Matteo SIMONE
Nella fase precontemplativa sei consapevole del proprio disagio, nella fase contemplativa hai capito di avere dei problemi e vorresti fare qualcosa per star meglio, mentre la fase successiva a quella contemplativa è la fase dell’azione e poi del mantenimento, cioè la persona inizia a fare qualcosa di diverso per star meglio e persegue in questo nel tempo.
Il carattere è difficile da cambiare se non fai un percorso di
psicoterapia con un terapeuta con il quale si instaura una buona alleanza
terapeutica.
Suggerirei, innanzitutto, un approccio di
autoconsapevolezza e di rispetto maggiore della tua persona, nel senso di fare
le cose con attenzione e rispettando i tempi e le sensazioni che sperimenti. E’
importante focalizzarsi sulle cose che si fanno pienamente senza distrazioni,
senza fretta, senza mettere troppa carne sul fuoco e rispettando i tempi di
recupero, di stacco tra una cosa e un’altra in modo da goderne appieno.
Se non si ha la forza, il coraggio di prendere delle decisioni, è il
fisico, l’organismo, una parte di noi che sceglie per noi, si scoppia, ci
esauriamo, ci vengono attacchi di panico, infortuni, qualcos’altro decide per
noi, allora è importante fermarsi e fare il punto della situazione e valutare
cosa stiamo facendo e in che modo e se è il caso di fermarci, di cambiare
qualcosa.
E’ importante fare le cose ascoltandosi ed osservandosi con attenzione ad
iniziare dal respiro, dalle sensazioni corporee, una sorta di automonitoraggio
per valutare momento per momento se quello che si sta facendo è in linea con il
proprio desiderio, il proprio bisogno. E’ un contattare le proprie sensazioni
in cerca del meglio per sé e considerando gli obiettivi che si vogliono
perseguire con piacere, passione, motivazione, impegno.
E’ importante considerare che se ci sono impedimenti nel raggiungimento
dei propri obiettivi si può fare qualcosa per migliorare il percorso, per far
meglio senza demotivarsi, arrabbiarsi, certo non è facile se si ha un
carrattere iroso o se si tende alla perfezione e subito ed a ogni costo,
richiede tempo cambiare nel carattere e ci vuole un approccio più meditativo,
di attesa, di attenzione, di rispetto dei tempi, di se stessi e degli altri.
Ci sono degli sport che aiutano in
questa presa di coscienza emotiva, fisica, corporea e mentale, quali le
passeggiate, le camminate, la corsa lenta e la meditazione, sono attività che
sembrano una perdita di tempo ma aiuta a rinforzare la mente ed anche a
preparare il fisico.
Sarebbe necessario avvicinarsi, frequentare persone, maestri che ti
possono indicare una strada, un percorso da seguire, che include
autoconsapevolezza, calma, meditazionie, attesa, preparazione, senza richiedere
tutto e subito. Il percorso è duro ma come tutte le cose che si vogliono ci
vuole impegno, determinazione, costanza e resilienza, ogni volta che capita che
si devi dal percorso non bisogna preoccuparsi, succede, è importante riprendere
la strada giusta.
E’ importante anche un lavoro sull’autoefficacia, far leva su cose
positive che si sono già sperimentate e considerare che si è stati capaci di
farlo una volta è possibile ripetersi.
Per ora questo è quello che mi sento di dire, non so se sono riuscito a
trasmettere qualcosa di positivo, o di interessante, comunque sono a
disposizione per approfondimenti, augurando una buona strada.
Matteo SIMONE
Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR
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