martedì 30 gennaio 2024

Antonio Leone: Nella corsa avevo resistenza nelle lunghe distanze

 Nella 50km in pista e nella maratona di Bologna ho ottenuto il personale 
Matteo Simone 
 

La corsa di lunghe distanze non è per tutti ma per chi ha corpo, cuore e testa per affrontarle, prepararle, portarle a termine, migliorarsi. 

Di seguito, attraverso risposte ad alcune mie domande, approfondiamo la conoscenza di Antonio Leone, atleta del passato dei Carabinieri di Bologna. 
Qual è stato il tuo percorso nello sport? Il mio percorso nello sport è iniziato nel 78 all'età di 14 anni a gareggiare nei paesini della provincia di Lecce. E da allora ho scoperto che l'atletica mi piaceva e dall'ottantacinque al novantasette ho praticato l'agonismo. 
Nello sport chi e cosa contribuisce al tuo benessere o performance? Nello sport ho scoperto di stare in forma fisica e un beneficio salutate. 
Cosa ti fa continuare a fare sport? Continuo ancora, se pur saltuariamente, per il beneficio di stare bene dopo un allenamento. 
Un tuo messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarli allo sport?
Il mio messaggio ai giovani è quello di dire che lo sport, se fatto bene, è salutare e unisce, si riesce a fare amicizie. 
Prossimi obiettivi? Gli obbiettivi sono quelli di proseguire gli allenamenti pur a livello dilettantistico, in quanto è salutare. 

La pratica di uno sport permette di condurre un sano stile di vita, star bene nel fisico e nella mente, sperimentare benessere fisico e mentale. 
Cosa hai scoperto di te stesso praticando sport? Nella corsa ho scoperto che avevo resistenza nelle lunghe distanze.  
Sogni realizzati e da realizzare? I miei sogni come atleta li ho realizzati durante l'agonismo. 
La gara della tua vita dove hai sperimentato le emozioni più belle? Diciamo che ogni gara ho avuto un'emozione diversa soprattutto nella 50 km in pista e nella maratona di Bologna dove ho ottenuto il personale. 

Il 16 novembre 1991 si è svolta la 50 km di Bologna in pista e Antonio Leone ha ottenuto il suo record personale in 3h02’29, classificandosi al 2° posto preceduto solamente da Giulio Angelino 2h59’02”, ha completato il podio Normanno Di Gennaro 3h07’05”. A seguire Vito Melito 3h15’20”, Enrico Vedilei 3h15’42”, Boris Bakmaz 3h22’39”, Mauro Cilia 3h24’57”. 
Cosa pensano familiari e amici della tua attività sportiva? I miei familiari e gli amici erano orgogliosi. 
Quali sensazioni sperimenti facendo sport (allenamento, pre-gara, gara, post-gara? Le mie sensazioni erano quelle di lavorare sugli allenamenti che variavano ogni giorno e di dare il meglio nelle gare.  
La tua gara più estrema o più difficile?
Le gare più estreme l'ho avuta alla maratona di Venezia che non l'ho portata a termine fermandomi la prima volta al 32° km e in seguito al 38° km dovuta ai crampi. 
Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? Le crisi durante le gare cercavo di gestirmi con l'andatura, per quanto riguarda le sconfitte mi impegnavo durante gli allenamenti che variavano ogni giorno e per i piccoli infortuni andavo dal massaggiatore. 
Hai sperimentato l'esperienza del limite nelle tue gare? Ho sperimentato il limite delle forze in qualche maratona, magari quando non la impostavo come dovevo e arrivavo stanco ma non all'estremo. 

L’allenamento e la partecipazione a gare di maratona e ultramaratona prevedono degli allenamenti faticosi in modo da simulare la difficoltà di gara e il giorno della gara bisogna che tutto fili liscio per essere in forma e in grado di affrontare l’intera lunghissima gara al meglio tirando fuori risorse fisiche e mentali frutto di allenamenti mirati nel periodo congruo precedenti di almeno 2-3 mesi. 
Cosa ti ha fatto mollare?
Nel ‘97 ho mollato l'attività agonistica per un problema al ginocchio dx. 
Una frase o parola che ti aiuta nelle difficoltà? La frase che mi aiuta nel percorso di vita è quella di farsi forza e andare avanti nei migliori dei modi. 
Come ti vedi tra 10 anni? Tra dieci anni? Non per essere pessimista, uno spera sempre di stare bene a livello salutare, con dieci anni in più sulle spalle ma molto giovanile nell'animo. 
Ti ispiri a qualcuno? Durante i miei anni di attività agonistica, a volte durante le gare, mi ispiravo spesso a Gelindo Bordin, atleta di alto livello. 

Gelindo Bordin (2 aprile 1959) nel 1986 ha vinto la medaglia d'oro nella maratona ai Campionati europei a Stoccarda in 2h10'54". 1987 Mondiali Roma Maratona Bronzo in 2h12'40". È stato il primo italiano a vincere la maratona olimpica a Seul 1988 in 2h10'32" ed è l'unico italiano ad aver vinto la maratona di Boston stabilendo il proprio primato personale in 2h08’19” nel 1990. Bordin difende con successo il suo titolo alla maratona europea del 1990 a Spalato in 2h14'02", diventando il primo uomo a vincere il titolo due volte. È stato l'unico campione olimpico a vincere la maratona di Boston.  

Matteo SIMONE 
380-4337230 - 21163@tiscali.it 
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR 

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