L’Assessore mi ha definito l’atleta senza età
Matteo Simone
Il 1° settembre 2024 si è corsa l’8^ Etna Extreme 100 km del Vulcano e il vincitore è stato Carmelo Rapisarda in 9h32’29”, precedendo la prima donna Antonella Ciaramella.
A seguire Francesco Sgarlata (secondo uomo) 10h15’27, la polacca Milena Agnieszka Grabska-Grzegorczyk (seconda donna) 10h58’35”, Giulio Linguanti (terzo uomo) 11h05’08”. Completa il podio femminile Veronica Malagni 11h55’09”.
Tra i primi assoluti anche Filippo Castriotta (sesto assoluto, quarto uomo) 11h30’35” e di seguito approfondiamo la sua esperienza attraverso risposte ad alcune mie domande.
Cosa significa per te la 100km Etna Extreme? Significa rinunciare a tante altre gare per partecipare a questa dove si parte a mezzanotte. La notte è fatta per dormire ma a noi piace correre di notte, la 100km più dura d’Europa dove si può aver paura di incontrare i cani, si corre al buio.
Filippo è un affezionato di questa gara estrema, un appuntamento da non mancare, dove riesce a fare grandi imprese, correndo sempre in progressione e centrando podi importanti e tutti lo acclamano e lo aspettano in Sicilia, soprattutto all’arrivo, sia sua moglie Caterina, sia tanti altri cittadini isolani che lo acclamano e lo applaudono.
Come ti hanno accolto in Sicilia? L’ho corsa per cinque anni consecutivi e in Sicilia mi amano, mi aspettano in albergo, nei bar, nei ristoranti, mi sento siciliano, con mia moglie ci accolgono e ci vogliono bene, ci sentiamo siciliani, soprattutto quest’anno che è la quinta volta consecutiva, ho corso cinque edizioni e sono senatore.
Come hai impostato la gara? Quest’anno ho rinunciato a tante gare per paura di infortunarmi, quest’anno sono stato prudente, non ho corso per vincere come gli altri anni, ma ho corso per finirla. Al 50° km mi sono cambiato tutto e ho perso 10 minuti, ero 6° con 30’ di distacco, poi ho fatto una rimonta prima di entrare nello sterrato. L’ho impostata sulla prudenza per poterla finire per non rischiare di infortunarmi, ha prevalso la prudenza, l’esperienza, la forza mentale interiore. 6° assoluto è un grande risultato, considerando la mia età di quasi 58 anni; infatti, l’Assessore mi ha definito l’atleta senza età.
Filippo è arrivato secondo nel 2020 e nel 2021 e terso nel 2022: 6 settembre 2020 – 10h25'50”; 5 settembre 2021 - 10h40’40”; 4 settembre 2022 – 10h39'.
Soddisfatto? La soddisfazione è tanta, enorme, infinita, non si può descrivere, i siciliani mi acclamano: il pirata, il pugliese, l’atleta senza età. Per me è tanto, auguro ai giovani di imitarmi. È una grande soddisfazione, tu lo sai Matteo è una passione che condividiamo insieme.
Grandissima soddisfazione per Filippo che si allena correndo e camminando con sua moglie, i suoi figli, la sua famiglia e tantissimi amici.
Criticità? Per me non ci sono criticità, si tratta di una gara estrema, si parte a mezzanotte, c’è lo sterrato, è una gara considerata estrema, anche il primo arrivato si è lamentato dello sterrato e tanti altri non partecipano per questo motivo.
Come è stato il viaggio di andata e di ritorno? Il viaggio di andata è sempre bello con tanto entusiasmo, tanta gioia e adrenalina che non finisce mai e anche il ritorno pieno di gioia ed entusiasmo che sei riuscito a farcela, È tutto un viaggio, quello che si vive prima, durante e dopo la gara, Con le persone che amo come mia moglie, i miei amici Mimmo e Nicola, quest’anno è venuta anche Anna Tespi.
Una gara che si aspetta un anno intero per partecipare e cercare di fare un’ottima prestazione in una regione molto bella e correndo su un vulcano sempre attivo, qualcosa di straordinario, unico, emozionante, entusiasmante, un viaggio con amici, moglie da affrontare prima durante e al ritorno, molto ricco e denso, e intenso di emozioni e sensazioni uniche.
