“Nella vita ciò che conta è la capacità di ricominciare dopo essere
caduti”
José Mujica (Presidente
della Repubblica dell’Uruguay)
L’infortunio rappresenta un
evento destabilizzante l’equilibrio psicologico dello sportivo; un cattivo
adattamento all’infortunio può comportare la comparsa di sensazioni di rabbia e
impotenza, sbalzi di umore, sensi di colpa, pensieri depressivi, con la
conseguente compromissione delle relazioni famigliari, interpersonali.
L’atleta può individuare eventali criticità
che lo abbiano portato all’infortunio, può valutare, studiare cosa può
focalizzare la sua attenzione per evitare successivi infortuni, ridefinire le
priorità che si era prefissato prima dell’incidente, allargare i suoi interessi
anche ad ambiti non sportivi, continuando, contestualmente a mantenere i
contatti con il suo mondo sportivo, l’allenatore e la squadra, accettare le
emozioni negative legate all’infortunio, in attesa di riprendersi la sua identità
di sportivo.
L’atleta
vincente riesce a trovare la determinazione, la calma, lo spirito di sacrificio
per ricominciare dopo ogni stop prolungato, dopo ogni sconfitta.
Importanti sono
la meditazione, la visualizzazione, il lavorare sull’autoefficacia, esercizi di
rilassamento.