada Km 10, 6 ottobre 2024, 31’34”, Arezzo; mezza maratona, 24 settembre 2023, 1h0857”, Ferrara; Maratona 1° dicembre 2024, 2h2727”, Valencia. 
Quali abilità e caratteristiche hai nel tuo sport? Credo di avere una buona resistenza mentale alla fatica prolungata, per questo mi piace correre le mezze e le maratone e soprattutto negli anni, anche grazie al mio lavoro di osteopata, sono riuscito a dedicare tantissimo tempo alla prevenzione degli infortuni, quindi sicuramente le mie caratteristiche e le mie abilità sono una buona resistenza mentale e riesco ad allenarmi per tanto tempo e a lungo senza farmi male. 
Ritieni utile lo psicologo nel tuo sport? Per quali aspetti e fasi? Ritengo utile lo psicologo dello sport, utilizzo lo psicologo dello sport in tutte le fasi perché comunque nell’attività sportiva di solito riecheggiano i nostri mostri interiori, quindi la performance è strettamente correlata a quello che è il nostro modo di essere. 
Qual è stata la tua situazione sportiva più difficile?
Non ne ho avuto una situazione sportiva più difficile in particolare, più che altro è sempre difficile gestire la corsa e il lavoro, la gestione di tutti gli eventi è veramente difficile. 

È importante stabilire delle priorità nella propria vita e dedicare tempo anche a passioni che fanno star bene e possibilmente fanno sperimentare anche competenze e performance come può essere l’atletica e soprattutto la maratona dove bisogna saper gestire allenamenti molto faticosi e impegnativi e in gara saper gestire le proprie risorse fino alla fine della gara. 
Prossimi obiettivi, sogni da realizzare? Tra i prossimi obiettivi, ho in programma la maratona dove cercherò di fare il mio record e avvicinarmi alle 2h25. 

Si può fare, un passo alla volta, cercando di alzare l’asticella della sfida un po’ per voglia con consapevolezza delle proprie capacità, qualità, caratteristiche e adeguato impegno costante congruo per l’obiettivo sfidante ma non impossibile. 
Quali sono gli ingredienti per il successo? Tanta dedizione, tanta costanza, tanta applicazione, un pizzico di fortuna, tanto tanto tanto allenamento per tanti tanti tanti anni. 
Cosa c'è dietro un record, vittoria, sconfitta? Sicuramente, soprattutto dietro ogni record, c’è sempre la voglia di continuare a migliorare, la voglia di mettersi sempre in gioco, vedere dove puoi e vuoi arrivare, quindi sempre una sfida più con se stessi che con gli altri. 

È importante avere sempre nuovi stimoli e cercare di mobilitare energie per soddisfare mete e sogni, credendoci e impegnandosi, con passione e motivazione. 
Un consiglio per chi vuole vincere una maratona? Bisogna applicarsi, correre tanti km e riuscire a fare anche tanti lavori di medi, medi estensivi, medi variati, lavori di variazioni lunghe e lavori vicino ritmo gara. 
A chi ti ispiri? Il mio idolo non è un atleta professionista ma Vitangelo Corvatta, un atleta della mia zona degli anni ‘90 che purtroppo è deceduto, lavorando 10 ore al giorno è riuscito a correre la maratona in 2h20. 

Vitangelo Corvatta, deceduto all’età di 64 anni in un tragico incidente, protagonista del podismo marchigiano e maratoneta di ottimo livello negli anni '90, fino a correre la maratona di Torino in 2h20’56” nel 1995, a quasi 37 anni. Tra i suoi primati personali 31’28”2 nel 1989 sui 10.000 metri. Nato a Montecassiano, ha poi vissuto a Madonna del Monte. 
Cosa
e chi ti aiuta per il benessere e la performance?
Nella mia performance mi aiuta la mia famiglia e le persone che mi vogliono bene. 

Dott. Matteo Simone 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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