Domenica 15 dicembre 2024, si è svolta25^ edizione della maratona di Pisa vinta da Luca Parisi in 2h21’49”, precedendo Khalid Jbari 2h24'14" e Fabio Lusuardi 2h26'53", 4° Michael Young 2h29’12”.
Tra le donne ha vinto l’ungherese Tunde Szabo 2h43'01" precedendo le britanniche Melissah Gibson 2h44'06" e Georgie Bruinvels 2h44'47", 4^ Rebecca Hilland 2h45'45".
Ottima gara per Luca che fino alla mezza era al terzo posto e al 30° era in testa fino alla fine con un’ottima progressione, correndo la prima mezza in 1h11’20 e la second mezza più veloce 1h10’29”.
Di seguito approfondiamo l’esperienza di Luca (Etrusca ASD) attraverso risposte ad alcune mie domande.
Complimenti Luca per la vittoria della maratona di Pisa, che significa per te? Grazie Matteo per darmi la possibilità di parlare ancora una volta delle mie gare. La Maratona di Pisa, è stata l’epilogo finalmente vincente, di una lunga preparazione che si era svolta in maniera ottimale, ma che a causa delle avverse condizioni metereologiche (neve, ghiaccio, vento, pioggia) riscontrate nella Maratona in cui volevo fare il tempo ovvero Reggio Emilia, aveva visto svanire al quattordicesimo km circa ogni possibilità anche di arrivare semplicemente al traguardo. Vincere la Maratona di Pisa è stata la soddisfazione più grande di questi ultimi mesi è sarà la nuova spinta anche mentale per tornare a allenarmi e cercare di migliorare ancora.
È importante stabilire mete, obiettivi, sogni da puntare, preparare seguendo un piano di lavoro quotidiano e costante con impegno, grinta, determinazione, professionalità.
Poi può succedere che qualcosa salti, come una gara in condizioni avverse e allora bisogna essere bravi ad accettare ogni situazione, rimodulare obiettivi e in questo è riuscito Luca, ha puntato alla maratona di Pisa molto partecipata con più di 1600 atleti e con altissima qualità di atleti anche provenienti da altre nazioni.
Con una condotta di gara esemplare, in progressione restando a traino nella prima metà gara e uscendo alla scoperto, con grinta e determinazione, ha fatto il colpo grosso, ottenendo una vittoria importante che gli dà fiducia per le prossime gare e obiettivi di poter puntare a far ancora meglio.
Quali sono stati gli allenamenti più importanti? Gli allenamenti più importanti sono stati prima una Maratona corsa in allenamento in 2h37’ con delle normali scarpe da corsa lenta in cui mi ha seguito in bici il mio presidente Gabriele e qualche settimana dopo, una mezza maratona che ho corso sotto carico in 1h08’35’’, i presupposti per correre in 2h17’/18’ ci stavano tutti ma conto di riprovarci in futuro.
Bisogna riconoscere in Luca la sua consapevolezza nelle sue capacità di poter fare un certo risultato basandosi su precedenti gare e allenamenti che gli sono utili come test e in questo è importante stabilire gli obiettivi, esprimerli verbalmente e per iscritto, crederci e poi mettersi all’opera con allenamenti mirati per portarli a termine.
Ti sei reso realmente conto di quello che hai fatto alla 50km di Romagna? La 50km di Romagna, è stata la gara in cui dopo tantissimo tempo ho scoperto le Ultra Maratone. La prestazione ottenuta con 2h55’50’’ si colloca in 4^ posizione 'all time' in Italia e 1^ in Italia nell’anno appena volto al termine e in 28^ posizione nel mondo. Conto di poter correre molto più velocemente in un percorso però in piano che non presenti tutto quel dislivello, mi ha reso veramente soddisfatto di me e ho raccolto dopo tanta fatica un risultato che aspettavo da tempo.
Punterai al record italiano sulla 50km? Il record Italiano dei 50km, sarebbe un bel traguardo! Magari correndo una gara omologata e completamente in piano sarebbe possibile, perché no.
Una bella parentesi per Luca nell’esordio in ultramaratona preparando una 50km e ottenendo un risultato strabiliante che non è una sorpresa per lui e per chi lo conosce ma semplicemente il risultato del suo talento e dei suoi allenamenti mirati. Il 25 aprile 2024, si è svolta la 50 Km di Romagna, corsa su strada, con partenza e arrivo a Castel Bolognese (RA).
Il vincitore è stato lo spagnolo Chakib Lachgar in 2h48’48”, precedendo il francese Guillaume Ruel 2h53’42” e il keniano Simon Kamau Njeri 2h54’48”. Quarto assoluto e primo italiano si è classificato Luca Parisi, all’esordio sulla distanza, 2h55’56”.
Ottima prestazione per Luca all’esordio di una 50km che risulta essere nel 2024 anche la 9^ in Europa e la prima in Italia, precedendo Khalid Jbari 2h57’09” ottenuta nella stessa gara e Marco Redaelli ottenuta il 17 febbraio 2024 a Porto Recanati.