Come ti hanno accolto a Manfredonia? Sono rimasto sorpreso, sono stato accolto benissimo, L’amministrazione mi ha premiato con una pergamena, mi sono commosso, dopo tanti anni di sacrificio con tante prestazioni, vittoria sulla sei ore, tanti secondi posti assoluto come la 100km in 8h46’, il titolo di campione italiano di categoria 100km a Torino. Sia il Sindaco che l’Assessore allo sport mi hanno premiato.
In effetti Filippo è sempre in giro per gare facendo prestazioni eccellenti rappresentando la cittadina di Manfredonia sempre più città dello sport e soprattutto di runner e ultrarunner.
Prossimi obiettivi? Prossimi obiettivi, se riusciamo a mettere da parte un po' di soldini e con l’aiuto di qualche sponsor vorrei fare innanzitutto la 100km di Saint Vincent, che mi manca nel mio palmares, ho già fatto la 100km delle Alpi con arrivo a Foglizzo (Ponte Saint Martin) e quella a circuito l’anno scorso, e poi è organizzata dal mio Presidente Gino Paolo e anche dall’amico Massimiliano Faleo e altri amici. Poi voglio fare la 100km del Conero.
Filippo ha già corso il 7 ottobre 2017 la 100 km delle Alpi classificandosi al terzo posto in 8h46’35” e il 30 settembre 2023 alla 100 km delle Alpi a circuito ha vinto il titolo italiano M55 100km con il crono di 10h08’10”.
Cosa hai in mente? In mente ho tanti progetti, uno di questi è di tornare a correre con una squadra di Manfredonia come ‘Manfredonia Corre’ come ha fatto l’amico Nicola con tanti altri amici e portare anche Caterina insieme perché lei anche corre, sperando di trovare qualche sponsor perché le spese sono assai.
Manfredonia sempre più città di sportivi, atleti, runner, ultrarunner e le società diventano sempre più numerose e competitive in giro per gare in Puglia, in Italia e anche all’estero.
Come farai a mantenere la forma fisica e mentale? Tu lo sai, l’ho sempre detto, innanzitutto si nasce già con una predisposizione, poi cerco di rilassarmi con i cammini con mia moglie Caterina e gli amici Mimmo e Nicola, nei sentieri del Gargano. Inoltre, cercando uno stile di vita sano, scherzando come facciamo sempre e cercando di non infortunarmi, io il potenziamento lo faccio sempre tu lo sai, anche prendendo dei chili ma poi riesco a tornare in forma.
Filippo è nato già atleta, da piccolo ha sempre fatto sport, bici, nuoto, atletica e continua ad allenarsi in compagnia e a partecipare a gare con ottimi risultati, con periodi dove riesce a esprimersi al meglio e periodi dove si rilassa e recupera un po’ di energie.
Cosa hai scoperto ancora di te? Guarda Matteo, ti ripeto, sembrerà ripetitivo, io frequento la chiesa quasi tutti i giorni anche prima di una gara, mi nutro di parola di Gesù, corpo di Gesù, mi dà una carica spirituale e una forza mentale; la forza la sento e la sperimento specialmente in queste gare estreme come l'Etna Extreme.
Filippo è un uomo di grande fede, con sua moglie Caterina frequentano chiese e preghiere, sempre sensibili e disponibili per consigliare e aiutare persone che ne hanno bisogno.
Un’intervista a Filippo è riportata nel libro La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza.
La 100km del Passatore. Una gara fra coraggio e resilienza: Cosa significa correre una gara di 100km? Quali meccanismi psicologici aiutano ad allenarsi e gareggiare con coraggio e resilienza? La 100km del Passatore è una classica e famosa gara di corsa a piedi da Firenze a Faenza.
È un libro che racconta di atleti di livello nazionale e internazionale ma anche di atleti che hanno la passione della corsa di lunga distanza e la lettura delle interviste aiuta a vedere con occhi diversi questa pratica sportiva, una pratica da avvicinarsi con cautela, attenzione, preparazione.
Sono trattati aspetti della psicologia dello sport quali lo sviluppo della consapevolezza delle proprie capacità e limiti; il grande e importante lavoro della definizione oculata degli obiettivi chiari, difficili, sfidanti ma raggiungibili; il lavoro dell'autoefficacia, il graduale fare affidamento su se stesso.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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