Pubblicato il nuovo manuale
realizzato dal Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio
dei Ministri dal titolo “Gambling - Percorso di Auto-Aiuto. Manuale per persone
con dipendenza da gioco d’azzardo”.
Oltre ad un inquadramento generale del problema, attraverso il manuale si
intende fornire strumenti di autovalutazione, di riflessione e di presa di
coscienza per comprendere se si ha effettivamente un problema con il gioco, che
cosa succede quando si gioca, quali sono i motivi che spingono a giocare e a ricadere
nel problema.
Vengono inoltre delineate alcune strategie di tipo
cognitivo-comportamentale per interrompere definitivamente il gioco d’azzardo.
Nel testo si evidenzia inoltre l’importanza di un contemporaneo supporto
psicoterapico esterno per chi cerca di interrompere il proprio comportamento di
gioco promuovendo e incentivando il ricorso ai servizi sanitari competenti. A
tal scopo vengono forniti indirizzi di vari centri di trattamento e di
fondazioni e associazioni antiusura disponibili sul territorio Italiano.
Nella maggior
parte dei casi il gioco d’azzardo e le scommesse sportive rappresentano una
forma di divertimento praticata occasionalmente, nel tempo libero. In alcuni
casi però tale pratica può sfuggire al controllo del giocatore, diventando una
forma di ”addiction” (gioco d’azzardo patologico).
La probabilità
di avere un’attitudine problematica rispetto al gioco è tre volte maggiore nei
maschi rispetto alle femmine.
Da alcuni studi
condotti in Europa emerge che solamente il 10% dei soggetti con GAP richiede un
trattamento e il 30-50% abbandona precocemente la terapia. (2, 3)
Durante il
gambling, le persone spesso percepiscono in modo distorto le loro possibilità
di vincita, a causa di una serie di errori di pensiero chiamati distorsioni
cognitive, che portano a valutare male abilità e probabilità, e convincono che
continuare a giocare, alla fine, farà recuperare le perdite. (4)
Le opzioni di intervento finalizzate
alla riabilitazione possono essere molteplici e devono prendere in
considerazione la cessazione del gioco d’azzardo (evitando anche i minimi
stimoli e qualsiasi tipo di giocata), il counseling individuale, il trattamento
ambulatoriale (di gruppo o individuale), e/o i programmi residenziali nei casi
più gravi, ma anche la gestione della comorbilità psichiatrica, se presente, e
la gestione della dipendenza da sostanze.
Anche i giocatori anonimi, gruppi molto
presenti e attivi su vari territori, sono stati valutati positivamente in
termini di efficacia e sostenibilità (5). In questi gruppi, i membri si
scambiano rinforzi positivi per l’astensione dal gioco.
Gli interventi
alla base dei gruppi di Auto Mutuo Aiuto (Gamblers Anonymous) sono annoverati
tra i trattamenti più popolari negli USA e la metodologia è riconosciuta, anche
dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, efficace nel migliorare la qualità
della vita individuale e relazionale. (6)
(1) DRONET, Aprile 2014, 3.
(2) Ladouceur R, Gosselin P,
Laberge M, Blazczynski A. Dropout in clinical research: do results reported in
the field of addiction reflect clinical reality? The Behavior Therapist, 2001,
24, 44-46.
(3)
Gonzalez-Ibanez A, Moreno PRI: Evaluation and
treatment of pathological gambling. Journal of Gambling Studies, 2005, 521,
35-42.Petry NM.
Pathological gamblers, with and without substance use disorders, discount
delayed rewards at high rates. Jabnorm Psychol 110:482-487, 2001.
(4)
Clark L,
Studer B, Bruss J et al. Damage to insula abolishes cognitive distortions
during simulated gambling. Proc Natl Acad Sci U S A. 2014 Apr 7.
(5)
Croce M.,
Zerbetto R., Il gioco e l’azzardo, Milano, Franco Angeli 2001.
(6) National Research Council
(1999). Pathological gambling: A critical review.
Matteo SIMONE
380-4337230 - 21163@tiscali.it
Nessun commento:
Posta un commento