Una prestazione per Luca che risulta essere anche al secondo posto tra gli italiani nella classifica di tutti i tempi categoria M23, preceduto solamente da Stefano Sartori 2h52’16”, ottenuta il 25 ottobre 1997 a Terno d'Isola.
Cosa ti rimane del 2024 e che direzione hai per il 2025? Del 2024 mi rimangono le tante soddisfazioni ottenute e le tante nuove amicizie fatte nel corso di questo anno e spero che il 2025 sarà un anno in cui continuerò a correre a buon livello e magari riprovare le ultra distanze.
Sempre combattuto Luca se puntare a continuare a fare bene su distanze tra i 10km e la maratona, soprattutto puntando al personale in maratona sotto le 2h18’01” oppure riprovare le ultra, soprattutto puntando al primato italiano sulla 50km che sembra alquanto fattibile e anche puntare a una 100km in circa 7h anche questo per lui fattibilissimo. Ma valuterà senza stress e senza pressione, affidandosi a se stesso, al suo istinto, a Chicca Falvo che risulta essere un ottimo coach.
Punterai a qualche campionato italiano? Per il momento non ho ancora deciso sé farò qualche Campionato Italiano nei prossimi mesi.
Certo è difficile per Luca stabilire delle priorità nei suoi obiettivi in quanto risulta essere ancora un atleta assoluto con possibilità di vittoria in tante gare prestigiose e allo stesso tempo nel 2025 entra nella categoria master 35 con tantissime possibilità di ottenere risultati strabilianti, volta per volta deciderà il da farsi organizzandosi a tempo e prendendo giuste decisioni.
Quali sono i consigli di Elvino Gennari e Giorgio Calcaterra? I consigli che mi hanno dato Elvino Gennari e Giorgio Calcaterra sono stati utilissimi, loro hanno una filosofia diversa nella preparazione rispetto a me, in cui esalto anche in allenamenti molto lunghi il versante qualitativo. Faccio un esempio: nel lunghissimo che ha preceduto l’ottima prestazione alla 50km di Romagna, avevo corso un lunghissimo di 3h circa incastrandoci all’interno 5 x 4km e 1 x 2km a velocità approssimativamente vicine ai 3’20’’/km con recuperi altrettanto brillanti. Loro invece puntano molto di più sul versante estensivo delle sedute, favorendo molto l’elevato volume di lavoro anche all’interno di una settimana di allenamento, con intensità meno elevate.
Quello che devo imparare da loro è a allenarmi con maggiore tranquillità e senza spingere ogni allenamento, secondo Giorgio, con la condizione che avevo dopo la 50km di Romagna, avessi corso il lunghissimo da 60km che ha preceduto il Passatore, a un ritmo più agevole e magari nella nostra Villa Pamphili allenandomi al contempo sui saliscendi, la 100km avrebbe avuto un epilogo diverso. Ho ancora tanto da imparare e questi due campioni sono l’esempio di come lavorando con calma e senza fretta e nel lungo periodo si possano raggiungere grandi traguardi come arrivare sul podio o vincere il Passatore.
Chi ci è passato primeggiando e diventando non solo leggenda ma anche realtà nel mondo delle ultramaratone sa cosa significa allenarsi per competere in gare di ultramaratona di livello internazionale puntando a vittorie, podi e record ma ognuno poi in base alle sue caratteristiche e motivazioni può programmare un periodo di allenamento mirato ai suoi obiettivi, provando e riprovando senza stress ma convinzione, determinazione, pazienza, resilienza.
Cosa dobbiamo aspettarci dai tuoi allievi, tra i quali Chicca Falvo e Carlo Poddighe? Passiamo ai miei allievi, Chicca arriva dal raggiungimento di un grande traguardo, ovvero essere riuscita a conquistare la ambita medaglia delle Six World Marathon Major. La alleno da otto anni circa e ne abbiamo fatta tanta di strada insieme, sono veramente felice di quello che siamo riusciti a fare insieme. Adesso penserà alle nuove Maratone che la attendono.
Carlo arriva dalla recente Maratona di Francoforte dove è riuscito a scendere di nuovo sotto le 3h con 2h59. Anche lui corre e si allena con me da tanti anni e ogni tanto andiamo a fare le Maratone insieme come a Pisa, dove Carlo ha comunque chiuso la terza Maratona di fila poco sopra le 3h10.
Grandi soddisfazioni per Luca e per i suoi allievi, allenare e vedere risultati prestigiosi dei propri allievi è una grande carica per continuare a far bene, consigliando e motivando i propri allievi a crederci e impegnarsi in quello che desiderano riuscire a fare.
Cosa dicono di te Buccilli e Minei? Carmine è un grande campione, tra noi ci sta tanta stima e in un paio di occasioni ci siamo allenati anche insieme. Marco è un grande amico che ogni tanto si allena con me o mi segue in bici negli allenamenti, abbiamo tanto entusiasmo e ci confrontiamo anche sugli allenamenti.
Essere circondato da persone di altissimo valore atletico e condividere anche allenamenti è un grande vantaggio nel percorso di miglioramento e ricerca di alta performance. Un grande team di atleti fortissimi nelle diverse distanze fino alle ultramaratone.
