Matteo SIMONE
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Lo sport rende felici, incrementa consapevolezza, sviluppo autoefficacia consolidando la fiducia in se stessi di poter far qualcosa, di riuscire in qualcosa.
Lo sport
incrementa la resilienza, si affrontano e si superano problemi, crisi,
difficoltà.
Di seguito approfondimmo la conoscenza
di Luca attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.
Quali
sono gli allenamenti più difficili? “Per me gli allenamenti più difficili sono quelli in cui ti devi
confrontare con un compagno di allenamento sul ring, quelli che nel pugilato si
chiamano i ‘guanti’, sicuramente perché ti metti in gioco anche se sei in
palestra, senti la tensione del confronto, soprattutto quando durano nel tempo
perché lavori sulla resistenza, lì è tosta perché puoi avere una riduzione del
fiato e perciò meno lucidità, questo sempre con la presenza di un avversario
che continua a colpiti”.
Nella carriera di un atleta ci sono
tanti allenamenti, tante gare, tante vittorie e tante sconfitte, tanti
infortuni. Si impara sempre, importante è coltivare sempre la passione, la
voglia di continuare a mettersi in gioco, allenarsi duramente e gareggiare
seriamente.
Come
fare per non mollare? “Non
ti fa mollare la tenacia...che ti scatta dentro quando vuoi superare i tuoi
limiti, le tue paure, senti che se superi quel momento, quello scalino, ti
senti più forte, più coraggioso”.
La chiave del successo è nell'acronimo
C.A.R.: Consapevolezza, Autoefficacia, Resilienza. Una chiave per il benessere
e il successo che racchiude tre aspetti: Consapevolezza di sé stessi, proprie
risorse, capacità e limiti; Autoefficacia, fiducia in se stessi, ancorandosi a
precedenti esperienze di competenza e successo; Resilienza per gestire e
superare momenti e periodi difficili.
Hai
una parola o una frase che ti aiuta nei momenti decisivi?
“La frase che uso spesso è ‘forza e
coraggio’ comunque mi piace tanto lavorare sulla visualizzazione e nel sentire
di arrivare alla vittoria o comunque in una performance ottimale”.
Tenacia, determinazione, resilienza
accrescono la forza mentale per andare avanti, per raggiungere un obiettivo
prefissato, per superare eventuali crisi lungo il percorso. La persona resiliente
ricerca strategie creative di fronte alle difficoltà, possiede autostima,
attitudine ad apprendere dall'esperienza, importanti relazioni familiari e
amicali.
Hai
più paura di farti male o di far male? “Prima di una gara ho avuto paura di farmi male, ma era solo iniziale,
poi quando salivo sul ring è come se venisse meno”.
Di
cosa avresti bisogno in gara? “La cosa di cui ho avuto bisogno in gara è di avere all'angolo un
maestro di cui avevo piena fiducia, questo per me fa la differenza”.
Lo sportivo non è solo, è affiancato
dall’allenatore che dovrebbe conoscere le sue potenzialità, i suoi punti di
forza e di debolezza, dovrebbe costruire con l’atleta un progetto di obiettivi
raggiungibili, stimolanti, dare feedback adeguati, spiegare le sedute di
allenamento, l’importanza del gesto sportivo, il significato, raccontare
aneddoti, far parte della storia sportiva dell’atleta, condividere momenti di
gioia e fatica, vincite e sconfitte.
(Simone M.: O.R.A. Obiettivi, Risorse,
Autoefficacia. Modello di intervento per raggiungere obiettivi nella vita e
nello sport, Aras Edizioni, 2013.)
Psicologo,
Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR
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