Quando ti sentiremo alla voce del podista di Radio in Piazza? A Radio in piazza, chissà in futuro ci tornerò.
Una Radio che permette di dar voce ogni venerdì dalle 19.30 alle 20.30 a tanti podisti in presenza o telefonicamente diretta da persone che amano lo sport e in particolare la corsa con presenza di atleti e personaggi di ogni livello per portare testimonianze, esperienze, racconti di uno sport per tutti, per il benessere, la performance e oltre, con attenzione anche al mondo delle disabilità.
Un consiglio per chi vuol vincere una maratona? Un consiglio a chi vuole vincere una Maratona? Magari mi sta leggendo un ragazzo di 20/25 anni che è bravo nella Mezza Maratona e sogna di vincere una Maratona un giorno, gli direi di affidarsi per prima cosa a un tecnico esperto che lo segua individualmente in maniera scrupolosa e di allenarsi con continuità. Eseguire moltissimi mesi di preparazione consecutivamente senza interruzioni, né per infortuni e tantomeno per calo di entusiasmo.
Conta tanto impegnarsi fino in fondo, ci saranno sfide difficili, pioverà, farà freddo, situazioni in cui la pista di atletica magari è chiusa e ti verrà voglia di tornartene a casa, tu prendi la prima scarpa che trovi nella scarpiera e allenati anche vicino casa per strada (ma facendo attenzione), la tua mente avrà fatto qualcosa nella direzione giusta per vincere, e non della rinuncia. Ogni piccolo passo nella giusta strada ti porterà a vincere una Maratona, certo devono coincidere moltissimi fattori, ma già essere sulla buona strada renderà tutto più semplice.
In effetti bisogna saper collegare bene il cervello al corpo, nel senso che bisogna aver chiaro l’importanza del proprio obiettivo e di conseguenza l’importanza degli allenamenti per conseguirli e quindi il valore di ogni allenamento che non va sottovalutato, ogni allenamento risulta essere un mattone per costruire una performance e pertanto, quindi, la vittoria si ottiene come somma di mattoni, come somma di allenamenti procedutici, senza scuse, senza pigrizia.
Cosa ti direbbe ora Armando Martini? Armando Martini mi direbbe… ‘te lo avevo detto’. Che se avessi continuato a correre, i risultati sarebbero arrivati, in questo momento sarebbe contento che ogni mattina metto le scarpe da corsa e esco a correre, che insomma non mi sono perso per strada e ci ho continuato a credere anche quando i risultati non arrivavano. E sarebbe altrettanto contento che mi alleno molto seguendo la sua filosofia sia di allenamento che di vita.
Una bella descrizione di una persona molto importante, umile, modesto, professionista che manca a tanti che lo hanno conosciuto.
Cosa hai imparato da Peppa Randazzo? Peppa Randazzo, ha tanto da insegnare a ognuno di noi. Sta combattendo contro un brutto male, ma sta vincendo lei, con la sua determinazione e con tutto il popolo della corsa più unito che mai a incoraggiarla ogni giorno.
Di fronte a cose così grandi, molto più di noi, è più facile arrendersi e lasciare che gli eventi e la malattia facciano il suo seguito, ma lei sta dimostrando e sta insegnando a tutti noi come per quanto la situazione sia grave, restare centrati e averci fede e speranza sia un’arma vincente, contro anche il peggiore dei mali. In occasione della Rome Half Marathon gli ho voluto regalare il mio pettorale e dedicare questo post su fb:
’Rome half Marathon conclusa in 7* posizione assoluta con 1h05’59” (3’07” /km) La gara di oggi la voglio dedicare a tutti quelli che nelle difficoltà non si arrendono e continuano a lottare! Al me stesso che molti anni fa non ha dato retta ai medici, in qualche maniera di nascosto andava a camminare prima, a correre poi, ma non si era arreso e oggi ha corso forte contro atleti straordinari! Insomma a tutti quelli che in una maniera o nell’altra anche se non riusciranno, almeno hanno perso lottando.’
Quindi dico grazie a Peppa per l’enorme insegnamento di vita che ci sta dando e gli auguro con tutto il cuore di uscirne definitivamente e di essere la testimonianza che non bisogna mai arrendersi.
Concordo, Peppa Randazzo grandissima persona e atleta che continua a non mollare tenere a bada un male insidioso, combattendo con ogni pensiero positivo trasmettendo a tantissime persone tanta voglia di vivere, rialzarsi, uscirne fuori ed è nei pensieri, nella mente, nel cuore di tantissime persone, atleti e non atleti che tifano per lei, che la rivogliono in strade, piste, parchi per allenamenti e gare, per divertirsi e gioire con lei , senza evitare fatica e sofferenza ma una fatica per lo sforzo fisico che è amica e utile per il benessere e la performance.
Un’intervista a Luca è riportata nel libro “Il piacere di correre oltre” di Matteo Simone.
Editore: Prospettiva Editrice. Collana: Sport & Benessere.
Data di Pubblicazione: novembre 2022.
Dott. Matteo Simone
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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